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Autore Topic: Proposta di lettura - Discorso di Marchionne Meeting di Rimini  (Letto 25713 volte)
ciocchetto
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« Risposta #15 il: Novembre 08, 2010, 09:41:11 »

Il mio intervento non era verso la qualità della FIAT.... Stiamo andando un po' OT...
Il mio intervento iniziale era sul discorso tenuto da Marchionne al Meeting di Rimini in cui parla di cosa deve cercare i giovani nel futuro.
 

La qualità dei prodotti della Fiat c'era entrata (almeno da parte mia) marginalmente e comunque non è che si possa pensare di essere competitivi producendo macchine assolutamente non competitive, persino con marchi che non hanno pari balsone in Europa: sto parlando di machi come Seat, Skoda e Dacia, che da quando sono state acquisite da VW e Renault producono macchine di pari livello delle Fiat a prezzi più bassi. Il mio intervento era sulla qualità dell'intervento di Marchionne, e lo ribadisco, è meglio se un manager così se ne va dall'Italia e va a far danni da un'altra parte.
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« Risposta #16 il: Novembre 08, 2010, 09:49:02 »

Il mio intervento non era verso la qualità della FIAT.... Stiamo andando un po' OT...
Il mio intervento iniziale era sul discorso tenuto da Marchionne al Meeting di Rimini in cui parla di cosa deve cercare i giovani nel futuro.
 

La qualità dei prodotti della Fiat c'era entrata (almeno da parte mia) marginalmente e comunque non è che si possa pensare di essere competitivi producendo macchine assolutamente non competitive, persino con marchi che non hanno pari balsone in Europa: sto parlando di machi come Seat, Skoda e Dacia, che da quando sono state acquisite da VW e Renault producono macchine di pari livello delle Fiat a prezzi più bassi. Il mio intervento era sulla qualità dell'intervento di Marchionne, e lo ribadisco, è meglio se un manager così se ne va dall'Italia e va a far danni da un'altra parte.

Non era rivolto a te infatti che giustamente hai ribattuto coerentemente al topic. Certo abbiamo due visioni diverse. Come per esempio non capisco come mai ci sono realtà in Italia che fanno 21 turni settimanali e non si lamentano mentre in FIAT se se ne chiedono 18 si scatena la guerra.
Non capisco come mai il 68% degli attuali contratti sono "in deroga" e non si è fatto tutto sto casino mentre per FIAT che chiede la deroga per Pomigliano si.
Perchè per Brembo, Ferrari, Astaldi, Condotte, ecc. non si fanno intere puntate di talk show televisivi e solo su FIAT?
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« Risposta #17 il: Novembre 08, 2010, 11:01:39 »

non capisco come mai ci sono realtà in Italia che fanno 21 turni settimanali e non si lamentano mentre in FIAT se se ne chiedono 18 si scatena la guerra.
Non capisco come mai il 68% degli attuali contratti sono "in deroga" e non si è fatto tutto sto casino mentre per FIAT che chiede la deroga per Pomigliano si.
Perchè per Brembo, Ferrari, Astaldi, Condotte, ecc. non si fanno intere puntate di talk show televisivi e solo su FIAT?

Il problema è che dalla Fiat (impresa da sempre assistita dallo stato non meno che un qualsiasi carrozzone pubblico) ci si aspetta che continui a proteggere i suoi lavoratori (patrimonio per tutte le imprese tranne che per fiat) e non che voglia tornare indietro di 300 anni sui diritti. Il mondo cambia e siamo d'accordo: ma cambi per tutti non solo per i lavoratori dipendenti.
Cmq le polemiche si sono scatenate soprattutto per alcune affermazioni sull'Italia, che sono poco adatte da dire in un momento come questo e soprattutto da parte di chi gestisce un'impresa che deve molto allo stato italiano (senza il quale sarebbe fallita da un pezzo). Se lo stato chiedesse i conti alla Fiat ci sarebbe da ridere. Una per tutte: L'alfa Romeo acquistata ad un prezzo simbolico e affossata come immagine . Di questo ovviamente il popolo italiano ringrazia Prodi (di cui non ho mai capito se sia più intelligente che astuto), ma ci sono tanti esempi che riguardano anche l'altra sponda
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« Risposta #18 il: Novembre 08, 2010, 14:55:26 »

     molte officine autorizzate anno richiamato molti clienti possessori di quel fantomatico motore multjet """non la casa madre fiat""" e tanti clienti si sono salvati da quella rottura che l'amico alfeuss ha subito. da fonti ben sicure mi dicono""sa che caos veniva fuori"" non contenti dei casini che sono successi ai loro clienti fiat,questi si sono permessi di vendere i famosi propulsori moltijet anche ad altre case automobilistiche dal nome ""Suzuki""" alloggiandolo nella vetture Ignis DDI  et automaticamente al km di circa 80/90 mila km e successo il bordello.la suzuki non riconosce la garanzia perche' nella convenzione di vendita dei motori la fiat non prevedeva la sostituzione della distribuzione pertanto neanche la rottura. in sostanza il grave danno e dovuto al consumo del pattino del dendicatena  sempre sto casino gia' si e verificato sulle croma sulle fiat barchetta sulla spider e sulle alfa romeo cabrio.  a me mi e' successo sulla mia vettura ,danno 1660 euro rimborsatomi dalla regie auto di vt in quanto l'auto aquistata era di seconda mano allora e valsa la garanzia dellusato.     saluti.........
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« Risposta #19 il: Novembre 08, 2010, 14:56:57 »

Cmq le polemiche si sono scatenate soprattutto per alcune affermazioni sull'Italia, che sono poco adatte da dire in un momento come questo e soprattutto da parte di chi gestisce un'impresa che deve molto allo stato italiano

Non ho letto l'intervento di Marchionne, ma ho seguito la sua intervista a Che Tempo Che Fa.

Il giorno dopo ne è nata una bufera più che sproporzionata, basata sulla semplice constatazione di Marchionne che i conti della FIAT senza l'Italia sarebbero migliori; non ha mai detto che vorrebbe andarsene dall'Italia, ma solo che in Italia deve aumentare la competitività dell'Azienda e del Paese, citando i dati (Italia al 118/mo posto su 139 per efficienza del lavoro e al 48/mo posto per la competitività del sistema industriale).
Non ha chiesto nuovi incentivi - ha ammesso di averne usufruito e beneficiato così come tutti i marchi mondiali, ed ha aggiunto che è pronto ad investire 20 Miliardi in Italia nei prossimi anni, mantenendo ed incrementando l'occupazione.

Ovviamente ognuno la vede a modo suo, ma gran parte del polverone è stata sollevata dagli stessi giornalisti incompetenti che ci propinano da mesi il delitto di Avetrana in 100 edizioni giornaliere e che hanno rielaborato le frasi a proprio piacimento.

Che poi FIAT sia un carrozzone è più che ovvio, ma lascerei lavorare chi sta cercando di rimetterla in carreggiata, visto che solo 4 anni fa era a rischio fallimento.

Poi sarò troppo patriottico, ma sui confronti con altri marchi non sarei così pessimista...le auto Italiane sono sempre state considerate (e spesso lo sono state) inferiori rispetto alle concorrenti, ma personalmente ho anche provato due auto francesi che una settimana sì e l'altra pure sono in officina, e ora ho due tedesche, la più blasonata delle quali scambierei volentieri con un'Alfa Romeo di cui non ho mai avuto a lamentarmi.
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« Risposta #20 il: Novembre 08, 2010, 15:10:10 »

Lungi da me criticare o esaltare le macchine o i prodotti FIAT.
Volevo solo far leggere il discorso di Marchionne fatto al Meeting di Rimini il cui titolo è "Saper scegliere la strada" di cui riporto un breve estratto.

Citazione
In ogni epoca, milioni di persone si trovano a fare i conti con quello che è stato lasciato dal passato.
E’ la storia della vita, quando capita di venire in possesso di un’eredità enorme. 
Non hai fatto nulla per averla.
A quel punto, puoi scegliere cosa fare per chi domani dovrà raccogliere la tua eredità.   
Voi avete la grande occasione di mettere quello che siete, i vostri sogni e le vostre qualità  in questo progetto, per creare un domani esattamente come lo volete. 
La forma e il significato della società del futuro dipenderanno dai vostri ideali, dal vostro modo di pensare e di agire.
Ognuno di voi può contribuire a creare una società migliore.
Questa è la vera sfida che vi aspetta. 
L’uomo che segue il proprio comodo è condannato a vivere in una prigione che si è costruito da solo, dove i muri sono troppo alti e troppo spessi per far passare l’aria o vedere la luce.
Chi guarda solo a se stesso non sarà mai una persona libera perché non ha altro spazio se non quello limitato e fragile di uno specchio.

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« Risposta #21 il: Novembre 08, 2010, 15:16:47 »

Lungi da me criticare o esaltare le macchine o i prodotti FIAT.
Volevo solo far leggere il discorso di Marchionne fatto al Meeting di Rimini il cui titolo è "Saper scegliere la strada" di cui riporto un breve estratto.

Citazione
In ogni epoca, milioni di persone si trovano a fare i conti con quello che è stato lasciato dal passato.
E’ la storia della vita, quando capita di venire in possesso di un’eredità enorme. 
Non hai fatto nulla per averla.
A quel punto, puoi scegliere cosa fare per chi domani dovrà raccogliere la tua eredità.   
Voi avete la grande occasione di mettere quello che siete, i vostri sogni e le vostre qualità  in questo progetto, per creare un domani esattamente come lo volete. 
La forma e il significato della società del futuro dipenderanno dai vostri ideali, dal vostro modo di pensare e di agire.
Ognuno di voi può contribuire a creare una società migliore.
Questa è la vera sfida che vi aspetta. 
L’uomo che segue il proprio comodo è condannato a vivere in una prigione che si è costruito da solo, dove i muri sono troppo alti e troppo spessi per far passare l’aria o vedere la luce.
Chi guarda solo a se stesso non sarà mai una persona libera perché non ha altro spazio se non quello limitato e fragile di uno specchio.




Belle parole, solo che fanno a schiaffi con chi ha la necessità di arrivare a fine mese. E gli schiaffi sono ancora più forti se a leggere queste parole sono operai Fiat
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« Risposta #22 il: Novembre 08, 2010, 15:27:21 »

La risposta della CISL dice più di mille illazioni....

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« Risposta #23 il: Novembre 08, 2010, 15:38:46 »

a me mi e' successo sulla mia vettura ,danno 1660 euro rimborsatomi dalla regie auto di vt in quanto l'auto aquistata era di seconda mano allora e valsa la garanzia dellusato.     saluti.........

unico caso in cui l'usato garantisce meglio del nuovo. C'è qualcosa che non va. Come ripeto, se ne valesse la pena, sarebbe da tentare una causa (o si può provare con le associazioni a difesa dei consumatori)
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« Risposta #24 il: Novembre 08, 2010, 15:45:49 »

Lungi da me criticare o esaltare le macchine o i prodotti FIAT.
Volevo solo far leggere il discorso di Marchionne fatto al Meeting di Rimini il cui titolo è "Saper scegliere la strada" di cui riporto un breve estratto.

Citazione
In ogni epoca, milioni di persone si trovano a fare i conti con quello che è stato lasciato dal passato.
E’ la storia della vita, quando capita di venire in possesso di un’eredità enorme. 
Non hai fatto nulla per averla.
A quel punto, puoi scegliere cosa fare per chi domani dovrà raccogliere la tua eredità.   
Voi avete la grande occasione di mettere quello che siete, i vostri sogni e le vostre qualità  in questo progetto, per creare un domani esattamente come lo volete. 
La forma e il significato della società del futuro dipenderanno dai vostri ideali, dal vostro modo di pensare e di agire.
Ognuno di voi può contribuire a creare una società migliore.
Questa è la vera sfida che vi aspetta. 
L’uomo che segue il proprio comodo è condannato a vivere in una prigione che si è costruito da solo, dove i muri sono troppo alti e troppo spessi per far passare l’aria o vedere la luce.
Chi guarda solo a se stesso non sarà mai una persona libera perché non ha altro spazio se non quello limitato e fragile di uno specchio.



Belle parole, ma sono solo parole. Uno si sente libero se nelle scelte che può fare non è condizionato dalla necessità di mettere insieme il pranzo con la cena. Il figlio di Marchionne probabilmente si sentirà più libero di scegliere rispetto al figlio di un operaio cassaintegrato. Anche quest'ultimo vorrebbe poter vedere il futuro ed essere protagonista, però si sente condizionato decisamente dal dover vivere alla giornata e allora desidera di poter pensare di avere gli stessi diritti che aveva suo padre operaio solo pochi anni fa.... e invece non è più così
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« Risposta #25 il: Novembre 09, 2010, 09:59:16 »

La risposta della CISL dice più di mille illazioni....


Preferisco la risposta di CGIL e FIOM.
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« Risposta #26 il: Novembre 09, 2010, 21:18:19 »

In Germania gli stipendi anche dei metalmeccanici sono mediamente superiori ai nostri di 1000-1200 € e non mi si venga a dire a causa del costo del lavoro. E' chiaro che la germania ha una politica industriale elaborata da governi seri e lungimiranti e soprattutto meno corrotti  e miopi
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« Risposta #27 il: Novembre 10, 2010, 08:55:18 »

Il salario tedesco è mediamente superiore a quello Italiano che infatti risulta essere il più basso dei G7.
Il problema italiano non è una questione di costi ma di produttività.
Mi spiego meglio: la fabbrica di Ticky in Polonia produce più macchine con meno operai di tutti gli stabilimenti italiani.
C'è un rapporto 7:98 tra la produttività di Pomigliano e quella di Ticky; ciò vuol dire che per avere un punto di pareggio l'operaio Italiano dovrebbe costare 14 volte meno di quello polacco (ma poi mi costerebbe in ogni caso moltissimo a causa di ordini inevasi, prolungamento delle commesse, problemi logistici ecc.).
In verità l'operaio italiano costa 4 volte di più del collega di Ticky.

Rispondi a questa domanda alla luce dei dati tra Pomigliano e Ticky se una delle due imprese venisse da te a chiederti un prestito chi finanziaresti?
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« Risposta #28 il: Novembre 10, 2010, 09:05:13 »



Rispondi a questa domanda alla luce dei dati tra Pomigliano e Ticky se una delle due imprese venisse da te a chiederti un prestito chi finanziaresti?


Ma se Pomigliano non produce bene di chi è la colpa? Ammesso che vi abbiano fatto gli investimenti giusti per renderla competitiva (è una fabbrioca degli anni '70 nata per l'ALfasud), possibile che il management fiat non abbia colpe dell'inefficienza attuale di Pomigliano? La soluzione è davvero quella del contratto nuovo?
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« Risposta #29 il: Novembre 10, 2010, 13:35:18 »



Rispondi a questa domanda alla luce dei dati tra Pomigliano e Ticky se una delle due imprese venisse da te a chiederti un prestito chi finanziaresti?


Ma se Pomigliano non produce bene di chi è la colpa? Ammesso che vi abbiano fatto gli investimenti giusti per renderla competitiva (è una fabbrioca degli anni '70 nata per l'ALfasud), possibile che il management fiat non abbia colpe dell'inefficienza attuale di Pomigliano? La soluzione è davvero quella del contratto nuovo?
Il progetto Fabbrica Italia è molto complesso. Cercherò di spiegarlo in maniera semplice anche se dovrò usare termini tecnici.

La diatriba è nata proprio dalla richiesta di FIAT di aumentare la produttività a Pomigliano tramite accordi con i sindacati che andavano in deroga ai contratti nazionali.
Sono stati firmati due contratti. Il primo firmato anche da FIOM-CGIL (senza possibilità di deroga per zone critiche o periodi di crisi o depressione) mentre quello successivo da tutti i sindacati tranne FIOM (con possiblità di deroga).
Questi contratti nazionali aveva come controparte Confindustria ( non FIAT in quanto questa fa parte di Confindustria).

Per aumentare la flessibilità e la produttività tramite il piano che riporto di seguito a FIAT a questo punto si prospettavano quattro soluzioni:
1) l'uscita da confindustria e quindi fare una newco e poi assumere
2) chiudere FIAT a Pomigliano, licenziare gli operai, fare una newco senza uscire da confindustria, riassumere gli operai di FIAT Pomigliano con la NewCo (nuova Società starebbe per New Company) con il contratto che prevedeva la deroga al contratto nazionale (non firmato da FIOM)
3) aspettare la scadenza del contratto (2013) firmato con FIOM per poi siglarlo con le nuove regole
4) chiudere e trasferire la produzione

E' stata scelta la seconda soluzione.
Quindi FIAT ha messo in CIG in deroga gli operai fino all'inizio del 2011 (fino a quando la linea di produzione sarà adatta ai nuovi standard produttivi con incremento di produttività) , la creazione della NewCo Fabbrica Italia ed il trasferimento della produzione delle panda da Ticky a Pomigliano con una riconversione della linea produttiva ( 20 miliardi di euro di investimento) incremento dei turni (18) e degli straordinari (200 ore anno), cambiamento della gestione delle pause ( 3 da 10').
In seguito gli operai in CIG verranno licenziati da FIAT e riassunti alla FIPO (la NewCo, acrononimo di Fabbrica Italia Pomigliano)con il nuovo contratto con la previsione delle deroghe
Il sistema di gestione è poi stato rivoluzionato introducendo gli stessi "accorgimenti" che già da tempo solo utilizzati da Toyota, Mercedes, BMW come:
a) WORLD-CLASS MANUFACTURER System (comunemente conosciuto come WCM)
2) sistema QMS (Sistema di gestione della qualità).
3) just-in-time (JIT)
4) gestione della qualità totale (TQM),
5) pianificazione delle risorse produttive (MRP II)
6) manutenzione produttiva totale (TPM )
Per fare tutti questi cambiamenti occorre una cosa importante: "flessibilità".


Ti faccio un esempio: si potrebbe chiedere di lavorare un ora in più al giorno nei periodi di picco (da 8 a 9) e nei periodi di scarico un'ora in meno ( da 8 a 7) ed essere pagati sempre allo stesso modo.

Purtroppo è un discorso lungo che andrebbe approfondito

Sono approcci manageriali che vengono adottati in larga parte del mondo. Addirittura le pelletterie di Valentano vanno avanti e sono competitive grazie al QMS (ad esempio minimi spostamenti tra i banconi, spostamenti di prodotti automatizzati, gestione delle distanza tra le postazioni ottimali) , al JIT ( i tempi di lavorazione sono cronometrati e ottimizzati) e la "gestione Snella".

Ecco perchè riescono andare ad avanti. Hanno innovato, capito il mercato, si sono sacrificati con orari di lavoro anche pesanti, gestito bene le pause ,reagito in una parola: gli imprenditori delle pelletterie di Valentano sanno fare il loro mestiere (andrebbero viste come un ottimo caso studio)
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