Museo
della Preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese
Il
Museo si trova nella parte più alta di Valentano,nel cuore del
centro storico,ospitato nei locali della Rocca Farnese; sapientemente
restaurato il monumento, mantiene inalterata la sua impronta originale.
La
piazza
Intorno
all'anno 1000, gli abitanti del primo nucleo di Valentano,si trasferirono
in questa parte rialzata del territorio.
Qui
costruirono la torre e la cinta muraria,edificarono la chiesa in stile
romanico e nella piazza, seguendo la tradizione longobarda, piantarono
un albero che rappresenta la comunità organizzata.
Il
secolare Alberone divenuto simbolo del paese,malato e secco ,è
A stato rimosso.
Questa
piazza è stata testimone anche di eventi cinematografici Mario
Monicelli vi ha girato alcune scene del film "Il medico e lo stregone"
(1956) con M.Mastroianni e V.De Sica.
La
rocca
Nel
1354, quando i Farnese ebbero dal Cardinale Egidio Albornoz le chiavi
di Valentano,il futuro Palazzo Farnese era una Rocca di difesa,costituita
dalla Torre e da una struttura che ospitava i governanti e la guarnigione.
I
Farnese, intorno alla metà del xv secolo, la trasformarono in
Palazzo Residenziale e fu abitato fino al 1649 anno della distruzione
di Castro; passò poi nelle mani della Camera Apostolica, successivamente
fu granaio della comunità e prigione.
Intorno
al 1730 divenne Monastero delle suore Domenicane. Tra il 1867 e 1870
nell'area a ponente trovò alloggio una guarnigione di Zuavi Pontifici.
Dal
1930 al 1953 ospitò le scuole elementari e alcune abitazioni
fino al 1957, poi fino al 1979, anno in cui iniziarono i lavori di restauro,
fu lasciato in completo abbandono con perdita di larga parte delle decorazioni.Completati
i restauri,nel 1996 è stato inaugurato l'attuale Museo.
Il
cortile
Il
cortile,con porticato inferiore e loggia superiore, fu costruito in
occasione delle nozze tra Angelo Farnese e Lella Orsini di Pitigliano
nel 1488.
I
capitelli del colonnato sono decorati con motivi augurali.Nel capitello
a destra dell'entrata sono raffigurati gli stemmi delle due famiglie.Sul
parapetto del logiato superiore è inciso il gioco del "filetto"
La
torre
A
pianta ottagonale la torre risale al 1296.Originariamente era collegata
alla Rocca da un ponte levatoio ed era completata da un tetto. Nel periodo
di permanenza degli Zuavi, alla sua base fu ricavata una cella di rigore
e sui muri sono ancora visibili i disegni e le scritte dei soldati imprigionati.
Oggi la torre, alta circa 26 metri, è accessibile fino alla sommità
ed offre la possibilità di ammirare il panorama naturale circostante,
il lago di Bolsena, il piano, fino a scorgere il mare Tirreno e permette
di ritrovare nella "terra rossa" del monte Starnina lo sfondo
di una famosa sequenza de "L'Armata Brancaleone" (1966) altro
film di Mario Monicelli con V.Gassman.
La
loggia di Paolo III
Il
loggiato fu fatto realizzare da Paolo III dopo la sua elezione a pontefice
nel 1534.
E'
situata al piano superiore , rivolta a sud, ed è composta da
undici archi Asostenuti da pilastri in mattoni.
La
Scala Santa
Realizzata
dopo il 1731, per volere delle suore, fu ricavata dalla scalea che conduceva
all'appartamento del Cardinale Alessandro Farnese. Affrescata con scene
tratte dalla Passione di Cristo, ospitava un Crocifisso ligneo recuperato
dalla chiesa di S.Agapito di Bisenzio. Divenne luogo di devozione ed
imitazione della Scalata Santa di San Giovanni in Laterano a Roma.
Il
Pozzo
In
origine il pozzo serviva l'intera comunità. Fu annesso al Palazzo
con la realizzazione del Cortile. Successivamente fu costruita la vera
in travertino, progettata da Antonio da Sangallo il Giovane, al quale
si devono anche il cammino del salone ducale, portali e cornici di finestre.
Il
percorso museale:
Offre
la possibilità di compiere un viaggio nel tempo che inizia con la Preistoria,percorre
le Civiltà Etrusca e Romana, il Medioevo fino all'età Moderna.
Sezione
Preistorica
Nella
prima sezione sono esposti reperti provenienti dalla Tuscia, integrati
da un apparato didattico che analizza le tematiche della preistoria
dell' Italia centrale, dal PALEOLITICO INFERIORE (500.000 anni fa ca.)
alla prima età del FERRO ( 2900 anni fa ca.) e narra le trasformazioni
ambientali, culturali e socio-economiche della Tuscia preistorica. Tra
i reperti esposti troviamo choppers, bifacciali, raschiatoi, punte ritoccate,
ciotoli incisi e dal NEOLITICO in poi elementi in ceramica.
Uno
spazio particolare è riservato ai reperti del Lago di Mezzano risalenti
all'Età del BRONZO.
Sala
Etrusca
Qui
è esposta la collezione donata dal Vescovo Mon. Giovanni D'Ascenzi.
I preziosi reperti sono suddivisi per aree di provenienza (soprattutto
Cerveteri e Vulci). Sono presenti ceramiche villanoviane, etrusche,
attiche e corinzie, paste vitree fenicie, bronzi e figurine d'osso e
terracotta.
Sala
Etrusco-Romana
Il
percorso di collegamento cronologico tra Preistoria e Medioevo si completa
in questa sala,dove sono esposti soprattutto reperti di Epoca Romana
provenienti dal territorio di Valentano. Si segnalano tra essi monete,macine,elementi
architettonici.
Sezione
Medievale Rinascimentale e Moderna
Questa
parte del MAuseo ruota attorno alle vicende della Rocca Farnese e racconta
lo sviluppo del territorio di Valentano dall'alto Medioevo (VII sec.)
fino all'età contemporanea.
Particolare
attenzione è dedicata alle storie dei Farnese dal '300 al '600, epoca
di massimo splendore del ducato di Castro.La prima vetrina è dedicata
ai reperti Longobardi, tra cui due sax (spade) in ferro. Nelle altre
vetrine ceramiche provenienti dai ritrovamenti nell'area della Rocca,
integrati da reperti medievali,rinascimentali e del territorio di Valentano.In
uno dei butti all'interno della rocca è stato ritrovato il piatto nuziale
con lo stemma Farnese/Orsini, realizzato in occasione del matrimonio
tra Pier Luigi Farnese e Girolama Orsini (1519).
Sala
delle armi
Le
armi esposte provengono dalla collezione della famiglia Manzini di Valentano;si
tratta di armi da fuoco dell'Ottocento e del Novecento: spade e armi
bianche sia Italiane che provenienti dalle campagne d'Africa.Due revolver
di fine Ottocento, erano in dotazione ai conservatori dell'archivio
notarile per difendersi dai briganti.
Orari ed informazioni
ORARIO
(aggiornato al 01/03/2007)
Invernale
(ottobre-maggio)
Lun.
Chiuso
Mar.
Mer. Gio.
9.00
- 13.00
Venerdì
- Sabato
9.00
-13.00 / 14.00 - 17.00
Domenica
10.00
- 13.00
Estivo (giugno
- settembre)
Lun
Chiuso
Mar
9.00 -13.00
Mer. Gio.
Ven.
10.00 -13.00
/ 16.00 - 19.00
Sabato
10.00 -13.00
/ 16.00 - 19.00
Domenica
10.00 -13.00
/ 16.00 - 19.00
INFO: Museo
Telefax +390761420018 Comune Tel: +390761453001 N° verde 0039 800661325 E-mail:
museo.valentano@libero.it
Ma colui o coloro che sono proprietari o solo manutentori della Cam piazzata sulla caserma dei carabinieri cosa aspettano a pulirla. Ormai èun mese che non vvediamo nulla non faremo mica la fine di quella piazzata su santa croce che è stata ferma per un anno. Grazie si prega intervenire con sollecitudine o quantomeno dare una spiegazione della mancata manutenzione.