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Autore Topic: una calma che non si capisce  (Letto 42138 volte)
linpiao
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« Risposta #30 il: Dicembre 15, 2011, 15:54:30 »

      mi vien da ridere........se la ricchezza pro famiglia e di 400 mola euri  vivendo a Valentano e facendo un po' di analisi vuol dire che quasi a tutte le famiglie o quasi ci anno rubato tutti i ns soldi, ma il dramma e che non ce ne siamo accorti......................

ottimo l'appunto di di bjgio sistema americano e vedrai cime l'evasione finisce.

Luigi accorcia sti giornali  e se ti e possibile falli piu' semplici  si fatica come a leggere  come se fosso la divina commedia
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« Risposta #31 il: Dicembre 15, 2011, 16:06:52 »

La ricchezza pro famiglia comprende beni mobili e immobili. Il dato non mi sembra esagerato (basta considerare che il 70% degli italiani ha una casa di proprietà e, seppure immobilizzata, è sempre ricchezza)
Secondo me l'evasione non è una questione di sanzioni ma di cultura.
Tra l'altro in USA le tasse hanno un livello del 24% del PIL mentre in Italia circa il 45%.
Secondo me una persona più viene tassata più cercherà di evadere.
In merito ai "giornali" scusa ma purtroppo mi sfugge sempre qualcosa di tecnico.
Ho usato solo dati di fonti economiche ufficiale per evitare qualsiasi tipo di manipolazione politica (OCSE, BCE, Ministero Tesoro, Bankitalia ecc.) ecco perchè escono fuori cose tecniche.
Se mi dici dove non hai capito cerco di spiegarlo in maniera più semplice. Mi scuso ancora.
Un altro appunto sul sistema USA guardate il Medicare e il Medicaid e poi ditemi cosa ne pensate. Sotto questo punto di vista meglio l'Italia!!!!
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« Risposta #32 il: Dicembre 15, 2011, 16:41:40 »

Giuro che non l'ho letto prima di scrivere le mie posizione
Mario Draghi from Wall Street Journal - Europe edition-

"I don't think quantitative easing leads to stellar economic performance. I see no evidence that quantitative easing greatly boosts the U.K. and U.S. economies,".
Mr. Draghi reiterated that the ECB's purchases of government bonds, which many market participants and politicians said should be stepped up, are "neither eternal, nor infinite."

He said it takes more than monetary policy measures to restore market confidence and that European governments must immediately announce clear steps toward fiscal consolidation.

Mr. Draghi said "in the bulletin, the ECB welcomed last week's agreement by the European Union heads of government and state on new rules for deeper fiscal integration but criticized the pact for falling short of being a breakthrough and bearing the risk of being watered down.

In parole povere: il quantitative easing americano non ha dato fino ad ora risposte concrete tramite grandi incrementi. Sicuramente un ottimo metodo per andare verso la stabilità è quello del consolidamento della politica fiscale europea. Di sicuro [nel breve periodo aggiungo io] la politica monetaria potrà ripristinare la fiducia del mercato.
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« Risposta #33 il: Dicembre 15, 2011, 17:44:37 »

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(Farmacie e Notai ad esempio - Scusa DJBigio ma non riesco a capire perchè non si debba fare se hai modo di farmi cambiare idea ben venga)
Rispondo solamente perchè chiamato in causa dall'amico Luigi:
La liberalizzazione degli unici farmaci che possano essere liberalizzati (OTC e SOP) è già esistente per i quali farmacie e altro possono praticare sconti e promozioni al consumatore....liberalizzare i farmaci di fascia C non porta giovamento a nessuno in quanto i prezzi non sono a discrezione di chi li vende ma decisi dall'AIFA e li pagheresti tanto nelle farmacie quanto da qualsiasi altra parte per legge in quanto sono farmaci molto pericolosi e al momento quasi tutti con obbligo di ricetta quindi regolamentati da disposizione di legge dalla vendita al PREZZO.
Liberalizzare poi le farmacie mi sembra assurdo perchè porterebbe ad una diminuzioni di capitali nell'unico sistema pubblico-privato che funzioni in Italia con conseguente diminuzione della scorta di magazzino e disagio per le urgenze soprattutto nei piccoli centri e nelle zone disagiate....a tal proposito c'è un deficit  di circa 2000 farmacie in Italia secondo la pianta organica nazionale quindi inutile creare un'ulteriore liberalizzazione quando esiste già uno scompenso!
Quindi c'è ben poco di libera concorrenza in questa manovra "farmaceutica" se non per fare ulteriore malloppo nelle casse della solita GDO a discapito della salute pubblica e dei servizi offerti dalle farmacie che vanno al di là del semplice angoletto della salute creato solo per far cassa.
Per quanto riguarda gli ordini professionali mi trovi in accordo con Skyer quindi senza che aggiungo ulteriori parole puoi far riferimento al suo post.

Il sistema pubblico-privato che dici funziona cosí: i faarmaci a carico del ssn hanno prezzi assurdi che non trovano corrispondenza in quello che contengono;  quelli a pagamento sono un po' più calmierati, ma solo per evitare la sollevazione popolare. Se è questo un sistema che puó funzionare.... Vedete voi. Forse sarebbe il caso di andare a recuperare qualcosa anche sulle tariffe che vengono rimborsate dal ssn, mettendo prezzi piú reali. Chissà che non sarebbe già sufficiente a ripianare i debiti delle regioni alla voce sanità?
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DjBigio
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« Risposta #34 il: Dicembre 15, 2011, 18:53:34 »

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Forse sarebbe il caso di andare a recuperare qualcosa anche sulle tariffe che vengono rimborsate dal ssn, mettendo prezzi piú reali
Ma guarda che su questo mi trovi in parte in accordo!
esistono regolamentazioni sulle tariffe dei costi dei farmaci di fascia A sempre da parte dell'AIFA e molti farmaci,specie i più comuni o i generici costano veramente una sciocchezza (pensa che tanti conviene comprarli perchè costano meno dei ticket regionali su ricetta,parliamo di 1,5-2€ a confezione) e non preoccuparti che le regioni il modo di risparmiare lo trovano naturalmente dall'ultimo anello della catena:le farmacie (ecco perchè ti dico che è l'unico sistema che funziona,perchè non esiste altro sistema pubblico-privato in cui il privato compra pagando l'iva al 21% e vende venendo rimborsato dal pubblico a circa l'8%,per non parlare degli obblighi di sconto in ambito di tariffazione....forse tante cose non si percepiscono e si pensa solo a sparlare senza sapere).
Il sistema di spesa farmaceutico è l'unico che rientra sempre e comunque nei margini di spesa regionali (e anzi negli ultimi anni c'è sempre un tesoretto di avanzo)....gli sprechi sono ben altri!
Purtroppo tutto gira intorno alle grosse case farmaceutiche:se tu stato mi imponi un prezzo io vendo ad altri che non me lo impongono e che mi permettono di venderlo a spese dei contribuenti....ed ecco fatto che spesso mancano i farmaci e chi ne rimette è sempre l'ultimo anello della catena.
Il problema sta sempre a monte!
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« Risposta #35 il: Dicembre 15, 2011, 21:29:56 »

    sono molto soddisfatto di come sta prendendo la piega questo topic anche se qualche mente lo voleva deviare.........

in america Bill Clinton stava rischiando le  palle non per quello che la signorina Monica gli aveva fatto, ma bensi' la condanna era dovuta perchè aveva mentito al congresso ed al popolo americano. poi per un banale po@@@@o la cosa e finita.

dove voglio arrivare::::: in primis quel  Tremonti che con il suo voler dire "" e tutto a posto signora la marchesa, coadiuvato da tutti quei xxxxxx dei parlamentare et ù PREMIERRE e quei scenziati della lega 'escludo dai miei pensieri tutti i votanti del pdl perchè la vita la campavano come me, che non c'ò mai creduto un momento a tutte quelle fanfariate che ci raccontavano...... ""pertanto ci hanno mentito a brutto muso"""

non so cosa dargli per premio perche di questo si tratta """tanto chi c@@@o li condanna"""
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« Risposta #36 il: Dicembre 16, 2011, 08:34:18 »

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Forse sarebbe il caso di andare a recuperare qualcosa anche sulle tariffe che vengono rimborsate dal ssn, mettendo prezzi piú reali
Ma guarda che su questo mi trovi in parte in accordo!
esistono regolamentazioni sulle tariffe dei costi dei farmaci di fascia A sempre da parte dell'AIFA e molti farmaci,specie i più comuni o i generici costano veramente una sciocchezza (pensa che tanti conviene comprarli perchè costano meno dei ticket regionali su ricetta,parliamo di 1,5-2€ a confezione) e non preoccuparti che le regioni il modo di risparmiare lo trovano naturalmente dall'ultimo anello della catena:le farmacie (ecco perchè ti dico che è l'unico sistema che funziona,perchè non esiste altro sistema pubblico-privato in cui il privato compra pagando l'iva al 21% e vende venendo rimborsato dal pubblico a circa l'8%,per non parlare degli obblighi di sconto in ambito di tariffazione....forse tante cose non si percepiscono e si pensa solo a sparlare senza sapere).
Il sistema di spesa farmaceutico è l'unico che rientra sempre e comunque nei margini di spesa regionali (e anzi negli ultimi anni c'è sempre un tesoretto di avanzo)....gli sprechi sono ben altri!
Purtroppo tutto gira intorno alle grosse case farmaceutiche:se tu stato mi imponi un prezzo io vendo ad altri che non me lo impongono e che mi permettono di venderlo a spese dei contribuenti....ed ecco fatto che spesso mancano i farmaci e chi ne rimette è sempre l'ultimo anello della catena.
Il problema sta sempre a monte!

E infatti non me la prendo con le farmacie ma con le case farmaceutiche, che sono una delle categorie più potenti e che di fatto prendono per il collo tutti quanti. Poi ci sono tanti altri aspetti che non si possono affrontare qui
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« Risposta #37 il: Dicembre 16, 2011, 08:43:49 »

Tornando alla manovra, credo che sia viziata da un equivoco di fondo che è tpico degli economisti che non si accorgono che le regole sono cambiate. La nostra economia si basa su un'ipotesi di crescita cstante. Dove non c'è crescita c'è crisi. Purtroppo tutto il mondo occidentale dovrà convivere con una non crescita e i nostri professori dovrebbero accorgersi che la costante non è più la crescita ma il mantenimento. I paesi che possono crescere sono altri e l'occidente ha perso ogni dominio o controllo su di essi. Già sarebbe un successo non farsi sopraffare
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« Risposta #38 il: Dicembre 16, 2011, 09:24:29 »

Tornando alla manovra, credo che sia viziata da un equivoco di fondo che è tpico degli economisti che non si accorgono che le regole sono cambiate. La nostra economia si basa su un'ipotesi di crescita cstante. Dove non c'è crescita c'è crisi. Purtroppo tutto il mondo occidentale dovrà convivere con una non crescita e i nostri professori dovrebbero accorgersi che la costante non è più la crescita ma il mantenimento. I paesi che possono crescere sono altri e l'occidente ha perso ogni dominio o controllo su di essi. Già sarebbe un successo non farsi sopraffare
Su questo mi trovi in disaccordo.
Basta guardare l'ultimo bollettino della banca d'Italia oppure i vari rapporti OCSE, BCE, IMF per capire che gli economisti in realtà stanno facendo di tutto per sollecitare i politici a prendere decisioni basate non sul ritorno elettorale e con un orizzonte di breve periodo ma per il bene di tutti guardando ad un equilibrio a lungo termine.
In base a questo la mia visione delle cose è in contrasto con quella della gran parte degli economisti che vede nella massimizzazione della crescita, e quindi del PIL, l'obiettivo primario della politica economica: occorre rivedere la relazione alta crescita del PIL = Alto benessere.
Se facciamo un confronto tra USA, Spagna e Italia, tre economie diversissime, si noterà che il tasso di crescita del PIL assume valori decrescenti partendo dal valore degli USA, per poi passare alla Spagna ed infine all'Italia (con un "misero" 1% reale in 10 anni).
Lasciando da parte la crisi dell'euro (che è sistemica ovvero riguarda tutta l'Europa e non solo l'Italia) le variazioni più elevate si sono registrate in USA (crisi immobiliare e crisi finanziaria) per poi passare alla Spagna (crisi immobiliare e del debito pubblico) ed infine l'Italia (crisi del debito pubblico).
E' vero che siamo cresciuti meno ma diciamo che le "oscillazioni" del mercato, in particolare le frustate recessive, le abbiamo risentite con minore intensità (purtroppo la crisi si sta mangiando il nostro risparmio).
La crisi in Italia non è economica e nemmeno finanziaria ma POLITICA.
Abbiamo la seconda industria manifatturiera d'Europa, un modello di sviluppo economico che il mondo anglosassone ci invidia (i distretti e le PMI che invece in Italia vogliamo distruggere per guardare troppo al gigantismo americano), un risparmio elevato, una gestione delle nostre spese corretta, bassi conflitti sindacali, ecc ecc ma alla fine è la politica che ci frega! (basta guardare alcune opere pubbliche come i km di metropolitana del paese oppure delle linee di alta velocità pari ad 1/3 della Spagna  - in un paese piccolo come Valentano, anche se la maggior parte non se ne è accorta, la vera rivoluzione è proprio arrivata grazie ad una infrastruttura : la linea ADSL di cui nessuno adesso sa fare a meno)
Torno a ripetere che i politici hanno una visione temporale limitata dalla durata della legislatura e soprattutto sono molto condizionati dalle Lobbies.
Basta  guardare l'ultima manovra.
"Cambiare tutto per non cambiare nulla" siamo il paese del gattopardo.

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« Risposta #39 il: Dicembre 16, 2011, 10:05:20 »

Tutto giusto o quasi. Ma il pericolo maggiore viene da un nemnico che nessuno conosce a fondo e che viene dall'est, russia, asia.... Ci possono rivoltare quando vogliono e senza possibilita' di difendersi. Sono le nuove guerre! Senva morti ma con molte vittime e in fondo ci rendono pan per focaccia
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« Risposta #40 il: Dicembre 16, 2011, 10:42:48 »

Tutto giusto o quasi. Ma il pericolo maggiore viene da un nemnico che nessuno conosce a fondo e che viene dall'est, russia, asia.... Ci possono rivoltare quando vogliono e senza possibilita' di difendersi. Sono le nuove guerre! Senva morti ma con molte vittime e in fondo ci rendono pan per focaccia
Facendo di nuovo riferimento alla similitudine tra respiro e ciclo economico si può vedere la fase attuale come un'espirazione (dopo una grossa inspirazione di fumi non proprio salutari). Si buttano via le tossicità del mercato (vecchie e nuove) cercando di capire come "inspirare" meglio la prossima volta. (In economia la fase recessiva è quella più importante per capire dove sono stati fatti gli errori ed evitare che si rifacciano in futuro).
In merito alle tue considerazioni sui cosidetti BRICS (Brasile, Russia, India, Cina ed aggiunto ora il Sudafrica) o ancora Turchia, Polonia, Corea del Sud, Vietnam, Australia, Messico (i cosidetti nuovi emergenti che poi tanto emergenti non sono ma affermati) non devono essere visti come nemici!
I mercati vanno analizzati, capiti e "colpiti".
Ad esempio: se in Cina i nuovi ricchi sono quasi 200 mln non andranno di certo ad acquistare macchine cinesi ma avranno bisogno di lusso ed alta qualità. E' quale è il paese leader mondiale della creatività nel lusso e nell'alta qualità (sempre che non riusciamo a perdere anche questo primato)?
L'Italia.
Per noi è un mercato di sbocco enorme solo che l'economia italiana deve puntare più sulla fascia top del mercato (del resto siamo ampiamente fuori mercato con l'entry level).
Altro esempio: un conto è produrre latte italiano ed un altro il grana padano. Un conto è produrre vino sfuso sperando di venderlo all'estero un altro è vendere un brunello, un chianti, un nero d'avola ecc.
Un'altra piccola cosa: dal punto di vista di colonizzazione estera possono portarci via la Parmalat, di oggi è la notizia del passaggio in mano russa della Gancia, la Lamborghini, ma nessuno ci toglierà i distretti industriali o le neonate "reti di impresa". Troppo piccole per lo standard internazionale ma anche per essere acquistate una per una!
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« Risposta #41 il: Dicembre 16, 2011, 11:39:53 »

Dammi retta. Stiamo navigando al buio e non hanno alcuna idea sui motivi della crisi dll'euro
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« Risposta #42 il: Dicembre 16, 2011, 12:39:42 »

Dammi retta. Stiamo navigando al buio e non hanno alcuna idea sui motivi della crisi dll'euro

Scusa ma non mi piacciono le analisi sommarie. Preferisco ragionare sui dati. Per quale motivo dici che stiamo navigando al buio? Stiamo provando ad uscire da una crisi molto grave dovuta ad errori del passato. Ci vorrà tempo ma ne usciremo di sicuro più forti di prima.
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« Risposta #43 il: Dicembre 16, 2011, 14:33:27 »

     che desolazione tutti daccordo sulla manovra ok, votata la fiducia ok,

pochi astenuti ok,nessuno ci spiega ok. tutti cè lo infilano nel c@@o no ok,no ok no ok per chi non lo avesse ancora capito.......

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« Risposta #44 il: Dicembre 16, 2011, 14:56:47 »

 


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