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Autore Topic: [P2P] Muli e router  (Letto 10823 volte)
ciocchetto
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Coltivate Linux, Windows si pianta da solo


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« il: Agosto 17, 2007, 16:47:59 »

Vista la frenesia scaricatoria che l'arrivo dell'ADSL ha scatenato, diventa necessaria una piccola guida su come usare i somarelli quando la connessione ad internet viene effettuata mediante un router, anziché con un modem (e questo vale indipendentemente dalla velocità di connessione).
Saranno necessarie un paio di premesse.
1) Le connessioni tra computer mediante internet avvengono su meccanismi standard chiamate protocolli: i protocolli utilizzati sulla rete internet sono tanti e ognuno dedicato ad un preciso scopo, ma ce ne sono tre che sono fondamentali: il protocollo IP, che stabilisce che strada debbano fare i dati da un pc all'altro, e i protocolli TCP e UDP, che stabiliscono il modo in cui i dati percorrono la strada.
2) Due computer si parlano tra loro con questi protocolli mediante dei "pacchetti", con cui l'informazione da inviare viene impacchettata e sezionata; ognuno di questi pacchetti ha gli indirizzi del mittente e del destinatario e una coppia di "porte" in base al servizio interessato dallo scambio di informazioni
3) due pc parlano tra loro come client e server: cioé uno dei due chiede un servizio (client) e l'altro lo fornisce (server); la porta di comunicazione della richiesta sopra indicata specifica il servizio (ad esempio, la porta 80 è quella su cui i server web rispondono quando voi chiedete una pagina http://...); i programmi p2p non sono in realtà veri programmi paritari, ma i computer su cui girano funzionano contemporaneamente sia da client che da server.

Premesso questo, vediamo perché con un router vanno fatte opportune configurazioni, per poter usare i software di peering come Emule, Azureus, BitTorrent, ecc....
Un router è un "instradatore", come dice la parola stessa: permette che i pacchetti siano instradati sulle uscite giuste, in base a semplici regole; quelli domestici che si usano per le connessioni internet sono ancora più semplici, poiché indirizzano tutti i pacchetti generati dalla rete locale (quella su cui è attaccato il vostro pc) verso la rete internet, e ridirige quello che torna indietro verso la macchina giusta all'interno della rete. In più, fa da protezione, permettendo tutte le richieste da client verso server all'esterno della rete locale, ma impedendole nel senso inverso. Ad esempio, se voi volete mettere su un server web nella vostra rete locale dietro ad un router, tutte le connessioni provenienti dall'esterno sulla porta 80 saranno irrimediabilmente bloccate a meno che voi non diciate al vostro router di far passare quelle richieste, specificando anche verso quale indirizzo della vostra rete locale indirizzarle.

Per far funzionare emule al pieno delle sue funzionalità, quindi, va fatta una cosa del genere. Un volta stabilito qual è l'indirizzo IP della macchina su cui volete scaricare a manetta, vanno aperte su router due porte, una sul protocollo TCP e una sul protocollo UDP; le porte sono generate a caso da emule al momento dell'installazione, ma sono recuperabili dal menu delle impostazioni di Emule alla voce "Connessioni". Per un miglior funzionamento del tutto, quindi, vi consiglio di escludere il vostro PC dal DHCP (cioé dall'assegnamento automatico degli indirizzi IP), assegnando un indirizzo IP della rete locale fisso (su alcuni è possibile fare in modo che ad una macchina, identificata dal MAC address, cioè l'indirizzo fisico della sua scheda di rete) su cui ridirigere le richieste TCP e UDP sulle due porte su cui è configurato emule. Ovviamente se avete più PC, basterà usare per ogni PC un indirizzo e una coppia di porte diverse e ripetere la configurazione.
Purtroppo ogni router ha una sua interfaccia di configurazione e un suo arco di indirizzamento, per cui non è semplice dare un'indicazione che valga per tutti; quello che ho voluto riassumere qui sono i concetti generali, da cui poi ognuno, con un po' di nozioni di reti IP e un po' di voglia di smanettare, può configurare la rete per far sparire la benda al somarello...
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« Risposta #1 il: Agosto 18, 2007, 19:56:37 »

...aggiungo...

i file scaricati da Emule possono trarre in inganno perchè spesso rinominati (e quindi non si scaricano i file cercati) o corrotti.

Consiglio vivamente di esaminare:
 - i punti esclamativi di lato (se sono due e verdi ci sono molti commenti ottimi se sono due rossi il file potrebbe essere illeggibile)
 - i dettagli del file con le varianti del nome attribuito al file
 - i commenti
Sotto questo punto di vista i torrent sono migliori perchè danno la possibilità di fare anteprime dei file
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« Risposta #2 il: Agosto 18, 2007, 21:00:20 »


Sotto questo punto di vista i torrent sono migliori perchè danno la possibilità di fare anteprime dei file


Questo è possibile anche con Emule, abilitando l'opzione che permette il download per prime delle parti iniziali e finali, in modo da poter vederne o ascoltarne il contenuto.
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« Risposta #3 il: Agosto 24, 2007, 14:35:08 »

Misteri del Mulo

Connessione con Router D-link DSL-G624T

Apertura delle porte Emule tramite:

Creazione di una regola sul server virtuale con l'ip statico della macchina.

Test Emule, porte aperte, tutto perfetto, id altro.

Poi stamattina, improvvisamente, senza aver apportato modifiche a nulla il mulo si è disconnesso. Adesso pur aprendo le porte sul router, al test del wizard da sempre lo stesso errore:

TCP connection test failed because eMule rejected the connection.
It is possible that your IPFilter includes the IP of this server, making a connectiontest impossible.


Qualche consiglio?? 
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« Risposta #4 il: Agosto 24, 2007, 14:53:53 »

Hai qualche firewall??????
Se hai un firewall di tipo software (tipo quello di windows o outpost, Kerio Zone Alarm) devi impostare l'apertura delle porte anche lì.
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« Risposta #5 il: Agosto 24, 2007, 15:19:23 »

Misteri del Mulo

Connessione con Router D-link DSL-G624T

Apertura delle porte Emule tramite:

Creazione di una regola sul server virtuale con l'ip statico della macchina.

Test Emule, porte aperte, tutto perfetto, id altro.

Poi stamattina, improvvisamente, senza aver apportato modifiche a nulla il mulo si è disconnesso. Adesso pur aprendo le porte sul router, al test del wizard da sempre lo stesso errore:

TCP connection test failed because eMule rejected the connection.
It is possible that your IPFilter includes the IP of this server, making a connectiontest impossible.


Qualche consiglio?? 

Non è che per caso hai aggiornato la versione di emule e hai rifatto il setup wizard? Se è così, emule nell'ultima versione genera casualmente i numeri per le due porte da aprire, e se sono cambiate rispetto a quelle che hai nel router, è normale che non passino più pacchetti...
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« Risposta #6 il: Agosto 25, 2007, 00:14:33 »

No niente di tutto ciò!
il problema è stato un riavvio "misterioso" del router che era tornato sulle impostazioni di fabbrica.

Una sana oretta di smanettamento e tutto è tornato a posto!
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« Risposta #7 il: Ottobre 02, 2007, 08:44:49 »

MILANO - Un 29enne, imputato per aver scaricato 670 canzoni in formato Mp3 e 2 film in formato Avi, e' stato assolto dai giudici di Milano. Questi ultimi hanno accertato che si tratto' di uso personale e non a fini di profitto.

Per il giovane, residente a Limbiate (Varese), la pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 7 mesi di reclusione. Al giovane, nel 2004, fu perquisita l'abitazione dalla polizia postale che gli sequestro' il computer.
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« Risposta #8 il: Ottobre 02, 2007, 11:27:43 »

Peccato che nello stesso giorno è stato oscurato un server proprio in italia e comminata una multa di 8.500.000 euro ad i possessori.

La guerra è allo stadio finale.
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« Risposta #9 il: Ottobre 02, 2007, 13:59:43 »

MILANO - Un 29enne, imputato per aver scaricato 670 canzoni in formato Mp3 e 2 film in formato Avi, e' stato assolto dai giudici di Milano. Questi ultimi hanno accertato che si tratto' di uso personale e non a fini di profitto.

Per il giovane, residente a Limbiate (Varese), la pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 7 mesi di reclusione. Al giovane, nel 2004, fu perquisita l'abitazione dalla polizia postale che gli sequestro' il computer.

Sarebbe interessante leggere la sentenza...
se i fatti si sono svolti prima della "bellissima" modifica apportata da Urbani allora questa notizia (ansa?) è errata perché parla di profitto invece che di lucro, mentre se si sono svolti dopo... sarei curioso di capire cosa hanno detto i giudici.
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« Risposta #10 il: Ottobre 02, 2007, 16:05:54 »

è simpatico notare come in italia se scarichi un film per guardartelo comodo sulla poltrona evadendo i corrispetivi statali che passano per la siae nell'acquisto o noleggio di un film,ti rischi fino a 7 anni di galera e maxi multe quando con l'indulto liberiamo migliaia di assassini malavitosi,ci soffermiamo mesi o addirittura anni su una scena del crimine senza trovare un colpevole che continua a passeggiare liberamente per strada o meglio ancora rispediamo un clandestino omicida a casa sua senza potergli far nulla....che bello vivere in italia.....
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Versatilità,senso tattico,gioco di squadra e precisione....il pallone raggiunge l'orgasmo quando viene accarezzati dai suoi piedi!
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« Risposta #11 il: Ottobre 02, 2007, 17:25:17 »

è simpatico notare come in italia se scarichi un film per guardartelo comodo sulla poltrona evadendo i corrispetivi statali che passano per la siae nell'acquisto o noleggio di un film,ti rischi fino a 7 anni di galera e maxi multe quando con l'indulto liberiamo migliaia di assassini malavitosi,ci soffermiamo mesi o addirittura anni su una scena del crimine senza trovare un colpevole che continua a passeggiare liberamente per strada o meglio ancora rispediamo un clandestino omicida a casa sua senza potergli far nulla....che bello vivere in italia.....

Più che altro si vede chi è che conta veramente in Italia, cioé in questo caso case discografiche e case di distribuzione cinematografiche: di entrambe le categorie, oltre il 90% è in mano saldamente al nostro caro amico Silvio, nonostante sia all'opposizione piangendo sventura. Dei cittadini comuni, destra o sinistra che sia al governo, non frega niente a nessuno.
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« Risposta #12 il: Ottobre 02, 2007, 22:34:51 »

ma adesso mi devi dire che c'entra Silvio.....se lo stato imponesse meno contributi siae sarebbe ancora più ricco silvio,ma pagavamo i dvd 3-4 euro,non 10-15 euro che è una vergogna!
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« Risposta #13 il: Ottobre 02, 2007, 23:20:21 »

ma adesso mi devi dire che c'entra Silvio.....se lo stato imponesse meno contributi siae sarebbe ancora più ricco silvio,ma pagavamo i dvd 3-4 euro,non 10-15 euro che è una vergogna!

Era solo per dire che i diritti (quello della salvaguardia dei diritti d'autore in questo caso, ma di esempi del genere per altri potentati economici ne potrei portare a tonnellate, sia da destra che da sinistra) sono garantiti solo e sempre per i soliti. Quello dei comuni cittadini, forse.
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« Risposta #14 il: Ottobre 03, 2007, 00:49:59 »

Sarebbe interessante leggere la sentenza...
se i fatti si sono svolti prima della "bellissima" modifica apportata da Urbani allora questa notizia (ansa?) è errata perché parla di profitto invece che di lucro, mentre se si sono svolti dopo... sarei curioso di capire cosa hanno detto i giudici.


Come immaginavo...

Assolto dopo aver scaricato 670 canzoni e 2 due film, il giudice: uso personale

I giudici hanno accertato che si tratto' di uso personale. Fermiamo facili entusiasmi, e probabili fraintendimenti. La notizia di cui vi parliamo si riferisce ad un fatto avvenuto nel 2004 e quindi sotto la vigenza della precedente normativa (ora non più in vigore).

E che prevedeva la sanzione penale solo in caso di download di supporti informatici contenenti opere dell’ingegno (quali brani musicali e film) che avvenisse per fine di lucro (cioè per guadagnarci qualcosa). Ora (ovvero dal 2005) la norma punisce chi scarica opere protette anche solo al fine di trarre profitto (cioè anche semplicemente per risparmiare sull’acquisto di un opera originale).

In ogni caso, resta ferma l’applicazione di una sanzione amministrativa. Ad ogni modo, una nota dell’ANSA ha confermato che un ragazzo di 29 anni, residente in provincia di Varese, dopo aver subito una massiccia perquisizione domiciliare e il sequestro del proprio pc, è stato assolto dal reato ascrittogli perché il giudice ha ritenuto non sussistente la condotta criminosa per mancanza dell’elemento psicologico del reato.

In sostanza il giudice non ha ritenuto sussistente il dolo specifico di trarre profitto dal fatto commesso, stabilendo che la condotta astrattamente criminosa posta in essere dal giovane era comunque stata perpetrata per finalità strettamente personali, e pertanto non illecita stando alla norma applicabile in relazione all’epoca in cui i fatti sono stati commessi.

Il giovane era rimasto per oltre un trienni imputato nel procedimento conclusosi ieri l’altro, per aver scaricato 670 canzoni in formato Mp3 e 2 film in formato Avi. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 7 mesi di reclusione, pur conscia che la pena, in ogni caso, sarebbe stata coperta dall’indulto.

Fonte: Anti-Phishing Italia – www.anti-phishing.it

In questo articolo dicono che la nuova normativa è entrata in vigore a partire dal 2005. Io mi ricordavo fine maggio 2004, comunque il discorso non cambia... si è salvato per qualche mese!
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