Bello sin dal titolo, questo libro è come una splendida istantanea di una parte del mondo che spesso ci arriva solo tramite le notizie dei telegiornali; una terra sofferente, spaccata e distrutta, ma anche dolce, dal profumo di fiori e canna da zucchero, dai delicati paesaggi, di cielo blu e di neve.
Le pagine scorrono velocemente e si possono avvertire i suoni, gli odori e la polvere delle strade di una Kabul martoriata dalla guerra..e .non si può non sentirsi addosso gli occhi rassegnati dei bambini ai quali è stato tolto x sempre il sorriso.
A dir poco realistiche le descrizioni dei luoghi e dei pensieri dell'autore, Khaled Hosseini, che come il protagonista è nato e vissuto sino all'adolescenza a Kabul ma che poi è diventato adulto negli Stati Uniti.
Da notare che Dreamworks, la casa di produzione di Steven Spielberg, ha acquistato i diritti per trarne un film.
Alla fine vi sembrerà di veder volare in cielo l'aquilone azzurro di Amir e del suo fedele Hassan...
Poi non aggiungo altro..spero di aver incuriosito qualcuno!!! Non ve ne pentirete..
Ciauxxx