Forum Community sul Comune di Valentano (VT) > Fanculo a ......

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Re: AFFANCUOLO A...... By: trap

Aohhh mo basta voi due che sennò ve mannamo da Vespa a "Porta a porta".
Entro nel vostro ping pong ma ne esco subito.
per Piotr: è verto che in Italia si ingigantisce sempre tutto mentre a volte l'indifferenza sarebbe una gran cosa....
per Skyer: anche Riina e Badalamenti sono due persone coerenti...
ciao ciao
Re: AFFANCUOLO A...... By: skyer

Vabbè...su suggerimento del trap...prima che qualcuno ci convochi da Vespa o a Forum...ci diamo un taglio...
Re: AFFANCUOLO A...... By: trap

un po' di benzina sul fuoco che si è quasi spento...

cito Giancarlo Baccini da "Il Messaggero" del 14/12/2005 S. Giovanni.
"Se Paolo Di Canio fosse un autentico laziale, come fantasiosamente si autodefinisce, saprebbe che la lazialità può essere celebrata in molte maniere ma men che mai col saluto romano. Nel 1927 il Partito Fascista voleva infatti che la S.S. Lazio sparisse. E sapete perchè? per fondersi con le altre otto società calcistiche dalle cui macerie fumanti gli ideologi del Duce avevano deciso di edificare, per decreto, l'A.S. Roma... Si trattò di un'operazione pianificata nell'ambito di quella che oggi chiameremmo una "strategia di comunicazione" tesa a rivitalizzare il mito della romanità imperiale per usarlo quale catalizzatore del consenso popolare attorno alle politiche nazionaliste di Mussolini, una strategia che non poteva non servirsi, anche del linguaggio dello sport. Ecco perchè la Roma ha i colori del senato, porpora e oro, ed è portatrice di valori di massa. La lazialità, al contrario, è impregnata dei valori individuali della borghesia di fine XIX secolo, è costruita attorno all'ideale decoubertiano dell"importante non è vincere, ma partecipare e porta i colri della Grecia Olimpica. E' per questo che i fascisti ("Vincere e vinceremo") la aborrivano al punto di tentare di abolirla per decreto. E' vero che la Lazio si salvò grazie all'intervento di un gerarca che aveva la forza per sventare quel tentativo, il generale Vaccaro: ma Vaccaro era un militante vecchio stampo, di cultura ottocentesca. Fu dunque a causa del Fascismo che la Lazio e i suoi accoliti divennero minoranza elitaria e cominciarono ad essere "perseguitati" dalla maggioranza populista. Ecco perchè per gli autentici laziali, e soprattutto per le migliaia di atleti di 34 diverse discipline sportive che danno corpo agli ideali del 1900 e indossano il bianco e il celeste stringendo la mano agli avversari, il fatto che Di Canio e i suoi amichetti con le svastiche si sentano i rappresentanti "puri e duri" della lazialità e come tali vengano fatti passare-per ignoranza e/o pregiudizio- non è soltanto un inconcepibile sfregio alla storia ma un duplice, intollerabile, insulto."

Io ne traggo un insegnamento: LA POLITICA DEVE RIMANERE FUORI DAL CALCIO E DA QUALSIASI SPORT. Basta con i simboli politici allo stadio e basta con i gesti politici dei calciatori. Il tifo è bello perchè  è passione, altrimenti come si spiegherebbe Fausto Bertinotti tifoso del Milan? Anzi, è proprio lo sport che deve essere una forza di aggregazione e di apertura nei confronti di chi non la pensa come noi su altri argomenti, anche più seri. Almeno credo.
Re: AFFANCUOLO A...... By: skyer

un po' di benzina sul fuoco che si è quasi spento...

cito Giancarlo Baccini da "Il Messaggero" del 14/12/2005 S. Giovanni.
"Se Paolo Di Canio fosse un autentico laziale, come fantasiosamente si autodefinisce, saprebbe che la lazialità può essere celebrata in molte maniere ma men che mai col saluto romano. Nel 1927 il Partito Fascista voleva infatti che la S.S. Lazio sparisse. E sapete perchè? per fondersi con le altre otto società calcistiche dalle cui macerie fumanti gli ideologi del Duce avevano deciso di edificare, per decreto, l'A.S. Roma... Si trattò di un'operazione pianificata nell'ambito di quella che oggi chiameremmo una "strategia di comunicazione" tesa a rivitalizzare il mito della romanità imperiale per usarlo quale catalizzatore del consenso popolare attorno alle politiche nazionaliste di Mussolini, una strategia che non poteva non servirsi, anche del linguaggio dello sport. Ecco perchè la Roma ha i colori del senato, porpora e oro, ed è portatrice di valori di massa. La lazialità, al contrario, è impregnata dei valori individuali della borghesia di fine XIX secolo, è costruita attorno all'ideale decoubertiano dell"importante non è vincere, ma partecipare e porta i colri della Grecia Olimpica. E' per questo che i fascisti ("Vincere e vinceremo") la aborrivano al punto di tentare di abolirla per decreto. E' vero che la Lazio si salvò grazie all'intervento di un gerarca che aveva la forza per sventare quel tentativo, il generale Vaccaro: ma Vaccaro era un militante vecchio stampo, di cultura ottocentesca. Fu dunque a causa del Fascismo che la Lazio e i suoi accoliti divennero minoranza elitaria e cominciarono ad essere "perseguitati" dalla maggioranza populista. Ecco perchè per gli autentici laziali, e soprattutto per le migliaia di atleti di 34 diverse discipline sportive che danno corpo agli ideali del 1900 e indossano il bianco e il celeste stringendo la mano agli avversari, il fatto che Di Canio e i suoi amichetti con le svastiche si sentano i rappresentanti "puri e duri" della lazialità e come tali vengano fatti passare-per ignoranza e/o pregiudizio- non è soltanto un inconcepibile sfregio alla storia ma un duplice, intollerabile, insulto."

Io ne traggo un insegnamento: LA POLITICA DEVE RIMANERE FUORI DAL CALCIO E DA QUALSIASI SPORT. Basta con i simboli politici allo stadio e basta con i gesti politici dei calciatori. Il tifo è bello perchè  è passione, altrimenti come si spiegherebbe Fausto Bertinotti tifoso del Milan? Anzi, è proprio lo sport che deve essere una forza di aggregazione e di apertura nei confronti di chi non la pensa come noi su altri argomenti, anche più seri. Almeno credo.

Ho letto anche io questo articolo e nonostante le affermazioni fatte siano reali, mi permetto di sottolineare, anzi direi riportare le parole del diretto interessato, che Di Canio ha parlato di "appartenenza" ad un popolo e non di "lazialità".

Penso che nessuno debba insegnare al sig. Paolo Di Canio cosa sia la lazialità...lui che ha rinunciato a circa 750.000 all'anno Euro pur di giocare in una Lazio scarsa e sull'orlo del fallimento!!!!

Sul fatto che poi la politica debba restare fuori dagli stadi, potrei anche essere d'accordo...ma mi sembra pura utopia...considerando anche che di questa espressione ormai se ne abusa...al giorno d'oggi si parla di politica nelle scuole...nelle piazze...nei luoghi di lavoro...non vedo perchè lo stadio dovrebbe costituire un'eccezione...solo perchè li' si fa sport?...sarebbe come dire che il calcio non dovrebbe netrare a Montecitorio...dove invece se ne disquisisce anche troppo!

Inoltre ormai è diventato quasi uno sport nazionale sparare a zero su Di Canio...se lo stesso gesto fosse stato fatto da un altro nessuno avrebbe alzato un tal polverone poichè non avrebbe ottenuto il consenso della massa e la cassa di risonanza sperata!

A titolo esemplificativo ricordo la famsa magli di Buffon quando ancora giocava nel Parma (con la scritta "boia chi molla")...se ne parlo' per mezz'ora e poi ando' a finire nel dimenticatoio...proprio perchè si tratta, in generale, di gesti che lasciano il tempo che trovano...se invece si tratta di Di Canio...apriti cielo!!!

Senza dimenticare poi che durante la giornata gli era stato sparato un razzo addosso...era stato pesantemente insultato...ed era stato toccato nei suoi affetti piu' cari...quelli cheavrebbero portato ognuno di noi (...brava gente e non dei teppisti!) a fare gesti fuori dalla norma!

Infine, solamente per sottolinearlo, continuo a ripetere che si usano due pesi e due misure...sapete chi era a Livorno cosa mi ha raccontato?...che per tutto il secondo tempo della partita...ininterrottamente per 45 minuti è stata intonata "Bandiera rossa"!!!

Ma quello va bene vero???...in quel caso non è politica????..non deve rimanere fuori dagli stadi???...alla stregua delle bandiere del CHE!!!..e solo perchè il saluto romano è marchiato dalla legge e le bandiere rosse no!!!!

DAVVERO UNA GRAN BELLA GIUSTIFICAZIONE!!!!

Re: AFFANCUOLO A...... By: trap

Scusatemi, ma proprio non riesco a capire perchè non si possa pretendere un tifo apolitico, proprio non capisco che c'azzecca la politica con il calcio...
Immaginiamo un tifoso del Livorno di destra: quando la curva intona bandiera rossa se canta si sente male, se non canta gli fanno male!!!
Un tifoso laziale di sinistra, e ce ne sono, quando arriva in curva e vede le croci celtiche quanto meno si imbarazza e credo si vergogni anche un po' no?
Quindi questo stato delle cose ha rovinato la passione calcistica di una parte delle tifoserie di ciascuna squadra, perchè ormai tutti gli ultras hanno una appartenenza politica e sinceramente vedere ragazzi di sedici anni che sventolano bandiere di cui non conoscono nemmeno il significato mi fa inca@@are parecchio...
Rispondo a Skyer: cantare bandiera rossa allo stadio per tutto il secondo tempo mi sembra assurdo perchè si tratta di una partita di calcio e non di un comizio.
Quanto a Di Canio, per l'ennesima voltaaaaa: non capisce o non sa che il gesto del saluto romano non è ammesso dalla legge italiana, giusta o sbagliata che sia. Il clamore è dovuto al fatto che è un recidivo e comincia pure a rompere le scatole!!!
Re: AFFANCUOLO A...... By: Piotr

Quoto appieno Trap, soprattutto per il modo in cui viene propinata la politica negli stadi. Tutto si riduce a slogan e simboli che servono solo per sentirsi gruppo, e per vedere l'avversario come qualcosa "'d'altro". più facile da attaccare. In realtà quello che si dice nella curva sono solo ideali politici di partiti e di storia che non esiste più da decenni. Sfido chiunque a trovare nel panorama politico italiano un partito fascista.
La cosa rammarica perchè non sono molti i sedicenni, come dice il trap, sono molti i maggiorenni, gente che va a votare convinta delle cazzate che dice senza rendersi conto che il mondo è cambiato e sarebbe ora di fare una seria presa di coscienza. Per quanto riguarda il gesto, nella mia convinzione che sia un paraculetto, non è un caso che lo abbia fatto a livorno. Per il resto ci penserà la giustizia ordinaria. L'altra volta se l'è cavata con due multe sempre erogate dalla disciplinare, io rimango dell'idea che quando il reato è penale deve essere scontato nella giusta sede.
Re: AFFANCUOLO A...... By: Alfeuss

Altro capitolo della Soap Dicanio...

Fonte ansa.it

Citazione
Ammenda 10 mila euro a Lazio per responsabilita' oggettiva  (ANSA) - MILANO, 19 DIC - Un turno di squalifica e' stato inflitto a Paolo Di Canio per un gesto 'certamente da interpretare come un saluto romano'. Lo ha deciso il giudice sportivo in relazione al gesto rivolto dal giocatore della Lazio alla sua curva durante la gara contro la Juventus. Inflitta inoltre un'ammenda di 10 mila euro alla Lazio per responsabilita' oggettiva. Secondo il giudice il gesto e' 'evocativo del regime fascista e caratterizzato da discriminazione razziale'.

VAI CON I COMMENTI
Re: AFFANCUOLO A...... By: Piotr

Pochi commenti, è dall'inizio di questo topic che sostengo che fare il saluto romano è reato. La sentenza era ovvia.
Re: AFFANCUOLO A...... By: Leonardo

oh finalmente. sono abbastanza soddisfatto!!!

ma non tanto per quel saluto da coglione, quanto per il fatto che mi stanno sulle scatole quelli che non vogliono capire quando devono farla finita!!!


Beh speriamo che qualcun'altro capisca, tanto per lui secondo me non c'è speranza!!!!
 

un saluto al grande "ZORO"!!!!
 
Re: AFFANCUOLO A...... By: Alfeuss


un saluto al grande "ZORO"!!!!
 

E' no... qui andiamo sull' altro estremo...toccare oggi Zoro è come toccare il Messia! Come lo toccano gli arbitri fischiano...e questo razismo al contrario lo trovo veramente sconvolgente!

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