Grande Pipo...volevo giusto postare sull'argomento!
Forse sarò pessimista,ma io immagino proprio scenari apocalittici...Se portano a termine quanto dicono(e il 26 maggio 2006 è stata annunciata l'uscita del primo processore simil-Palladium) ci troveremo davanti a una limitazione enorme della nostra libertà!!!
Basta pensare alle copie ad uso personale, o al prestito di un CD, ma anche all'esecuzione di software libero. Chi ci garantisce che queste pratiche saranno sempre e comunque permesse, se l'arbitro è un chip di cui nessuno conosce il funzionamento e che può essere controllato in remoto?
Non trovo giusto lasciare a un consorzio privato di produttori la decisione su chi controllerà il nostro hardware.Ogni singolo atto del nostro computer sarà controllato, o meglio controllabile, dall'esterno. Qualsiasi cosa scarichiamo, legale o meno, sarà sottoposta all'approvazione di altre persone...
E attenzione perchè così facendo l'open source rischia di sparire..come?Per esempio Linux:
da qnt dicono tutte le implementazioni che appartengono al Palladium ne permetteranno l'utilizzo.Ma la fregartura c'è:i sistemi operativi privi di supporto per il Trusted Computing(appunto il consorsio Palladium) non possono accedere ai dati (cifrati) che appartengono a tali applicazioni. Di conseguenza Linux non sarebbe in grado di accedere a una serie di documenti,tipo database cifrati, file audio (registrazioni Wave per esempio) e filmati cifrati...e molto altro.La conseguenza è che tutto ciò in pratica taglierebbe fuori Linux dal mercato.
In soldoni i dati delle applicazioni e i servizi ,cifrati ed autenticati, del mondo “Palladium” diventeranno per sempre inaccessibili ai programmi e ai sistemi operativi “non Palladium”!!! Io vedo solo tremende e drastiche conseguenze sulla libera concorrenza e sulla nostra libertà di scelta...
Aiutoooooooo....