Di questi tempi che si parla di togliere il valore legale alla laurea o di differenziarne il valore in base alla fama dell'università, non so queste siano buone notizie. Ho fatto 2 master, uno a Padova e uno a Viterbo e, benché i costi siano stati diversi, ho visto che c'è u na bella differenza tra l'uno e l'altro. Studiai a Siena (è passato del tempo) e penso che al di là del titolo sentii delle buone lezioni che mantengono un buon valore nella memoria. Una giurisprudenza a Viterbo... Boh. Con quali garanzie di qualità? Sarebbe un bel risparmio per le famiglie della zona, ma c'è anche il rischio di pagare poco un pezzo di carta poco utilizzabile. Ingegneria poi.... Ma siamo ottimisti, lavoriamo per il territorio... Magari cercando di valorizzare facoltà che col territorio possono avere un aggancio. I nostri avvocati devono lavorare parecchio su Roma se vogliono guadagnare, vista la concorrenza agguerrita. I notai.... Nn c'è trippa per gatti e non credo che la liberalizzazione di Monti porterà rivoluzioni nel settore. La pubblica ammainistrazione... Dice che è piena anche se da dieci anni non rimpiazzano quelli che vanno in pensione (segno che erano troppi se le cose vanno avanti lo stesso e meglio). Insomma, avrai capito che ho delle perplessità e non è pessimismo fine a se stesso. Nn sarebbe meglio fare in modo da poter raggiungere le università di fama in tempi più rapidi o di favorirne l'accesso a territori disagiati (e il nostro penso che lo sia non meno del Belice)
Ps. L'unituscia per tenere alti i numeri sta facendo laureare mezze pubbliche amministrazioni locali, intasandole di laureati triennali frustrati che mo' vogliono fare tutti i dirigenti
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