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Autore Topic: E ora ci mancava il parco eolico a Piansano  (Letto 36898 volte)
luigi
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« il: Ottobre 01, 2010, 17:12:13 »

Articolo Tusciaweb
Esterrefatto e senza parole..... Violentano l'ambiente con la scusa dell'energia rinnovabile...
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« Risposta #1 il: Ottobre 03, 2010, 22:10:14 »

Siamo alle solite, volgliamo energie rinnovabili ma poi l'eolico no perchè deturpa il paesaggio, il fotovoltaico non va bene perchè anch'esso disturba l'ambiente. Vorrei sapere quali sono le altre energie pulite di cui disponiamo sicuramente ci sarà qualcuno che avrà da ridire. A mio avviso bisognerebbe essere un po realisti e meno ipocriti. Io dico questo: intanto sfruttiamo l'energia eolica e fotovoltaica  e poi quando avremo un altro tipo di enrgia pulita nessuno ci impedisce di togiere di mezzo le pale eoliche e quantaltro, non possiamo sempre dire di no a tutto cosi non si va da nessuna parte.
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« Risposta #2 il: Ottobre 04, 2010, 10:20:01 »

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Esterrefatto e senza parole..... Violentano l'ambiente con la scusa dell'energia rinnovabile...

Chiediamo la trasformazione in centrali nucleari?
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« Risposta #3 il: Ottobre 04, 2010, 11:41:32 »

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Esterrefatto e senza parole..... Violentano l'ambiente con la scusa dell'energia rinnovabile...

qualcosa bisognerà pur accettare in cambio dell'energia. SI potrà discutere sul dove posizionare gli impianti (dove tira vento è meglio, se si parla di eolico), ma alla fine, se si dice no a tutto, l'energia bisogna comprarla all'estero (dove la producono con il nuclerare principlamente e dove non sempre sappiamo se ricorrono alle ultime tecnologie o se hanno una legislazione particolarmente scrupolosa)
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« Risposta #4 il: Ottobre 04, 2010, 12:44:58 »

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l'energia bisogna comprarla all'estero (dove la producono con il nuclerare principlamente e dove non sempre sappiamo se ricorrono alle ultime tecnologie o se hanno una legislazione particolarmente scrupolosa)

credo la risposta sia in queste parole sante che hai detto: sarebbe ora di tornare al nucleare!
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« Risposta #5 il: Ottobre 04, 2010, 13:38:05 »

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l'energia bisogna comprarla all'estero (dove la producono con il nuclerare principlamente e dove non sempre sappiamo se ricorrono alle ultime tecnologie o se hanno una legislazione particolarmente scrupolosa)

credo la risposta sia in queste parole sante che hai detto: sarebbe ora di tornare al nucleare!


In quanto a violenza sull'ambiente, per tornare al post di Luigi, non è che si scherza, eh...
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« Risposta #6 il: Ottobre 04, 2010, 17:00:10 »

Penso che per fare questi tipi di impianto sia necessario prima di tutto non guardare alla mera speculazione.
Penso che si possa parlare di energia rinnovabile con impianti compatibili (con l'ambiente, il paesaggio, la popolazione residente, la fauna ecc.)
Penso che l'unico soggetto a guadagnarci sia l'azienda che creerà l'impianto eolico
Penso che ci siano le alternative come gli impianti eolici off-shore o il mini e midi eolico non necessariamente i pali alti 120 metri, gli impianti mini idroelettrici in passato molto in voga da noi ( vedi le varie piccole centrali sul fiume Marta e sull'Olpeta in prossimità di Castro o sul Fiume Fiora sempre energie rinnovabili)


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A mio avviso bisognerebbe essere un po realisti e meno ipocriti. Io dico questo: intanto sfruttiamo l'energia eolica e fotovoltaica  e poi quando avremo un altro tipo di enrgia pulita nessuno ci impedisce di togiere di mezzo le pale eoliche e quantaltro, non possiamo sempre dire di no a tutto cosi non si va da nessuna parte

A te piacerebbe affacciarti da San Martino e vedere il Piano invaso dai pannelli solari quando potrebbero essere tranquillamente messi sui tetti delle case, degli edifici artigianali e industriali?
Ti piacerebbe avere una casa vicino al parco eolico con il continuo rumore del girare delle pale quando si potrebbe optare per impianti off-shore che non danno fastidio a nessuno?
Non dico che l'energia rinnovabile sia di per sé cattiva. Ma c'è un uso compatibile ed un uso non compatibile di queste tecnologie.


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« Risposta #7 il: Ottobre 04, 2010, 18:43:36 »

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l'energia bisogna comprarla all'estero (dove la producono con il nuclerare principlamente e dove non sempre sappiamo se ricorrono alle ultime tecnologie o se hanno una legislazione particolarmente scrupolosa)

credo la risposta sia in queste parole sante che hai detto: sarebbe ora di tornare al nucleare!


diciamo meglio che sarebbe stato opportuno 10 anni fa. Ora come ora, tra avvio progettazione, lavori, ecc., i benefici sarebbero per i nostri figli. Magari si potrebbe fare uno scambio di servizi tra stati: noi mettiamo il turismo e l'agricoltura e l'eolico e il solare, gli altr imettono l'energia da nucleare (senza farcela pagare al prezzo che dicono loro). Ma è utopia
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« Risposta #8 il: Ottobre 04, 2010, 19:12:37 »

A te piacerebbe affacciarti da San Martino e vedere il Piano invaso dai pannelli solari quando potrebbero essere tranquillamente messi sui tetti delle case, degli edifici artigianali e industriali?
Ti piacerebbe avere una casa vicino al parco eolico con il continuo rumore del girare delle pale quando si potrebbe optare per impianti off-shore che non danno fastidio a nessuno?
Non dico che l'energia rinnovabile sia di per sé cattiva. Ma c'è un uso compatibile ed un uso non compatibile di queste tecnologie.

D'accordissimo sugli impianti offshore, se non costassero un patrimonio. Comunque, a me non piace nemmeno vedere, da Montefiascone, quindi da oltre 60 km, la striscia di inquinamento che produce l'attuale centrale di Montalto, come non piacerebbe avere alla stessa distanza in cui vorrebbero istallare le pale eoliche una bella centrale nucleare. Detto questo, le pale eoliche non fanno danni all'ambiente come una centrale nucleare: forse al paesaggio sì, ma non è che le centrali termoelettriche o termonucleari siano un spettacolo bello da vedere e in più inquinano, tra le altre cose anche dal punto di vista acustico.
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« Risposta #9 il: Ottobre 05, 2010, 09:18:59 »

A te piacerebbe affacciarti da San Martino e vedere il Piano invaso dai pannelli solari quando potrebbero essere tranquillamente messi sui tetti delle case, degli edifici artigianali e industriali?
Ti piacerebbe avere una casa vicino al parco eolico con il continuo rumore del girare delle pale quando si potrebbe optare per impianti off-shore che non danno fastidio a nessuno?
Non dico che l'energia rinnovabile sia di per sé cattiva. Ma c'è un uso compatibile ed un uso non compatibile di queste tecnologie.

D'accordissimo sugli impianti offshore, se non costassero un patrimonio. Comunque, a me non piace nemmeno vedere, da Montefiascone, quindi da oltre 60 km, la striscia di inquinamento che produce l'attuale centrale di Montalto, come non piacerebbe avere alla stessa distanza in cui vorrebbero istallare le pale eoliche una bella centrale nucleare. Detto questo, le pale eoliche non fanno danni all'ambiente come una centrale nucleare: forse al paesaggio sì, ma non è che le centrali termoelettriche o termonucleari siano un spettacolo bello da vedere e in più inquinano, tra le altre cose anche dal punto di vista acustico.
In merito agli impianti off shore lo stanno costruendo uno grandissimo a Riccione .... Quindi il ritorno economico penso che ci sia
Per quanto riguarda la striscia di fumo prodotta dall'attuale centrale di Montalto.... sfondi una porta aperta....

Non è vero che le pale eoliche non producono inquinamento ( da wikipedia: L'inquinamento è un'alterazione dell'ambiente, di origine antropica o naturale, che produce disagi o danni permanenti per la vita di una zona e che non è in equilibrio con i cicli naturali esistenti.)  tant'è che sono state vietate nelle aree protette perché provocano danni ai movimenti locali e migratori degli uccelli ,non solo, il rumore provoca danni alla fauna terrestre (ma anche all'uomo).Le attuali linee guida per l'installazione non prendono in considerazione i corridoi ecologici che gli animali usano per muoversi sul territorio. L'impatto visivo e paesaggistico è quindi solo uno degli inquinamenti di questi impianti.

Riprendendo il discorso delle centrale termoelettriche sono d'accordissimo con te che queste sono antieconomiche e molto inquinanti sotto tutti gli aspetti (anche queste hanno le scorie da dover smaltire)
Per quanto riguarda il nucleare sai che sono da sempre stato favorevole a patto che le centrali avessero una vita dell'ordine di 30/40 anni. I costi di costruzione sono di sicuro più elevati degli altri ma quelli di funzionamento sono inferiori.

Il problema delle scorie è un falso problema tant'è che ogni anno il nostro paese ne produce enormi quantità (molte di più di una centrale nucleare) derivanti da attività di ricerca, medica, industriale ecc.
Fino a metà degli anni ''80 ricordo che eravamo i più avanzati nel campo dei sistemi di smaltimento delle scorie nucleari. Attualmente sono stati scoperti nuovi sistemi di riduzione della radiottività come ad esempio il Geobacter sulfurreducens quindi la ricerca va avanti...
Ricordo infine che ora le centrali nucleari di moderna concezione necessitano solo di un 5% di uranio arricchito. Rispetto alle quantità di uranio arricchito della seconda generazione è veramente ben poca cosa.

Altro fattore da prendere in considerazione (che tra l'altro è oggetto di un acceso dibattito tra sindacati, governo e confindustria) riguarda una della voci che incide sulla bassa competitività italiana: il costo dell'energia.
Questo risulta pari a 4 volte quello della Francia e 3 volte quello della Germania.

Non dico che il nucleare sia la panacea di tutto ma almeno di valutarlo con la dovuta obbiettività e senza pregiudizio.
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« Risposta #10 il: Ottobre 05, 2010, 09:39:18 »

Non è vero che le pale eoliche non producono inquinamento ( da wikipedia: L'inquinamento è un'alterazione dell'ambiente, di origine antropica o naturale, che produce disagi o danni permanenti per la vita di una zona e che non è in equilibrio con i cicli naturali esistenti.)  tant'è che sono state vietate nelle aree protette perché provocano danni ai movimenti locali e migratori degli uccelli ,non solo, il rumore provoca danni alla fauna terrestre (ma anche all'uomo).Le attuali linee guida per l'installazione non prendono in considerazione i corridoi ecologici che gli animali usano per muoversi sul territorio. L'impatto visivo e paesaggistico è quindi solo uno degli inquinamenti di questi impianti.

E' solo il mio punto di vista e non voglio imporlo come verità assoluta, ma ribadisco il concetto: preferisco un'impatto ambientale ridotto come quello delle pale eoliche o dei pannelli solari, piuttosto che una centrale termica, sia essa alimentata a idrocarburi o a propellente nucleare.
Il tutto da abbinare, ovviamente, all'educazione al risparmio energetico senza compromessi. So bene che questo tipo di centrale è meno "efficiente".

Riprendendo il discorso delle centrale termoelettriche sono d'accordissimo con te che queste sono antieconomiche e molto inquinanti sotto tutti gli aspetti (anche queste hanno le scorie da dover smaltire)
Per quanto riguarda il nucleare sai che sono da sempre stato favorevole a patto che le centrali avessero una vita dell'ordine di 30/40 anni. I costi di costruzione sono di sicuro più elevati degli altri ma quelli di funzionamento sono inferiori.

Dubito che il neonominato ministro dello Sviluppo economico abbia tempo e voglia di dedicarsi al tema energetico, impegnato come sarà alla salvaguardia degli interetti televisivi del suo primo ministro.

Il problema delle scorie è un falso problema tant'è che ogni anno il nostro paese ne produce enormi quantità (molte di più di una centrale nucleare) derivanti da attività di ricerca, medica, industriale ecc.
Fino a metà degli anni ''80 ricordo che eravamo i più avanzati nel campo dei sistemi di smaltimento delle scorie nucleari. Attualmente sono stati scoperti nuovi sistemi di riduzione della radiottività come ad esempio il Geobacter sulfurreducens quindi la ricerca va avanti...
Ricordo infine che ora le centrali nucleari di moderna concezione necessitano solo di un 5% di uranio arricchito. Rispetto alle quantità di uranio arricchito della seconda generazione è veramente ben poca cosa.

Continuo a preferire centrali che non producono scorie di alcuna sorta. E sullo smaltimento dei rifiuti altamente inquinanti permettimi di avere dei dubbi su come vengono smaltiti nel nostro paese, visto lo stato in cui versa la politica riguardo al ciclo dei rifiuti. Se si esclude qualche caso rarissimo di comuni virtuosi, la differenziazione e il riciclaggio nel nostro paese sono mosche bianche, e l'unico modo che conosce il nostro paese di smaltire i rifiuti, anche quelli semplici, è il peggiore: metterlo sottoterra, o nei casi illegali, affondarlo insieme a bagnarole che avrebbero dovute essere dismesse.

Altro fattore da prendere in considerazione (che tra l'altro è oggetto di un acceso dibattito tra sindacati, governo e confindustria) riguarda una della voci che incide sulla bassa competitività italiana: il costo dell'energia.
Questo risulta pari a 4 volte quello della Francia e 3 volte quello della Germania.

Non dico che il nucleare sia la panacea di tutto ma almeno di valutarlo con la dovuta obbiettività e senza pregiudizio.

Tra le cose che non vengono affatto prese in considerazione, invece, è il fatto che il "popolo", quello di cui l'attuale governo si riempie la bocca per giustificare ogni sua peggiore porcata pro domo sua, si è espresso in maniera ben precisa riguardo il nucleare come fonte energetica, con un referendum.
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« Risposta #11 il: Ottobre 05, 2010, 10:18:14 »


Tra le cose che non vengono affatto prese in considerazione, invece, è il fatto che il "popolo", quello di cui l'attuale governo si riempie la bocca per giustificare ogni sua peggiore porcata pro domo sua, si è espresso in maniera ben precisa riguardo il nucleare come fonte energetica, con un referendum.

Sei proprio sicuro che si è espressa in maniera bene precisa sul nucleare?
Ecco i quesiti dell'8-9 novembre 1987:
1) Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidono entro tempi stabiliti?
(la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "la procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari, la determinazione delle aree suscettibili di insediamento", previste dal 13° comma dell'articolo unico legge 10/1/1983 n.Cool
 
2) Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone?
(la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "l'erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi", previsti dai commi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 della citata legge)
 
3) Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero?
(questa norma è contenuta in una legge molto più vecchia, e precisamente la N.856 del 1973, che modificava l’articolo 1 della legge istitutiva dell’ENEL)
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« Risposta #12 il: Ottobre 05, 2010, 10:35:53 »

Se l'abbiano capita o no, non lo posso sapere; il SI a queste abrogazione, che avrebbero reso più difficile se non impossibile fare nuove centrali, è stato nettissimo.
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« Risposta #13 il: Ottobre 05, 2010, 13:20:45 »

cmq a me le pale non dispiacciono... me la metterei una in giardino, salirei sui monti dell'agrigentino per fotografarli... insomma un po' di sana archeologia industriale (per i nostri figli o nipoti). Tra i cipressi della vald'elsa o una fila di pale nella stessa zona... poche differenze ci sarebberp per me. Toglierle poi significa ripristinare l'ambiente come era prima. Non vedo che altri danni possono fare
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« Risposta #14 il: Ottobre 05, 2010, 13:25:46 »

I referendum hanno dimostrato che al popolo si può far votare di tutto: se non ricordo male, votò anche la pubblicità nei film... che è un furto del nostro tempo, significa tenerci in ostaggio più del dovuto davanti alla televisione (che infatti ho quasi smesso di vedere dopo quella furbata)
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