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Re: GIRANDO QUA E LA SU INTERNET... By: Fontanaro

Citazione
Mi sembra l'unica cosa chiara....
Non credo sia chiaro per tutti, forse dovresti spiegare cosa si intende per spese compensate, no?
Questo punto significa che per questo grado di giudizio ognuno si paga le spese del proprio avvocato.

Stabilito che spese compensate = ognuno paga le proprie spese:
la minoranza pagherà per certo di tasca propria...per la maggioranza vale lo stesso (visto che per l'intera vicenda si trattò di evidente forzatura), o paga pantalone? 

(Tutto ciò vale solo per il ricorso al CdS, perché nel caso di ricorso al TAR mi sembra che le spese non fossero compensate...)
Re: GIRANDO QUA E LA SU INTERNET... By: Lucullo II

Citazione
Mi sembra l'unica cosa chiara....
Non credo sia chiaro per tutti, forse dovresti spiegare cosa si intende per spese compensate, no?
Questo punto significa che per questo grado di giudizio ognuno si paga le spese del proprio avvocato.

Stabilito che spese compensate = ognuno paga le proprie spese:
la minoranza pagherà per certo di tasca propria...per la maggioranza vale lo stesso (visto che per l'intera vicenda si trattò di evidente forzatura), o paga pantalone?  

(Tutto ciò vale solo per il ricorso al CdS, perché nel caso di ricorso al TAR mi sembra che le spese non fossero compensate...)

Paga Pantolone, dato che il soggetto è lui (il ricorso è stato fatto contro il Comune, dato che in democrazia la maggioranza è quella che decide che atti fare). La cosa triste - parlo sempre in generale su quello che succede in genere in Italia- è che i comuni hanno sempre maggiori difficoltà finanziarie, però fanno ben poco per ridurre le spese inutili. Il governo sta facendo grossi sforzi concentrandosi sui tagli (e sarei capace anch'io a far quadrare i conti così), ma fa finta di non capire che le spese maggiori vengono dai comuni e che non sarebbe male trovare il coraggio di dire: accorpiamo i comuni al di sotto di 5000 abitanti fino a farne uno di 15.000. Accorpano le ASL (che "vendono" salute e che dovrebbe essere la cosa da tenere più a cuore) tanto che probabilmente presto saremo un'unica ingestibile amm.ne con Rieti e parte della prov. di Roma; ma i comuni non si toccano e ognuno di loro spende per campi sportivi, piscine, serate danzanti agli anziani, mostre culturali, auto di servizio, uffici amm.vi, giardinetti pubblici.... Sto divagando, ma vi pare normale istituire un centro pagamento stipendi per 10 dipendenti dove c'è un rapporto tra personale e "clienti" di 3 a dieci, quando con lo stesso personale e lo stesso software ci si potrebbero fare i cedolini per 100.000 persone? E un solo segretario comunale per 1500 abitanti non vi pare uno spreco, dato che le sue doti professionali potrebbero soddisfare un ente con 20.000 abitanti senza farlo sudare troppo (dato che ai cittadini non gli deve cambiare il pannolino  uno per uno)? E lo stesso vale per la maggior parte dei servizi erogati. Tornando alle cause... sono dell'idea che ogni comune faccia le sue belle cause, paghi i suoi bravi avvocati e spesso anche quelli della controparte (perdendo spesso): moltiplicate il prezzo medio di una vertenza per ogni comune d'Italia e tirate le vostre brave conclusioni. Possibile che a quel genio di 3monti non venga in mente dove andare a cercare da dove scappano i buoi e sempre nei soliti posti li vada a cercare? Ci sarebbe anche l'esercito (a che serve in tempo di pace?), ma a LaRussa chi glielo dice?
Ultima divagazione: perché se un dipendente sbaglia la corte dei conti gli manda il conto e un politico non paga mai?
Re: GIRANDO QUA E LA SU INTERNET... By: luigi


Il governo sta facendo grossi sforzi concentrandosi sui tagli (e sarei capace anch'io a far quadrare i conti così), ma fa finta di non capire che le spese maggiori vengono dai comuni
Ti invito a leggere il sole 24 ore di oggi pagina 1-2-3 non mi pare che il governo non stia facendo tagli ai comuni. In alcuni casi (vedi Montalto di Castro) sono anche notevoli.

Re: GIRANDO QUA E LA SU INTERNET... By: skyer

Il governo sta facendo grossi sforzi concentrandosi sui tagli (e sarei capace anch'io a far quadrare i conti così),

I conti si fanno quadrare o aumentando le entrate o tagliando i costi....vorrei vedere cosa si direbbe e quali sollevazioni popolari ci sarebbero se invece che ridurre i costi (leggi "sprechi"!!!) si fossero aumentate le entarte con un incremento della pressione fiscale!!!
Se poi tu saresti così capace di far quadrare i conti senza tagliare i costi e senza aumentare le tasse...prego...accomodati e dicci come si fa!

ma fa finta di non capire che le spese maggiori vengono dai comuni e che non sarebbe male trovare il coraggio di dire: accorpiamo i comuni al di sotto di 5000 abitanti fino a farne uno di 15.000. Accorpano le ASL (che "vendono" salute e che dovrebbe essere la cosa da tenere più a cuore) tanto che probabilmente presto saremo un'unica ingestibile amm.ne con Rieti e parte della prov. di Roma; ma i comuni non si toccano e ognuno di loro spende per campi sportivi, piscine, serate danzanti agli anziani, mostre culturali, auto di servizio, uffici amm.vi, giardinetti pubblici....

In realtà, la strada che si sta intraprendendo porta proprio all'accorpamento di diverse strutture in diversi capi per la riduzione delle spese (ad esempio: caserme dei cc....scuole...ecc...).
E speriamo che i comuni continuino ad operarsi per "campi sportivi, piscine, serate danzanti agli anziani, mostre culturali, uffici amm.vi, giardinetti pubblici" (delle auto di servizio non mi sembra di averle viste molte).

E un solo segretario comunale per 1500 abitanti non vi pare uno spreco, dato che le sue doti professionali potrebbero soddisfare un ente con 20.000 abitanti senza farlo sudare troppo (dato che ai cittadini non gli deve cambiare il pannolino  uno per uno)?

Anche in questo caso, la tendenza ormai diffusa è quella dei consorzi, dove un segretario comunale ha sotto di sè 2 o 3 comuni (parlo con cognizione di causa!).

E lo stesso vale per la maggior parte dei servizi erogati.

Però se viene proposto di chiudere una serie di strutture sanitarie praticamente inutili e foriere di sprechi senza che da esse si tratta alcun vantaggio per la popolazione, ecco che scoppiano le polemiche e le rivolte perchè tutti vorrebbero l'ospedale da 20 posti sotto casa (Montefiascone docet!).

Possibile che a quel genio di 3monti non venga in mente dove andare a cercare da dove scappano i buoi e sempre nei soliti posti li vada a cercare?

Non ti viene il dubbio che se tra i tanti geni che si sono alternati (Tremonti, Visco, Bersani, ecc...) nessuno ha trovato di meglio (se non appunto aumentare il prelievo fiscale) evidentemente ci sono altri fattori da tenere in considerazione???!!...oppure, ritorniamo al primo punto...fatti avanti e proponi questa panacea!

Ultima divagazione: perché se un dipendente sbaglia la corte dei conti gli manda il conto e un politico non paga mai?

A dir la verità, questo è un male incurabile non (solo) della politica, ma di tutta la P.A., laddove difficilmente chi sbaglia paga come avviene di regola nel privato.
Re: GIRANDO QUA E LA SU INTERNET... By: Lucullo II

Per me (ma lo dicono persone ai massimi livelli, non lo dico io) alcuni settori andrebbero mantenuti seppure in perdita (sanità, scuola....) perché o sono investimenti (istruzione) o assicurano beni imprescindibili (salute); altri invece dovrebbero andare solo in attivo per finanziare anche quei settori da mantenere seppure in perdita. Alcuni settori non saranno mai in attivo: la medicina costa sempre di più perché migliora continuamente e richiede nuove competenze e nuove attrezzature (che poi ci si ingrassino anche troppi soggetti - vedi industrie farmaceutiche - è un altro discorso e sarebbe questione di regole). Settori come quello dell'amministrazione potrebbero essere molto rinnovati ancora e accentrati perché producono beni seriali (pagamento stipendi, gestione del personale.... ma ci sono troppi interessi ad assumere e non è necessario che spieghi perché). Così facendo però alla fine del gioco avremo risanato i conti ma saranno quasi tutti disoccupati. Ci vorrebbe un po' di equilibrio e non è facile. Certo che allo stato attuale abbiamo un pessimo servizio che costa molto più di uno che funzioni seriamente.
Va bene chiudere ospedali piccoli (meno bene se ci si sono spesi parecchi soldi per ristrutturarli), ma quelli più grossi (Belcolle ad es.)  traggono qualche beneficio dalla chiusura?
Panacee e soluzioni non ne ho, ma sarebbe bello se uno Stato potesse reggersi sulle tasse di tutti e in modo proporzionale alla loro ricchezza e non pesando sulle solite spalle solo perché se ne conosce a priori il contenuto (e che chi spende i soldi pubblici debba rispondere dell'operato in maniera più certa, mentre oggi l'unica sanzione è il rischio di non essere rieletti e nemmeno sempre, dato che di incarichi per dare contenitini siamo pieni in Italia)
Re: GIRANDO QUA E LA SU INTERNET... By: Lucullo II

Cmq ci sono tagli e tagli 


Re: GIRANDO QUA E LA SU INTERNET... By: 4rd4r1c0

Il governo sta facendo grossi sforzi concentrandosi sui tagli (e sarei capace anch'io a far quadrare i conti così), ma fa finta di non capire che le spese maggiori vengono dai comuni e che non sarebbe male trovare il coraggio di dire: accorpiamo i comuni al di sotto di 5000 abitanti fino a farne uno di 15.000.

Dire lo potrebbero anche dire eh... poi...

Ieri sera nella puntata di Report c'è stato un aggiornamento su un servizio andato in onda nel 2007: Province per tutti

quoto la frase di chiusura di Milena Gabanelli

Citazione
MILENA GABANELLI IN STUDIO

Ma si può chiamare una provincia Bat? E poi tutto in armonia come abbiamo visto. Allora due settimane fa dentro la manovra finanziaria era prevista l'abolizione di tutte quelle province con meno di 200.000 abitanti, sarebbero 26. Risultato, si tira ancora un po' il collo sempre agli stessi e le province restano tutte lì, anzi.. una  manina svelta in parlamento ne ha piazzate sul tavolo altre due, Lanciano, in Abruzzo, e Val Camonica, in Lombardia. Ricordiamo che è norma costituzionale la creazione delle città metropolitane, ma anzichè aggregare, si preferisce creare nuovi centri di spesa.

(non so peché ma parlando di bat-provincia ho pensato subito a Gotham City; ok... me la potevo risparmiare  )

Ti invito a leggere il sole 24 ore di oggi pagina 1-2-3 non mi pare che il governo non stia facendo tagli ai comuni. In alcuni casi (vedi Montalto di Castro) sono anche notevoli.

Se a qualcuno interessa leggere queste pagine, le può trovare sul sito dell'IFEL
Re: GIRANDO QUA E LA SU INTERNET... By: ciocchetto

In alcuni casi (vedi Montalto di Castro) sono anche notevoli.

In questo caso si può dire tranquillamente "Chi è causa del suo mal, peste lo colga". Montalto non ha 8700 abitanti, forse quello è il numero dei "residenti" che comprende una buona percentuale di residenti falsi che hanno la casa (al mare) intestata per non pagare le tasse come seconda casa. Càpita, a chi falsifica o lascia correre sui numeri (traduco in parole povere: se avessero fatto più controlli sui falsi residenti probabilmente avrebbero avuto più introiti da ICI dovute per le seconde case...)
Re: GIRANDO QUA E LA SU INTERNET... By: luigi


Citazione
MILENA GABANELLI IN STUDIO

Ma si può chiamare una provincia Bat? E poi tutto in armonia come abbiamo visto. Allora due settimane fa dentro la manovra finanziaria era prevista l'abolizione di tutte quelle province con meno di 200.000 abitanti, sarebbero 26. Risultato, si tira ancora un po' il collo sempre agli stessi e le province restano tutte lì, anzi.. una  manina svelta in parlamento ne ha piazzate sul tavolo altre due, Lanciano, in Abruzzo, e Val Camonica, in Lombardia. Ricordiamo che è norma costituzionale la creazione delle città metropolitane, ma anzichè aggregare, si preferisce creare nuovi centri di spesa.
Per dovere di cronaca il taglio delle province  è stato eliminato dal governo nella manovra finanziaria perchè già oggetto di riforma dentro la nuova carta delle autonomie in esame alla commissione affari costituzionali. Sarebbe stato un duplicato. Come si legge nell'articolo ilSole24Ore
Citazione
Accantonato il problema della ridefinizione delle amministrazioni locali - su cui il Governo intende insistere ma in un'altra sede: la discussione già in atto in Parlamento sulla Carta delle Autonomie che all'articolo 14 parla di razionalizzazione


Re: GIRANDO QUA E LA SU INTERNET... By: skyer

Per me (ma lo dicono persone ai massimi livelli, non lo dico io) alcuni settori andrebbero mantenuti seppure in perdita (sanità, scuola....) perché o sono investimenti (istruzione) o assicurano beni imprescindibili (salute); altri invece dovrebbero andare solo in attivo per finanziare anche quei settori da mantenere seppure in perdita. Alcuni settori non saranno mai in attivo: la medicina costa sempre di più perché migliora continuamente e richiede nuove competenze e nuove attrezzature (che poi ci si ingrassino anche troppi soggetti - vedi industrie farmaceutiche - è un altro discorso e sarebbe questione di regole). Settori come quello dell'amministrazione potrebbero essere molto rinnovati ancora e accentrati perché producono beni seriali (pagamento stipendi, gestione del personale.... ma ci sono troppi interessi ad assumere e non è necessario che spieghi perché). Così facendo però alla fine del gioco avremo risanato i conti ma saranno quasi tutti disoccupati. Ci vorrebbe un po' di equilibrio e non è facile. Certo che allo stato attuale abbiamo un pessimo servizio che costa molto più di uno che funzioni seriamente.
Va bene chiudere ospedali piccoli (meno bene se ci si sono spesi parecchi soldi per ristrutturarli), ma quelli più grossi (Belcolle ad es.)  traggono qualche beneficio dalla chiusura?
Panacee e soluzioni non ne ho, ma sarebbe bello se uno Stato potesse reggersi sulle tasse di tutti e in modo proporzionale alla loro ricchezza e non pesando sulle solite spalle solo perché se ne conosce a priori il contenuto (e che chi spende i soldi pubblici debba rispondere dell'operato in maniera più certa, mentre oggi l'unica sanzione è il rischio di non essere rieletti e nemmeno sempre, dato che di incarichi per dare contenitini siamo pieni in Italia)

Sono d'accordissimo che alcuni comparti della spesa pubblica sono "strutturalmente" in perdita e debbano esser finanziati con altri che, per natura, potrebbero (dovrebbero) produrre un utile. Credo, però, che anche tra perdita e perdita, ci siano notevoli differenze e necessità di analisi. Una cosa è perdere 10, un'altra è perdere 1000, perchè la questione è mal gestita e si dà vita ad una serie di sprechi senza logica (o meglio, per logiche che nulla hanno a che vedere con il bene comune ma solamente con i tornaconti personali).

Purtroppo, laddove si taglia, necessariamente qualcuno rimane scontento. E' quasi impossibile risanare un'impresa (nel senso lato del termine) senza magari tagliare anche sui costi del personale superflui. Nel campo privato, se un'azienda è in crisi, cerca di tagliare i costi eliminando dove si può e questo, a volte, si traduce anche in un taglio del personale. E' chiaro che quei soggetti che vengono interessati dai tagli ne subiscono un "danno", ma forse l'azienda riesce a risollevarsi sino a ritornare efficente e produttiva.

Un discorso simile dovrebbe valere anche nel publlico (ma i sindacati e la tutela legislativa pro-lavoratore rendono la cosa quasi impossibile). Fino a ieri si sono assunti indiscriminatamente persone per ruoli superflui e si sono aperte struture inutili. Se oggi queste "poltrone" vengono eliminate e queste strutture chiuse, di sicuro chi le occupa si ritroverà disoccupato. Ma l'errore non è l'eliminazione attuale, bensì l'assunzione che c'è stata a monte. Io mi rendo conto che non si potrà mai trovare una soluzione che accontenti il 100% delle persone e delle strutture interessate, ma se non si procede in modo "drastico" adesso, nella situazione in cui ci ritroviamo oggi, si rischia di oltrepassare il punto di non ritorno e le possibili soluzioni future saranno sempre più tragiche di quelle attuali.

La chiusura di ospedali o strutture piccole ed inefficenti (oltrechè, spesso, inutili) non deve avvantaggiare il Belcolle (o un'altra struttura), ma le casse dei comuni, delle province, dello Stato, al fine di garantire ai cittadini un minore prelievo ed un miglior servizio.

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