"Memorie di un assaggiatore di vino" non è l'autobiografia di un ubriacone, ma una serie di appunti geografici ed enologici del fondatore del Gambero Rosso-Slow Food, Daniele Cernilli: oltre alla breve storia di come negli ultimi 30 anni sia (ri)nata la passione per il vino in Italia, anche grazie al lavoro e alla passione di Cernilli e altri giornalisti, è una sorta di mappa geografica e culturale del vino, delle tecniche vitivinicole e di tanti dettagli di cui molti se ne fregano bevendo vino, ma che almeno a me ha suscitato una notevole curiosità: in fondo se si fa e si beve vino fin dal tempo degli Etruschi, qualcosa in fondo (alla bottiglia) ci dovrà pur essere...
P.S. Tra i migliori viticoltori d'Italia viene riportato anche il nostro quasi conterraneo Riccardo Cotarella, proprietario della Falesco, il primo che ha provato a produrre un vino monovitigno nelle nostre terre (Montefiascone, Castiglione in Teverina e Tarquinia, dove la Falesco ha le vigne), tutto a base di uva Merlot: il Montiano.
Special
Info & Servizi
