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Re: una calma che non si capisce By: luigi

Personalmente penso che la gestione della cosiddetta "crisi" ( in termine economici e più corretti si parla di grande contrazione) sia particolarmente difficile.
È la prima volta che ci troviamo davanti ad una "tempesta economica perfetta" come questa (qualcuno prova ad assimilarla alla crisi del '29 [detta grande depressione] ma in realtà è completamente diversa).

Per capire come affrontare la crisi bisogna trovare le cause che l'hanno provocata.
Provo a spiegarlo in parole semplici scusandomi fin da ora per essere prolisso.

Tutto è iniziato nel 1999 (più di 11 anni fa) con l'abolizione di una legge (la Glass-Steagall) che divideva negli USA le banche tradizionali (specializzate nel credito) e quelle di investimento (basate sulle transazioni finanziarie azioni, obbligazioni ecc.) e nel contempo con l'introduzione dell'Euro.

L'abolizione dello Steagall-Glass Act portò ad un primo accenno di crisi (la crisi dot.com del 2000 cosiddetta  della New Economy).
Nonostante questo le banche USA e UK, sempre più avide, cominciarono ad usare i depositi dei clienti per finanziarie attività speculative sempre più complesse, con operazioni di ingegneria finanziaria al limite della fantaeconomia (si legga per questo un bel libro di F. Galimberti - SOS Economia) aiutati anche dalla politica monetaria della Federal Reserve di Alan Greenspan . Si è creato un castello di carta tanto enorme quanto fragile.
Anche il più flebile venticello avrebbe fatto crollare il tutto.

Non sto qui a spiegare i vari strumenti utilizzati (CDS, ABS, RMBS e CMBS ecc) in ogni caso dico che i famosi mutui subprime (ovvero mutui concessi senza particolari forme di garanzie a persone anche senza lavoro e reddito- cd mutui NINJA : No Income No Job and Asset) hanno soffiato non un venticello ma un vero uragano.

A questo punto cosa c'entra l'Europa e quindi l'Italia?
Il 2008 (crisi dei mutui subprime, bancarotta Enron e Lehman, Statalizzazione Fannie Mae e Freddie Mac, fusione dei grossi gruppi bancari ed assicurativi) ha portato ad una netta diminuzione dei prestiti alle imprese e quindi una contrazione economica senza precedenti che si è ripercossa anche in Europa (la globalizzazione porta ad avere tutti i paesi interconnessi)

Ma perchè nel 2010 quando sembrava che tutto fosse finito (in Italia non abbiamo avuto grosse ripercussioni se volete vi spiego i motivi ma anche questa cosa è lunghissima) abbiamo avuto il secondo Deep?
Secondo me il primo crollo di origine americana è responsabile solo indirettamente del secondo crollo di origine europeo.
Tutto è ben spiegato dalla teoria della scuola degli economisti di Vienna. Siamo in balia dei cicli economici, quando un elemento esterno si inserisce all'interno dell'economia porta automaticamente ad incremento delle onde.
Vediamo tutto come un respiro. Normalmente abbiamo una fase di espirazione e respirazione. Supponiamo di fare una corsa. Alla fine avremo un respiro molto veloce e corto perchè ci siamo sforzati.
Per tornare alla normalità occorre fermarsi e riposare altrimenti non ce la facciamo più.
Nel 1999 tutto era quasi normale. Nell'economia europea si è inserito l'Euro. Un progetto ambizioso. Tutti gli stati fino a quel momento avevano una politica economica propria, potevano variare il cambio con gli altri paesi semplicemente stampando moneta (con rischio di inflazione, basta pensare agli anni '80 quando l'inflazione era a 2 cifre).

Da un anno all'altro non si ebbe più questo strumento ma comunque ogni stato ha la sua bilancia commerciale (export - import) che genera un flusso positivo o negativo di moneta (prima controbilanciato dalla politica monetaria) ed al contempo una stabilità di tassi e inflazione (entrambi bassi).

Ed è in questa fase 2002/03 che sono state messe le basi per la crisi di ora. Francia e Germania si sono messe d'accordo per indebolire il trattato di Maastricht che imponeva rigore finanziario per gli stati (pensare che adesso questi due stati ci si fanno belli quando dicono che occorre mettere il rigore nella Costituzione...). Da li in poi ci sono stati politiche di spesa illogiche (tutto al contrario della logica di Keynes) che, hanno generato un incremento di debito pubblico (l'Italia già dal '90 ha questo problema strutturale che impedisce di spendere risorse per finanziare opere in grado di far ripartire l'economia in modo Keynesiano).

Fino a quando, indebolito dalla botta della crisi USA e dalla Crisi Greca (che trucca i bilanci) il sistema dell'Euro ha cominciato a scricchiolare.
L'Italia risente del debito pubblico in particolare della capacità di rifinanziare il debito in scadenza. (E' come se noi facessimo un mutuo. Ogni anno paghiamo la rata e contemporaneamente accendiamo un mutuo di pari importo. Se non riusciamo a trovare nessuno che ci da il mutuo possiamo pagare una rata, due ma dopo un po' ci manca la liquidità per pagare la rata e quindi si va falliti (il famoso default - Emblematico quello dell'Argentina)

Ora ? Cosa dobbiamo fare?
Come dicevo non esiste la ricetta. Secondo molti economisti si andrà avanti così per lo meno fino al 2015/2018.

Alcune considerazioni sulla manovra Monti
Secondo me solo in parte adotta sistemi in grado di affrontare questi problemi per fare uscire dalla crisi.

Bisogna nel breve periodo adottare una politica Keynesiana (stampare moneta per aumentare la velocità di circolazione del denaro, abbassare i tassi di interesse, garantire le obbligazioni delle banche in modo da abbassare i costi dei prestiti, incrementare gli investimenti pubblici, aumentare la liquidità a disposizione dei acquirenti mediante riduzione delle tasse ai livelli medio bassi (1 e 2 scaglione IRPEF e diminuzione IVA) mentre nel lungo occorre rimuovere quelle scorie che hanno contaminato l'equilibrio tramite un approccio più "Austriaco" (unico sistema di politica fiscale oltre che monetaria, un solo sistema di tassazione per tutta l'europa, unione economica rafforzata, controlli e regolamenti volti a diminuire l'inflazione e mantenere la stabilità tramite incremento dell'ESFS e dell'unione progressiva dei bond dei singoli stati.)
La patrimoniale? Non è altro che un altro modo di chiamare una tassa che si riferisce ad un bene ma in realtà agisce sul reddito. Da applicare solo ai redditi più alti.
La tracciabilità? secondo me dovrebbero abbassarla a 500,00€ con operazioni gratuite da parte delle banche fino a 2500 euro per chi paga con bancomat.
Sulle pensioni? Ottimo il passaggio al sistema contributivo per tutti, l'adeguamento all'inflazione da valutare secondo quanto detto prima sui consumi (ad Economia I insegnano come base che se diminuisco i consumi l'economia non parte)
...Ho parlato anche troppo... Come sempre...

Re: una calma che non si capisce By: fortis

Bravo Luigi... ottima spiegazione
Re: una calma che non si capisce By: luigi

Un grafico per farvi capire una piccola cosa: la differente tassazione USA,Tedesca e Italiana(Fonte OCSE 2011). Con la manovra monti questa % dovrebbe dovrebbe salire dal 43% al 45% riducendo quindi il reddito a disposizione delle famiglie senza un incremento di prestazioni da parte dello stato.
Se andiamo a guardare inoltre la capacità di risparmio delle famiglia è pericolosamente scesa sotto l'8% del reddito disponibile (previsione OCSE 2011 addirittura 3,4% del reddito disponibile) (nel '94 era a più del 18% - ovvero su 100 che si guadagnava 18 si mettevano da parte).
Circa 1/4 delle famiglie non è in grado di far fronte ad una spesa improvvisa di 800€ (Fonte ISTAT - Audizione Giovannini).
Per avere un'idea di come è divisa la spesa pubblica ecco un ottimo grafico
Secondo me doveva essere fatta in altro modo. Però sono un semplice appassionato di economia e non un professore quindi...
Re: una calma che non si capisce By: Lucullo II

Infatti penso che alla fine prevarranno gli aspetti recessivi: meno valore ai pochi soldi che uno ha, meno acquisti, produzione che ristagna... Ci volevano dei tecnici, indubbiamente, basta capire per chi lavorano però
Re: una calma che non si capisce By: pilar

te la do anche io una soppostina "dolce".
Comune di Valentano spesa per Panettoni e Spumanti € 4.500,00: era proprio necessaria questa spesa in tempo di austerità e rigore nei conti?


Ad onor del Vero...

Lo scorso anno, e quindi da parte della scorsa amministrazione, erano stai impegnati per il medesimo servizio, con determina 251 del 27/11/2010 € 6.751,01.

Quindi tenendo conto del difficile periodo economico e della necessaria oculatezza nella gestione del denaro pubblico si è operato un risparmio di € 2251
Re: una calma che non si capisce By: Ariete

 
BUON NATALE SWOT
Le supposte alcune volte hanno la doppia punta.
Entrano ed escono dallo stesso posto da cui partono

Re: una calma che non si capisce By: skyer

Ottima l'analisi di Luigi...l'unica cosa su cui porrei un pò di attenzione è il discorso "patrimoniale".
Spesso ci fa trasportare dai luoghi comuni e, di questi tempi, dove (più o meno giustamente) c'è una vera e propria caccia al "ricco", intesa come fonte a cui attingere per fare cassa e risolvere i problemi, si tende ad associare il possesso di un bene (non indispensabile e costoso) alla ricchezza.
In molti casi è così...in altri, però, è un pò meno vero.
Piccolo esempio: due persone lavorano per 30 anni e guadagnano la stessa identica cifra; durante questo periodo, uno fa una vita spendacciona, dilapidando tutto ciò che guadagna in cene...vacanze...ed altre spese "quotidiane", mentre l'altro accumula come la formichina. Trascorsi i 30 anni, quest'ultimo decide di togliersi uno sfizio e di acquistare una macchina costosa o una casa con quello che ha risparmiato.
Alla fine della storia, entrambi hanno guadagnato la stessa cifra...entrambi sono stati equamente e giustamente tassati durante i 30 anni...ma il secondo possiede un'auto di lusso ed il primo nemmeno una lira.
Si corre il rischio che con la patrimoniale, si vada a tassare (per la seconda volta) quel che è stato risparmiato per 30 anni, facendo una vita oculata...e si vada a premiare chi, di contro, ha dissipato tutto il guadagno.
Un discorso simile potrebbe esser fatto da chi un determinato bene (seconda abitazione) la eredita da un parente che ha fatto sacrifici per acquistarlo. Anche in questo caso, una sorta di doppia tassazione.
Insomma...non sempre il "patrimonio" equivale a "ricchezza" da tassare. Bisognerebbe studiare bene le modalità di applicazione.

E...udite udite...faccio mie anche le preoccupazioni di Lucullo sulla possibile (probabile) contrazione dei consumi e recessione.
Ci son due modi per risanare un bilancio (anche quello familiare): aumentare le entrate o tagliare le uscite. Da un gruppo di banchieri quale delle due soluzioni vi aspettavate? Naturalmente la prima...aumentare le entrate grazie all'incremento della tassazione!
Non sarebbero stati capaci (e non avrebbero avuto vantaggi) a fare diversamente.
A questo punto c'è da rivalutare la figura di mia nonna...di mio padre e mia madre...di quasi tutti i componenti delle famiglie italiane...che, in momenti di difficoltà economica, riescono, di contro, ad inventarsi di tutto per tagliare i costi.
E non sono nè tutti laureati in economia...nè lautamente stipendiati per farlo!
Re: una calma che non si capisce By: swot


BUON NATALE SWOT
Le supposte alcune volte hanno la doppia punta.
Entrano ed escono dallo stesso posto da cui partono

Innanzi tutto le spese erano diverse e diversi erano i motivi per cui erano stati fatti.  Come al solito fate una gran gazzarra su tutto.

Re: una calma che non si capisce By: luigi

meno valore ai pochi soldi che uno ha
Su questo ho avuto una lunga disquizione in un forum di economia.
L'aumento dell'IVA come funziona per l'economia reale?
Piccolo escursus. Settembre, II manovra, aumento dell'IVA di 1 punto dal 20 a 21%. Conseguenza: Inflazione tendenziale sale al 3,0% e poi al 3,4  (aumento dal 2,8% ovvero +0,6% io prevedevo un +0,5% - settembre in realtà l'effetto IVA è su metà mese)
Corollario: il PIL diminuisce nel valore reale del 3,4% e nel contempo si incassa l'IVA per circa 3,5 mld di €.
Quale è l'effetto sul debito pubblico: nessuno lo ha detto ma è duplice:
1) entrata diretta dal gettito IVA (+3,5 mld di €)
2) diminuzione dei costi per interessi da pagare sul debito (non basandoci su dati nominali ma reali ovvero decurtando l'inflazione e basandoci sul potere di acquisto della moneta). Perchè succede questo? Se presto allo stato 100€ il prossimo anno dovrò avere 100+ interessi (in media 4,3%)= 104,3 ma detratta l'inflazione abbiamo 104,3 - 3,4 = 100,9 ovvero un misero interesse del 0,9% quindi di fatto più l'inflazione aumenta meno lo stato paga il suo debito (lo stato spende subito mentre noi i soldi li riprendiamo dopo un anno - si lo so che in realtà si compra a scomputo interessi ma diventerebbe troppo difficile da spiegare).
Ecco perchè sia il governo Berlusconi prima e adesso il Governo Monti (dal 2012) prevedono di incrementare l'IVA.
Lo sbaglio che si fa è che nella teoria i consumi rimangano gli stessi e su questo ne dubito fortemente.
Un altra considerazione. Se continuiamo a tassare il reddito disponibile la prima cosa che viene intaccata è il risparmio con cui, in parte, si comprano proprio i titoli di stato. Questo sistema mi sa tanto di cane che si morde la coda.
Capisco che stiamo in emergenza, che servono soldi certi e subito ma secondo me i famosi spread non diminuiranno molto di qui a breve e si manterranno oltre i 400 punti se non si fanno misure di per la crescita e innovazione.
Spero di sbagliarmi.
Re: una calma che non si capisce By: Lucullo II

Per molte famiglie i margini di risparmio sono già spariti da tempo. Se aumenta il carburante, aumentano anche in prezzi in un paese che trasporta su gomma, riducendo ulteriormente i margini di risparmio. Quello che i politici sembrano ignorare è la situazione reale di tantissima gente di classe media che da benestante sta diventando sempre più povera (relativamente al confronto con la generazione che lo ha preceduto). Notare come l'ultima settimana del mese diminuiscano le occasioni di svago (viaggi, spostamenti, acquisti)

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