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  Vorrei rammentare ai signori Cavalieri nonchè UOMINI del forum che sabato prossimo 8 marzo è la festa della donna. 
Vi invito quindi ad esternare i vostri migliori auguri    per questo essere così fragile, così esile, così soave, così dolce, così tenero, così raggiante, insomma...........così come il Signore ce l'ha voluta mandare  togliendo ad Adamo addirittura una costola e mettendoci subito nei guai 

Quindi UOMINI esprimete i vostri auguri alle donne (in particolare alle amiche del forum)  a dimostrazione di quanto siano importanti nella nostra vita.     
P.S. Non capisco perchè il mio computer     quando scrivo la parola" UOMINI" la scrive in stampato maiuscolo e grassetto, mentre la parola "donne" la scrive in stampato piccolo e non in grassetto, tutto automaticamente   

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passa a MAC e tio si rigira la frittata.
ps: ma che donne conosci per dire fragili e tutto il resto? 

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Le tue affermazioni si commentano da sole; se volevi fare dei complimenti non sei stato capace e se volevi essere spiritoso...sappi che hai l'ironia e la simpatia di un lutto in famiglia.



Appunto. Provo compassione e rabbia per le donne che hai accanto nella tua vita se questa è l'opinione che hai di loro..spero se ne rendano conto al più presto. Poi stai messo veramente bene se per dimostrare la tua (presunta) superiorità sul genere femminile hai a disposizione solo lo strumento "grassetto"...tristissima questa cosa.
DA PREMETTERE CHE NON CREDO NEL FEMMINISMO e che anzi sono dell'opinione che sia gli uomini che le donne abbiano dei ruoli ben precisi che è giusto che vengano rispettati..(cioè..non mi piace l'uomo che fa il "casalingo" o il " mammo" e la donna che fa il soldato o l'autista di tir..ma questa è solo la mia personalissima opinione), ritengo che una parità effettiva tra i due sessi non potrà mai verificarsi, proprio per i diversi ruoli sociali che i due sessi vanno a ricoprire. La donna ha il privilegio di dare la vita, ma ne conosco tante che poi sono state penalizzate per questo motivo nella loro carriera lavorativa, trovandosi costrette a ricoprire al loro ritorno dei ruoli inferiori a prima,  a doversi licenziare o a trovare al loro posto dei colleghi maschi..che evidentemente nella loro vita non avrebbero mai creato all'azienda questo tipo di "problema" (se si ha la meschinaggine di definirlo tale).  E che dire di chi ad un colloquio di lavoro ti dice candidamente che non appena sarai incinta sarai licenziata perchè loro "non vogliono avere a che fare con permessi e licenze varie quando poi il pupo starà male"? O di chi dopo 32 anni di lavoro presso un'azienda statale viene a scoprire che  il coefficiente di base dello stipendio è stato sin dall'inizio inferiore rispetto a quello dei suoi colleghi uomini di pari anzianità? Devo continuare con gli esempi?
Mi chiedo quindi se abbia senso ancora fare gli auguri alle donne per l'8 marzo..una festa (spero tu lo sappia) le cui origini risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire; allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. CAPITO COSA SI FESTEGGIA?

La festa della donna è ogni giorno, quando va a lavorare, quando è indipendente economicamente e può fare le sue scelte, quando può decidere di divorziare da un uomo se non ci sta più bene, quando cucina con amore per la sua famiglia e per i suoi figli, quando ricopre ruoli istituzionali ed apporta prestigio al suo Paese, quando mette al mondo una nuova vita o quando invece decide di non farlo, quando si prende cura dell'uomo che ama, quando è libera di dire quello che pensa, non quando viene festeggiata in un giorno soltanto, come una qualsiasi specie protetta da salvaguardare. Ovviamente rispetto chi in quella data decide di uscire con le amiche e andare a cena insieme..ci mancherebbe!Solo che mi sembra quasi che ci sia una sorta di "libera uscita", come se gli altri giorni si stesse in prigione..quindi preferisco andarci quando mi pare e piace senza il bisogno di aspettare l'8 marzo.

Poi lasciamo perdere la citazione biblica va...che è meglio.

Mi scuso per la lunghezza del post, non è mia abitudine farne di così lunghi...ma quando ce vò ce vò!
 

AUGURI A TUTTE LE DONNE...TUTTI I GIORNI!!!

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Dal Talmud, libro antichissimo di origine ebraica, a proposito delle donne:
"State molto attenti a far piangere una donna, che poi Dio conta le sue lacrime!
La donna e' uscita dalla costola dell'uomo, non dai piedi perche' dovesse essere pestata, non dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale; un po piu' in basso del braccio per essere protetta, e dal lato del cuore per essere Amata."

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Ciao kim  volevo informarti che fortunatamente non ho lutti in famiglia e spero tanto che questi tristi eventi (che la vita inesorabilmente ci riserva) mi capitassero il più tardi possibile.

Per quanto riguarda il topic non hai capito assolutamente niente    sul modo goliardico ed ironico con il quale ho voluto gettare questa provocazione per gli auguri della "festa della donna".
Hai scritto un poema lungo 77 km per difendere (e non c'era bisogno) tutte le Gentili Donzelle che hanno avuto, hanno, ed avranno sempre il mio massimo rispetto.
NON STAI PARLANDO MICA CON UN TALEBANO

Quindi auguri a tutte le donne sempre, ma in particolar modo
l' 8 Marzo ( tranne a kim perchè sennò si inc.........  arrabbia)
 


Cavalier Ciocchetto     sei un grande, credo che stamperò queste versi ebraici e li attaccherò vicino al mio quadro della Creazione di Adamo.

P.S. dimenticavo c'è anche la Venere del Botticelli sennò kim
si inc...........arrabbia 

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Qui se c'è qualcuno che non ha capito nulla QUELLO SEI PROPRIO TU ....ma come continuo a ribadire (e leggi bene...non ho detto che hai lutti in famiglia..(come si fa a stravolgere così tanto il senso di una frase....starò effettivamente parlando con un talebano..nel senso di arabo?  ma che sei spiritoso ed ironico COME UN LUTTO IN FAMIGLIA..riesci a cogliere la differenza????) di ironico e goliardico proprio non ci ho trovato nulla... o stai cercando di rimediare al tuo post sconclusionato o non sai essere simpatico quando scrivi...fattene una ragione!

P.S. non sei tu a stabilire la lunghezza dei miei post ..nè tantomeno se ce ne sia bisogno o meno, anzi la prossima volta ti consiglio di leggerli meglio..almeno ti eviti di rispondere in un modo completamente incoerente con quello che ho scritto.

Dimenticavo..mi sto strappando tutti i capelli per i tuoi non-auguri....

AUGURI DI NUOVO A TUTTE LE DONNE....TUTTI I GIORNI Cià 

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Non vi arrabbiate. La donna è l'essere più straordinario e contradditorio che c'è, come l'uomo è l'animale più domestico e più stupido che c'è. Nell'uomo e nella donna c'è tutto e il contrario di tutto. Dalla fragilità alla capacità di affrontare mille tempeste. La donna però ha una varietà maggiore di canali, mentre l'uomo oscilla meno tra un minimo e una massimo di escursioni focali. Abbiamo un cervello diverso (biologicamente è accertato), ma uno è più adatto per certe cose, l'altro per altre (né meglio né peggio)
Le feste ricordatore però in genere non mi piacciono. E trovo che le cene disinibitorie dell' 8 marzo siano piuttosto ridicole (in genere).
Dire auguri, cmq, non costa niente; offrire una mimosa già richiede maggiore impegno.
Un bacio a tutte le donne (ma solo se me lo ridanno) 

L'arte locale festeggia la donna così
http://www.tusciaweb.it/notizie/2008/marzo/6_36provincia.htm

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E chi si arrabbia? 
Rispondo solo a chi stravolge completamente il senso delle mie parole. 

Poi..tanto per restare in tema...

http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/notizie/dettaglio/ilo-1-2-miliardi-di-donne-al-lavoro-ma-troppo-lontane-da-impieghi-decenti/2967558

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E poi anche questo:

           8 marzo: è qui la festa?

           Venerdì, 07 Marzo 2008 10:28 | Postato da Eugenio Gallavotti

" Dedico volentieri la pagina dell'uomo a un post che mi ha appena mandato Barbara Schiavulli, corrispondente di guerra, inviata nelle regioni meno fortunate della Terra: Articolo 1 della Dichiarazione universale dei diritti umani, adottata nel 1948, dalle Nazioni unite: “Tutti gli essere umani sono nati liberi e uguali in dignità e diritti”. Dopo sei decenni, si può tranquillamente dire che non è vero. In tre quarti del pianeta, le donne sono una minoranza oppressa. C’è chi crede che abbiano un cervello più piccolo, chi preferisce un figlio maschio a una femmina, e così via. In molti Paesi non votano, non studiano, non decidono del loro corpo. A volte le leggi, altre le religioni o le tradizioni, ma è soprattutto la diffusa ignoranza e l’analfabetismo che impedisce loro di reagire. In Iran è vietato mettere gli stivali sopra i pantaloni perché considerato provocatorio. In Arabia Saudita le donne non posso guidare un'auto. In Occidente, le donne stanno meglio, ci sono leggi che le tutelano, eppure la discriminazione è endemica ovunque, a vari livelli. Nonostante siano meno corruttibili, più longeve, spesso più capaci, solo raramente raggiungono posti di responsabilità. Sono ancora tante le usanze da sradicare, le norme da approvare.

Ecco una possibile top ten delle barbarie:

1) Stupro. I codici penali di Costa Rica, Etiopia, Libano, Perù e Uruguay prevedono che lo stupratore sia assolto se la vittima accetta di sposarlo. In zone di guerra, lo stupro è spesso considerato un’arma contro i nemici maschi: vengono definitivamente sconfitti violentando le loro donne e mettendole incinte. Negli Stati Uniti ogni due minuti e mezzo una donna subisce violenza.
2) Lapidazione. È presente nella giurisdizione di alcuni Stati islamici, come Iran, Nigeria, Arabia Saudita, Sudan, Emirati Arabi Uniti, Pakistan, Afghanistan e Yemen, dove il diritto è strutturato sulla legge coranica.
3) Infibulazione. La mutilazione genitale è applicata in molte società dell'Africa, del sud della Penisola araba e del Sud-est asiatico. In Egitto colpisce le donne di tutte le comunità, sia cristiane sia musulmane. Spesso viene presentata come una pratica religiosa, ma né il Cristianesimo né l’Islam ne fanno cenno.
4) Schiavitù sessuale. In Ghana, ci sono donne schiave in nome della divinità. Un sacerdote "media" tra gli uomini e gli dei: le ragazze vengono offerte come oggetti sessuali per "lavare i peccati" dei parenti maschi.
5) Delitto d'onore. Pene lievissime per chi uccide figlie o mogli in nome dell’onore restano in vigore nel codice penale di molti Paesi, come Perù, Bangladesh, Argentina, Ecuador, Egitto, Guatemala, Iran, Israele, Giordania, Siria, Libano, Turchia, Palestina e Venezuela. In Occidente, le leggi sono adeguate, ma non sempre lo sono le teste di giudici, avvocati, poliziotti. In Texas, un magistrato ha condannato a quattro mesi di prigione un marito che ha ucciso la moglie e ferito l’amante di fronte al figlio di 10 anni. In Bangladesh e in Pakistan i mariti scontenti gettano acido sul viso delle mogli, o le tagliano il naso: se lei "perdona", lui non viene processato e questo accade regolarmente se l'uomo minaccia di non farle più vedere i figli.
6) Diritto allo studio. Nel sud dell’Afghanistan, dove in molti villaggi sono tornati a comandare i talebani, alle bambine è vietato andare a scuola, a quelle più grandi avere un lavoro e anche solo andare da un medico uomo. In Pakistan il 50% degli abitanti, 160 milioni di persone, sono analfabete, la maggior parte donne.
7) Divorzio. In Israele viene concesso dalla corte civile. Tuttavia le donne ebree ortodosse devono ottenere anche il divorzio religioso: se il marito si rifiuta, la donna non potrà risposarsi in sinagoga e un eventuale secondo matrimonio verrà considerato illegittimo per dieci generazioni. La legge non vale per gli uomini che, se si risposano, non vengono considerati adulteri.
8 -Matrimonio. In molti Paesi, come il Pakistan, è pratica diffusa il matrimonio combinato. Le donne sposano l’uomo scelto dai loro genitori. In Kenya, per tradizione, quando il marito muore, la moglie deve sposare un membro della famiglia di lui. Nel sud dello Zambia, le donne si battono per l'abolizione del Lobola (il prezzo di una sposa) perché il pagamento di una forte somma di denaro, dato ai genitori della donna, le rende schiave dei loro mariti. In alcuni Stati dell’Africa orientale le vedove devono bere l’acqua dove è stato lavato il marito morto.
9) Aborto. In molti Paesi, l’aborto è illegale. In Irlanda, l'aborto è vietato così come l'espatrio al fine di interrompere la gravidanza, anche se il feto è affetto da gravi malformazioni: è possibile praticare l'aborto soltanto in caso di pericolo di vita per la madre. In Cina, India, Sud Corea e Thailandia le famiglie spesso optano per aborti di genere, dando alla luce solo figli maschi.
10) Nazionalità e cittadinanza. In alcuni Paesi, la cittadinanza può essere passata ai figli solo dal padre."

Barbara Schiavulli

http://www.elle.it/elle/blog/uomo/8-marzo-e-qui-la-festa

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Ciao kim  AMMMMAZZA che caratterino!!!!! Se tutte le donne fossero come tè evviva il 9 Marzo ( è una battuta non ti alterare ).

Non sono di sicuro io a stabilire niente nel forum    ne la lunghezza e neanche se è il caso di scrivere i tuoi post, non stò cercando di rimediare a niente e ribadisco il tono ironico con il quale ho voluto scherzare.( una volta per tutte)
Comunque per evitare che tu rimanga senza un pelo in testa ti auguro anche a te un buon 8 Marzo 

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