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L'ultimo degli onesti
della serie tutto il mondo è paese o anche il più pulito c'ha la rogna...se fa così l'ultimo degli onesti... addio. Ma anche qui da noi funziona così e mi domando perché a Santa maria Capua Vetere un giudice parte per la tangente e qui da noi no. Meglio o peggio non lo so
http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/moglie-mastella/pressioni-su-bassolino/pressioni-su-bassolino.html
la domanda è questa: sono tutti disonesti (ed è il disastro) oppure la magistratura può prendere iniziative estemporanee (ed è sempre il disastro)? Chi mi conosce sa che metto sullo stesso piano politica e mafia e che considero le due categorie entrambe funeste per il paese. Non ho la fortuna di conoscere un primario (qui o altrove) che non sia lì perché non ce l'abbia messo la politica (il che la dice lunga sul tipo di servizio che può fornire al cittadino). Ma so anche che c'è (o c'era) brava gente che si occupava di politica allo stesso modo di come anticamente i capomafia erano degli uomini d'onore (e non spacciavano droga, non uccidevano i bambini, ecc.). Insomma cambia tutto in peggio o c'è qualche speranza, una volta toccato il fondo, di risalire? Ma quanto è fondo questo pozzo?
la magistratura dovrebbe fare il suo dovere sempre e non a corrente alternata, colpendo (vedi l'inchiesta mani pulite) solo una parte degli uomini politici.
i politici, poichè maturano la pensione in una legislatura o anche meno, dovrebbero davvero andare in pensione per lasciare il posto a gente nuova.
infatti la politica essendo un lavoro 'usurante' dovrebbe avere breve durata affinchè non si instauri lobby di potere.
poi l'Italia è il paese dell'arrangiarsi e del clientelismo. questo è propio nel nostro DNA.
occore una nuova classe politica che non provenga dalla segreterie dei partiti o dai sindacati, come occorre una nuova clase di magistrati non politicizzati.
rispondendo a gieffe, credo che ancora il fondo non si veda.
l'abuso di potere è comunque un fatto grave che venga dal semplice datore di lavoro o dal politico pittosto che da un magistrato. Il problema è che tutti abbiamo creduto nella crociata di Di Pietro anni fà. Quanti di noi hanno in cuor loro gioito di arresti eccellenti e condanne ai potenti? Tanti anzi tantissimi. Il popolino (di cui faccio parte) era convinto che si stesse facendo la rivoluzione francese e che Di Pietro fosse il boia che manovrava la ghigliottina. Era inarrestabile ed a ogni nuovo indagato ci si alzava dritti davanti al televisore ad esultare come allo stadio! Il risultato è che con il senno del poi devo ammettere che mi stanno facendo rimpiangere la cosidetta prima repubblica. Lo sfascio è sotto gli occhi di tutti.