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Niccolò Ammaniti
Questa estate le mie ferie sono state molto tranquille, sonnacchiose e dedicate alla lettura: in particolare ho trovato un paio di libri di Niccolò Ammaniti ("Come Dio comanda" e "Fango") che mi hanno fatto passare qualche giorno, e già altri ne avevo letti in passato.
Non voglio parlare di un libro in particolare, anche se "Io non ho paura" ve lo consiglio vivamente, insieme alla visione del film di Salvatores di cui è praticamente la sceneggiatura, ma dello stile dell'autore: tremendo è la parola che mi viene per prima, non perché il suo modo di scrivere non scorre, anzi (un libro di 400 pagine l'ho letto in due giorni), ma gli argomenti di cui tratta e soprattutto i personaggi che descrive sono tremendi: in particolare sono brutti, sporchi e cattivi, dediti alle peggiori perversioni e politicamente ben più che scorretti. Gli unici personaggi che si salvano sono i bambini che appaiono nelle sue storie, che si limitano ad essere cinici e spietati, e anche un po' bastardi, ma decisamente migliori dei grandi.
"Io non ho paura" è la storia del rapimento di un bambino, vista con gli occhi di un altro bambino che occasionalmente si scopre essere il figlio del rapitore. "Come Dio comanda" è la storia di un ragazzino di 12 anni cresciuto con genitori separati e disadattati, con amici ancor più disadattati. "Ti prendo e ti porto via" è la storia tragica di un amore impossibile, visto sempre con gli occhi di un bambino, tra un'insegnante e un nullafacente. Fango è una raccolta di racconti, di cui è assolutamente imperdibile "L'ultimo capodanno dell'umanità", paradossale racconto a più voce di un Capodanno tragico (se mai ne esistono non tragici) vissuto in un complesso resienziale per ricconi, dove però finisce per caso un ampio spettro di umanità.
Insomma, se avete voglia di essere disgustati dagli esseri umani, i libri di Ammaniti sono per voi...
P.S. Le storie e i personaggi sono tutti disgustosi, ma Ammaniti scrive da Dio...
Sono d'accordo con il fatto che Ammaniti sia uno dei più grandi scrittori contemporanei anche se spesso molti passi dei suoi romanzi scadono nel torpiloquio (caratteristica peculiare di questo scrittore "nudo e crudo").
Ottimi come trama, scorrevoli come libri li consiglio caldamente ad un pubblico giovane che si avvicina alla lettura dopo 3MSC di Moccia.
Il libro che mi è più piaciuto di Ammaniti è sicuramente "Ti prendo e ti porto via" un racconto un po' tra l'Amarcord Felliniano e il Fuori e Dentro il Borgo di Ligabue.
Decisamente irriconoscibile in "Come Dio Comanda" speravo di meglio....