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Quarantenne psico-malato sta morendo in casa!Potrebbe essere pericoloso By: Redazione Valentano.net

Notizia tratta da  lazioopinioni


Quarantenne psico-malato sta morendo abbandonato in casa!

Potrebbe essere pericoloso!

Alcuno interviene.

Lo psichiatra si limita a prescrivere antidepressivi.

I genitori di Roma lo hanno abbandonato.

 

Quella in premessa è solo una breve sintesi di quello che sta accadendo in località Felceti di Valentano sotto gli occhi di tutti, autorità comprese. Quei tutti che sono in parte impotenti e in parte indifferenti. Ovvero coloro che non possono intervenire direttamente e quelli che potrebbero farlo, ma che non hanno interesse e stimolo per farlo. Alias quelle istituzioni che sono istituite per dare servizio pubblico, ma che in realtà sono servite per dar lavoro “politico” di scambio e dunque “chi jie lo fa fà”. Vale a dire chi di lavorare proprio non glie ne può fregare di meno. Tanto non rischia nulla.

Polemica? Ironia? Sarcasmo? NO! Soltanto constatazione.

Si tratta di un giovane che ha subito violenze e mortificazioni giovanili di tutti i generi. Così questo ragazzo <de borgata>, da Roma si è trasferito in Valentano perché ripudiato dalla famiglia che pur di farlo stare lontano (non se ne conoscono i motivi, ma non sono neanche pertinenti con ciò che sta accadendo) gli ha pure comprato il mini alloggio in cui attualmente sopravvive al di sotto della soglia di povertà. Minialloggio oggi ridotto in condizioni da “favelas” del Brasile. Vive solo, non sa più relazionare, né ne è mai stato capace di farlo, forse. Acquisito un lavoro lo perdeva in poco tempo. Pur acquisendo per sua tenacia e volontà il diploma da perito elettronico non ha mai avuto sostegno dalla famiglia anch’essa al limite del decente e si è adattato ad ogni tipo di lavoro pur di guadagnarsi da vivere. Un ragazzo senza nè lode, né infamia. Un ragazzo che ha sempre pagato le utenze il giorno prima della scadenza per paura che il sistema gli facesse del male. Un ragazzo senza vizi: non fuma e non beve e non ha mai fatto uso di droghe.

È però affetto da quella malattia che viene chiamata schizofrenia, che non si manifesta subito in gioventù in modo così evidente. Una malattia che rode il cervello poco  a poco come un tarlo nel legno. Incide i sensi di colpa e le manie di ogni tipo fino a portare alla degenerazione molte volte con gesti estremi per la persona stessa, ma molto spesso anche per altre vittime innocenti. Una volta, persone affette da detta malattia, si ricoveravano in quei luoghi chiamati “manicomi” (alias lager della tortura), poi aboliti (e su questa decisione non si può che essere d’accordo). L’alternativa però non si è ancora trovata. Come al solito in Italia si vieta o si abroga, senza preoccuparsi del “post”, di cosa succederà. Chiusi i manicomi, dove sono finiti i pazienti? Mah!? (forse a Montecitorio).Sic.

Ecco come si sta perfezionando un perfetto “crimine” della politica e amministrazione del nostro paese che mai sarà punito.

“Mamma aiuto! Aiuto Mamma! Aiutatemi!” Questo è ciò che grida giorno e notte dal suo minialloggio Vittimino (nome di fantasia).

Accanto a lui il deserto completo. Qualche insulto di villeggianti disturbati dalla sua richiesta d’aiuto. Telefonata al 118. Arrivo del soccorso. Ripartenza del soccorso. Proseguimento del lamento di Vittimino. Un copione ormai divenuto di uso e costume, e come si sa, quando una cosa si ripete più di una volta allo stesso modo, diventa routine, abitudine e alcuno ci fa più caso. Pochi i residenti in quel posto chiamato Felceti; distante dal paese e dimenticato da tutti, compresa l’amministrazione comunale che ha delegato ai “marpioni” locali la gestione di 150 famiglie residenti e 3000 turisti estivi e weekendiani. Alcuni anziani, una famiglia autoctona del posto che anziché tendere una mano servendosi delle cosiddette “conoscenze” ha preferito rivoluzionare l’ambiente casalingo, da buoni dirimpettai, in modo da vivere la giornata dalla parte opposta al richiamo di Vittimino; così per non sentirlo e non dover fare qualcosa di concreto. Un'altra con due bimbe in età scolare, vive momenti di paura e terrore: ma sono forestieri da poco integrati nel luogo etrusco. Le bambine non osano uscire in cortile per paura che Vittimino possa far loro del male: di notte si svegliano in preda a brutti sogni. Già in passato, Vittimino, violando il loro domicilio armato di coltello minacciò, i genitori, senza alcun motivo. Ci fu denuncia ai Carabinieri, poi ritirata per intercessione di zelanti e convincenti uomini in divisa. Infine, vi sono alcuni benestanti (appartenenti alla cosiddetta “alta società”, quelli che hanno anche due cognomi per intendersi) residenti anche loro nei pressi dello sventurato Vittimino che impietositi (o per appagare la propria coscienza) gli portano cibi (i cosiddetti avanzi che anziché darli ai p….). Si fa tanto “can can” per la situazione canili, animali abbandonati, vivisezioni … e sono in pieno accordo, ma in questo caso si tratta di una persona che deve avere almeno gli stessi diritti degli animali, essendo anche lui (come tutti noi) un appartenente alla specie: un’anima incarnata in un corpo vivente. Com’è che legge e tutori della legge intervengono per far rispettare le estorsioni di Equitalia e gli strafalcioni di sentenze emesse da riti tribunaleschi da medioevo e non intervengono per salvare un essere umano? Perché viene riconosciuto un lauto stipendio allo strizzacervelli dell’ASL che lascia in queste condizioni un suo paziente. Non merita questo atteggiamento un inchiesta da parte della Procura della Repubblica?

Questa è una cosa intollerabile. Sono tutti al corrente. In particolare l’amministrazione comunale che lo ha visto darsi fuoco dinanzi al municipio e gli operatori della sicurezza.

Tutti silenti. Forse aspettano l’esercizio del libero arbitrio da parte di Vittimino, ormai non più in grado di intendere e volere, così constateranno il fatto, faranno un verbale e chi s’è visto s’è visto. Valentano, paese di ipocriti, lo dicono in tanti. Tuttavia vanno in chiesa e osannano la Madonna nel cui frangente i cosiddetti “priori” cacciano soldi, piangendo poi miseria, per salvare l’anima!  Chi scrive ha inviato varie lettere alla ASL, al Centro di Igiene Mentale, ai medici curanti. Nessuno ha mai risposto, né si è mai curato di intervenire di persona.

Resta in ultimo l’uso dei giornali, dei cosiddetti media, sperando che almeno quelli locali non siano frenati politicamente nell’esercizio dell’informazione.

Abbia questo comunicato valore di denuncia che possa pesare allorquando sarà successo l’irreparabile.

Valentano, 02 luglio 2013 

 

Firmato in originale.

Redazione di Lazio Opinioni – Tutti i diritti riservati.

Con facoltà di pubblicazione citando la fonte.
Re: Quarantenne psico-malato sta morendo in casa!Potrebbe essere pericoloso By: ortenzia

Tutti tranquilli!
Interviene il Capo degli psichiatri della ASL (corriereviterbo.it). che ci dice che lo schizofrenico in questione è monitorato e oggetto di un "progetto  assistenziale ben preciso e dettagliato" e che "dal Sistema informativo aziendale si evince che il programma assistenziale svolto sia appropriato e che gli interventi (sul caso) risultano essere stati compiuti in rete con le istituzioni preposte"    Ma che vuol dire? che linguaggio é? forse lo psichiatrese?
Ma !!
Poi aggiunge che la situazione di degrado del povero  malato "è tipica della patologia psicotica" e che ci sono dei pazienti che "non rispondono adeguatamente alle terapie" ...  sono difettosi!!   continueranno a soffrire e far soffrire!
Re: Quarantenne psico-malato sta morendo in casa!Potrebbe essere pericoloso By: skyer

Premetto che, pur abitando ai Felceti, non ho mai avuto sentore di questa cosa.
Ma, naturalmente, non ho alcun motivo per dubitare della veridicità di quanto scritto.
Detto questo, e constatata la gravità del problema, ritengo l'articolo (o lettera, che dir si voglia) piuttosto "indegno" e calunniatore.
Si parla di "gestori marpioni"..."valentanesi ipocriti"..."zelanti e convincenti uomini in divisa" (in accezione negativa)..."benestanti con due cognomi" (in accezione altrettanto dispregiativa)...ecc...ecc....
Una cosa è sollevare un problema, un'altra è averne una da dire per tutti!
Re: Quarantenne psico-malato sta morendo in casa!Potrebbe essere pericoloso By: linpiao

  non accetto nessuna predica da chi non ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissato, quindi scatena rabbia, odio e maldicenza verso persone oneste e laboriose che lavorano anche per lui, forse non meritandoselo.    """ informo, che i cosiddetti   """ MARPIONI"""SONO STATI ELETTI DEMOCRATICAMENTE DA PUBBLICA ASSEMBLEA CONSORTILE E NON DELEGATI DA AMMINISTRAZIONE COMUNALE  """"  e fanno solo interessi consortili e non personali.





Re: Quarantenne psico-malato sta morendo in casa!Potrebbe essere pericoloso By: luigi

non accetto nessuna predica da chi non ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissato,

Scusa Linpiao potresti spiegarti meglio? io non ho capito.
Tra l'altro essendo una faccenda assai delicata penso che si possa facilmente andare nel penale con qualche querela.

Spero solo che questa vicenda si concluda nel migliore dei modi. Un abbraccio al ragazzo quarantenne.
Re: Quarantenne psico-malato sta morendo in casa!Potrebbe essere pericoloso By: linpiao

    ti spiego  personalmente......
Re: Quarantenne psico-malato sta morendo in casa!Potrebbe essere pericoloso By: linpiao

      informo la comunità  che sono vicino di casa del ragazzo quarantenne e che mi sono prodicato di aiutarlo con telefonate ai medici competenti,telefonate alla famiglia,e informando il comune.ho parlato con il ragazzo stesso, informandomi del suo stato di salute,
quindi non mi considero un menefreghista a differenza di chi predica bene e razzola male
Re: Quarantenne psico-malato sta morendo in casa!Potrebbe essere pericoloso By: Lucullo II

Tutti tranquilli!
Interviene il Capo degli psichiatri della ASL (corriereviterbo.it). che ci dice che lo schizofrenico in questione è monitorato e oggetto di un "progetto  assistenziale ben preciso e dettagliato" e che "dal Sistema informativo aziendale si evince che il programma assistenziale svolto sia appropriato e che gli interventi (sul caso) risultano essere stati compiuti in rete con le istituzioni preposte"    Ma che vuol dire? che linguaggio é? forse lo psichiatrese?
Ma !!
Poi aggiunge che la situazione di degrado del povero  malato "è tipica della patologia psicotica" e che ci sono dei pazienti che "non rispondono adeguatamente alle terapie" ...  sono difettosi!!   continueranno a soffrire e far soffrire!

Significa che gli fanno le cure che si fanno in quei casi. Quello che manca è l'intervento del sociale, per legge a carico dei comuni. Ma mi pare che manchi ancheil volontariato, che in ogni comunità potrebbe fare molto, forse la cosa più importante in casi in cui la persona non ha nessuno che lo cura. Nn vi aspettate tutto dalle istituzioni. Ogni istituzione in italia fa un pezzetto: la asl gli dà la medicina, il comune dovrebbe mantenerlo... Ma gli mancherà comunque tutto il resto
Re: Quarantenne psico-malato sta morendo in casa!Potrebbe essere pericoloso By: ortenzia

grazie a Lucullo per la traduzione dall'istituzionalese- psichiatrese al linguaggio comune. Concordo sulla necessità del volontariato. Ho dei seri dubbi sul fatto che le istituzioni, in particolare gli psichiatri e altri della ASL, in casi come questo, mettano in gioco davvero tutte le risorse di cui dispongono. Le cure che gli fanno e le medicine che gli danno dipendono più dall'applicazione di linee guida, protocolli, e altre formalità autoprotettive che da una reale attenzione alla complessità del singolo malato. Non si tratta di aspettarsi tutto dalle istituzioni, ma di pretendere che facciano tutto quello che possono e che siano organizzate in funzione del servizio da assicurare e non (o non solo) a protezione di chi ci lavora.
Re: Quarantenne psico-malato sta morendo in casa!Potrebbe essere pericoloso By: Lucullo II

grazie a Lucullo per la traduzione dall'istituzionalese- psichiatrese al linguaggio comune. Concordo sulla necessità del volontariato. Ho dei seri dubbi sul fatto che le istituzioni, in particolare gli psichiatri e altri della ASL, in casi come questo, mettano in gioco davvero tutte le risorse di cui dispongono. Le cure che gli fanno e le medicine che gli danno dipendono più dall'applicazione di linee guida, protocolli, e altre formalità autoprotettive che da una reale attenzione alla complessità del singolo malato. Non si tratta di aspettarsi tutto dalle istituzioni, ma di pretendere che facciano tutto quello che possono e che siano organizzate in funzione del servizio da assicurare e non (o non solo) a protezione di chi ci lavora.

Mentre i malati normal vanno dal medico a curarsi, nel caso della psichiatria spesso il malato non si cura spontaneamente, anzi lo rifiuta del tutto. Ma non c'è nessuna norma che obbliga lo psichiatra ad andare a cercare il mala. Esiste il TSO, vale a direbil ricovero forzato su ordine del sindaco. Una volta ricoverato in SPDC il malato intraprende un percorso terapeutico in struutra a minor protezione. Se è stato mandato a casa immagino che si possa curare a domicilio. Evidentemente gli ci vrrebbe qualcuno che lo aiuti a curarsi (problema forse più sociale). Ultima annotazione: la schizofrenia la stanno declassando e presto potrebbe non rientrare più tra le malattie psichiatriche ma tra i disturbi... Chi la curerà e come? Mah

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