Cos'è "Linux"?

Tutti i possessori di PC, o anche semplicemente chi è solo interessato un po' alla tecnologia legata ai computer e ad Internet avrà sicuramente sentito parlare di Linux. Per chi non ne conoscesse la storia e non sapesse cosa c'è dietro questo nomignolo, vorrei fare un breve riassunto, prima di cominciare poi una serie di topic un po' più tecnici per illustrare come installare e usare Linux esattamente come Windows.

Le origini di Linux
Iniziamo dal "padre": Linus Trosvald agli inizi degli anni '90 era uno studente universitario finlandese della facoltà di scienze informatiche. A quei tempi i computer si dividevano in due grandi categorie: i PC domestici, con MS-DOS e i primi orribili esemplari di Windows (oppure gli Apple, ma per una limitatissima fetta di appassionati) che allora avevano ancora prezzi proibitivi, oppure i grandi calcolatori dei centri di calcolo delle università o delle grandi aziende; questi ultimi, in particolare, erano e sono ancora sistemi basati sul sistema Unix, nato negli anni '60 nei Bell Laboratories: erano, e sono ancora, sistemi potentissimi ma pesantissimi e ovviamente molto costosi.
Il buon Linus Torsvald pensò di creare sui PC domestici un sistema che funzionasse come Unix, e sviluppò il "nucleo" di quello che è oggi il cuore di ogni distribuzione di Linux, il cosiddetto "kernel", a cui fu dato il nome di Linux. In effetti, quindi, Linux non è altro che il nucleo del sistema: è in poche parole un'interfaccia molto elementare tra l'essere umano e le risorse contenute in un pc, in termini di memoria, spazio su disco, interfaccie di I/O, basato su relativamente pochi comandi, e un'interfaccia a linea di comando, come il vecchio DOS, ma "ispirato" da Unix.
Ovviamente con un sistema siffatto ci si può fare tutto, ma con estrema difficoltà: per cui nacquero da subito dei progetti paralleli, messi in moto da questo nuovo progetto, che fu reso di pubblico dominio gratuitamente, per dotare Linux di strumenti più semplici per svolgere i compiti di un vero sistema operativo: senza farla troppo lunga, intorno a Linux fu costruito un insieme di progetti che lo dotarono di un'interfaccia grafica (basata inzialmente su Motif, l'interfaccia creata dalla Rank Xerox negli anni '70), di applicazioni complesse, e soprattutto di driver per l'hardware.

Cosa si intende oggi con il termine "Linux"
Dal progetto iniziale di Torsvald, in effetti, sono stati fatti notevoli passi in avanti, e ora col termine "Linux" non si intende più solo il nucleo del sistema, ma tutto l'insieme di progetti che gravitano intorno ad esso. Il fatto di essere gratuito ne ha facilitato molto la diffusione e ma ne ha provocato la dispersione di energie profuse nello sviluppo: questo se da un lato ha avuto il benefico effetto di aver fatto nascere mille rivoli di idee (cosa che garantisce a Linux la disponibilità di pressoché tutto quello che possa servire su un PC), dall'altro ha creato una eterogeneità di quelle che sono chiamate "distribuzioni" da creare molta confusione

Cos'è una distribuzione?
Per "distribuzione" si intende un insieme di pacchetti software messi insieme intorno al nucleo vero e proprio del sistema, per renderlo usabile. Solitamente una distribuzione è caratterizzata da:

una versione del kernel, che ne indica il livello di sviluppo
un desktop manager
un installer
un gruppo di applicazioni

Il kernel viene sviluppato da una comunità molto vasta di sviluppatori, la cui attività può essere seguita sul sito http://www.kernel.org. Leggendo i messaggi sulla mailing list di sviluppo, per inciso, non è infrequente trovare contributi di Linus Torsvald, che ancora segue il suo progetto.

Di desktop manager ne esistono parecchi, ma quelli più noti e diffusi sono in pratica tre: Gnome, KDE e XFCE.
Gnome (http://www.gnome.org è un progetto completamente Open Source, il cui codice è cioé disponibile a tutti per essere letto, studiato ed eventualmente migliorato da chi sia in grado di farlo: ha come punto di forza una grafica curatissima e una logica molto ferrea e semplice, oltre ad una serie ristretta di applicazioni molto ben fatte, come Evolution (un clone di Microsoft Outlook molto ben fatto, addirittura forse meglio dell'originale).
KDE (http://www.kde.org) è qualcosa di più di un semplice desktop manager, avendo al suo interno tutta una suite di applicazioni che va da un clone di Office a programmi di grafica a multimediali: la ricchezza di applicazioni però si paga con un eccesso di complicazione nell'uso.
XFCE è un desktop manager molto leggero, che non richiede hardware di ultima generazione per girare, ma di contro ha un aspetto un po' minimalista (per non dire bruttino).

Gli istaller cambiano da distribuzione a distribuzione: diciamo che non c'è uno migliore di altri, in quanto sono calzati esattamente sulla propria distribuzione.

Il gruppo di istallazione che costituiscono i pacchetti di una distribuzione è il punto di forza di ciascuna di esse: diciamo che oggi tutte le distribuzioni più o meno si equivalgono da questo punto di vista, comprendendo tutte un gruppo ben consolidato di applicazioni (come OpenOffice, GIMP, ecc...). Qualche distribuzione so è poi specializzata in determinati software (ad esempio esistono distribuzioni dedicate ai musicisti, con una impressionante raccolta di software specifico per la musica).
Nel prossimo post elencherò le distribuzioni per desktop più diffuse: concludo però che il vero successo di Linux non è nato dall'uso domestico, ancora ristretto a pochi esperti appassionati, ma per i server: sono almeno dieci anni che una vastissima percentuale di pagine web è ospitata sui server basati su Linux: la disponibilità di software gratuiti come Apache (forse il più diffuso web server al mondo) ha ovviamente reso molto appetibile ai sistemisti l'uso di Linux come sistema operativo per i loro server. E su questo campo, in effetti, Linux ha ben pochi rivali, avendo a disposizione applicativi server di ogni tipo (email, news, web, ecc...)