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Autore Topic: I Felceti, un quartiere che si invecchia !  (Letto 20715 volte)
merlotto
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« il: Settembre 26, 2013, 12:26:14 »

Buongiorno
Quando la località Felceti prese forma correvano gli anni ottanta / novanta. I mini appartementi e ville vennero vendute sia ai Romani vacanzieri che ai Valentanesi. Tutti, in quelle'epoca avevano 30 / 40 anni.
Siamo oggi nel 2013, e la gran parte del residenti fissi ha un'età tra i 60 e i 70 anni.
Recentemente è stato chiesto di istituire un servizio navetta gratuito (quattro corse al giono bastano) per gli ultrasessantenni tra i Felceti e il centro cittadino.
Considerata la necessità di recarsi dal medico piuttosto che alla USL o semplicemente a far spesa per chi non ha più la patente, vuoi per l'età, vuoi per malattia, penso sia una proposta non solo interessante ma da prendere in seeria considerazione.

Grazie dell'attenzione
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« Risposta #1 il: Settembre 26, 2013, 14:50:38 »


Considerata la necessità di recarsi dal medico piuttosto che alla USL o semplicemente a far spesa per chi non ha più la patente, vuoi per l'età, vuoi per malattia, penso sia una proposta non solo interessante ma da prendere in seeria considerazione.

Decisamente in seria considerazione. Dobbiamo anche pensare a Villa Fontane, cancelletto, un paese decisamente troppo ampio.
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« Risposta #2 il: Settembre 26, 2013, 15:12:12 »

  ...........BRAVO LUIGI.....IL PAESE E TUTTO NO NDO ME FA' COMODO........
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luigi
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« Risposta #3 il: Settembre 26, 2013, 15:22:52 »

...........BRAVO LUIGI.....IL PAESE E TUTTO NO NDO ME FA' COMODO........
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« Risposta #4 il: Settembre 27, 2013, 08:33:27 »

Buongiorno
Quando la località Felceti prese forma correvano gli anni ottanta / novanta. I mini appartementi e ville vennero vendute sia ai Romani vacanzieri che ai Valentanesi. Tutti, in quelle'epoca avevano 30 / 40 anni.
Siamo oggi nel 2013, e la gran parte del residenti fissi ha un'età tra i 60 e i 70 anni.
Recentemente è stato chiesto di istituire un servizio navetta gratuito (quattro corse al giono bastano) per gli ultrasessantenni tra i Felceti e il centro cittadino.
Considerata la necessità di recarsi dal medico piuttosto che alla USL o semplicemente a far spesa per chi non ha più la patente, vuoi per l'età, vuoi per malattia, penso sia una proposta non solo interessante ma da prendere in seeria considerazione.

Grazie dell'attenzione

I felceti furono un'idea a mio avviso sbagliata della fine degli anni ’60. Sbagliata perché abbandonava un'idea di vita in piccolo centro, spostando verso la periferia l'idea di un'abitazione sempre più privata e chiusa ai rapporti sociali. La parte comunale consentì di abitare in monofamiliare con ampio giardino a prezzi relativamente popolari (terreni quasi regalati), la parte consorziale consentì maggiore speculazione e densità abitativa, salvaguardando però quell'idea di fondo sbagliata del vivere da soli. Così ora, villeggianti a parte, la popolazione residente è diventata anziana e i figli (io ad esempio) fanno la loro vita altrove, in prossimità del posto di lavoro, di scuole superiori e dove i collegamenti con Roma siano relativamente migliori. Certamente sarebbe utile un servizio navetta, maggiori servizi sociali. Il problema immagino che sia di costi che un piccolo comune ha difficoltà a programmare, e forse ci si rende conto che aver espoloso l'organizzazione abitativa verso la periferia e con strutture abitative mono-bi-quadrifsmiliari comporta un costo sociale sempre più difficilmente sostenibile. E i nostri anziani persistono nel sostenere un'idea economicamente insostenibile e non c'è verso di farli spostare in posti più adatti alla loro età. Non ho soluzioni da proporre e per ora mi limito ad osservare, perplesso e relativsmente preoccupato, il fenomeno.
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luigi
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« Risposta #5 il: Settembre 27, 2013, 08:40:54 »

Certamente sarebbe utile un servizio navetta, maggiori servizi sociali. Il problema immagino che sia di costi che un piccolo comune ha difficoltà a programmare, e forse ci si rende conto che aver espoloso l'organizzazione abitativa verso la periferia e con strutture abitative mono-bi-quadrifsmiliari comporta un costo sociale sempre più difficilmente sostenibile. E i nostri anziani persistono nel sostenere un'idea economicamente insostenibile e non c'è verso di farli spostare in posti più adatti alla loro età. Non ho soluzioni da proporre e per ora mi limito ad osservare, perplesso e relativsmente preoccupato, il fenomeno.
Le soluzioni per il bus-navetta a costi sostenibili per il comune ci sarebbero, ma non sarò certo io a dire come si può raggiungere l'obiettivo. Chi vuol capir capisca.
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« Risposta #6 il: Settembre 27, 2013, 09:03:28 »

Fosse solo qiello il problema. Sono abitazioni buone per un quarantenne, non per anziani. Giardini, vialetti, manutenzione, riscaldamento.... Ma non è più semplice vivere in Un condominio?
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luigi
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« Risposta #7 il: Settembre 27, 2013, 09:37:42 »

E' il mercato immobiliare... bellezza!
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solo i vili e i mediocri conoscono la sconfitta...


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« Risposta #8 il: Settembre 27, 2013, 10:01:25 »

I felceti furono un'idea a mio avviso sbagliata della fine degli anni ’60. Sbagliata perché abbandonava un'idea di vita in piccolo centro, spostando verso la periferia l'idea di un'abitazione sempre più privata e chiusa ai rapporti sociali. La parte comunale consentì di abitare in monofamiliare con ampio giardino a prezzi relativamente popolari (terreni quasi regalati), la parte consorziale consentì maggiore speculazione e densità abitativa, salvaguardando però quell'idea di fondo sbagliata del vivere da soli. Così ora, villeggianti a parte, la popolazione residente è diventata anziana e i figli (io ad esempio) fanno la loro vita altrove, in prossimità del posto di lavoro, di scuole superiori e dove i collegamenti con Roma siano relativamente migliori. Certamente sarebbe utile un servizio navetta, maggiori servizi sociali. Il problema immagino che sia di costi che un piccolo comune ha difficoltà a programmare, e forse ci si rende conto che aver espoloso l'organizzazione abitativa verso la periferia e con strutture abitative mono-bi-quadrifsmiliari comporta un costo sociale sempre più difficilmente sostenibile. E i nostri anziani persistono nel sostenere un'idea economicamente insostenibile e non c'è verso di farli spostare in posti più adatti alla loro età. Non ho soluzioni da proporre e per ora mi limito ad osservare, perplesso e relativsmente preoccupato, il fenomeno.

Mi trovo completamente in disaccordo in merito all'opinione che la nascita dei Felceti (così come delle Fontane) sia stata un'idea sbagliata. La maggior parte dei paesi si è estesa alla periferia.
Certo è che questa scelta comporta dei maggiori costi da tutti i punti di vista. Ma non è pensabile che il paese sia solamente quello all'interno delle mura!
Anche perché, stesse identiche esigenze ci sono anche per chi abita alle ville o, comunque, ad un paio di chilometri dal centro storico.
E non credo nemmeno che tutti quelli che erano bambini 30/40 anni fa oggi se ne siano andati da lì o, al limite, non mirino a ritornarci per vivere lì la propria vita.

Fosse solo qiello il problema. Sono abitazioni buone per un quarantenne, non per anziani. Giardini, vialetti, manutenzione, riscaldamento.... Ma non è più semplice vivere in Un condominio?

Magari è più semplice ma meno gradevole. E, personalmente, non ci vivrei mai. De gustibus.... 
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Al peggio sono abituato...è il meglio che mi spaventa!
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« Risposta #9 il: Settembre 27, 2013, 11:05:10 »

Dio ci liberi dai condomìnii, ma principalmente dai condòmini  

a parte gli scherzi, i condomìnii comportano altri problemi e questo a prescindere da città grande o piccolo centro.
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« Risposta #10 il: Settembre 27, 2013, 11:23:07 »

Posso anche condividere, ma poi non ci lamentiamo del problema. Stiamo diventando u n paese povero e credo che le scelte degli anni 60, giuste o sbagliate che siano, non ce le potremo p iù mantenere (almeno a carico del sistema pubblico). Comunque mi confermate una certa intolleranza verso il sentirsi parte di una comunità, preferite vivere molto privatamente e siete ottimisti di poterlo continuare a fare Smile
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luigi
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« Risposta #11 il: Settembre 27, 2013, 11:27:04 »


Mi trovo completamente in disaccordo in merito all'opinione che la nascita dei Felceti (così come delle Fontane) sia stata un'idea sbagliata. La maggior parte dei paesi si è estesa alla periferia.
Certo è che questa scelta comporta dei maggiori costi da tutti i punti di vista. Ma non è pensabile che il paese sia solamente quello all'interno delle mura!
Anche perché, stesse identiche esigenze ci sono anche per chi abita alle ville o, comunque, ad un paio di chilometri dal centro storico.
E non credo nemmeno che tutti quelli che erano bambini 30/40 anni fa oggi se ne siano andati da lì o, al limite, non mirino a ritornarci per vivere lì la propria vita.
Ti correggo su un punto (non per campanilismo) ma Villa Fontane è sorto circa nel 1100 con la "Commenda" appartenuta poi all'Ordine dei Templari (si veda anche i nomi riferibili alle varie "commende" come ad esempio Spinetto - per approfondimenti si veda la sezione "il sistema templare" su http://it.wikipedia.org/wiki/Cavalieri_templari e per la nostra commenda http://www.viterbopost.it/2013/02/il-gioiello-di-valentano-la-chiesa-dei-templari/) quindi non è un nucleo nuovo (come erroneamente viene visto da molti) ma un'altro centro storico. Di certo non ha le parvenze di un centro storico "tipico", come quello di Valentano, fatto da fabbricati di una certa entità e fortificazioni, ma dal punto di vista storico non è meno importante.

In merito ai Felceti posso solamente confermare quello che penso da anni:
1) l'espansione dentro al bosco è stata non solo sbagliata ma orribile, senza senso e frutto di speculazioni edilizie
2) la politica di quegli anni ha fatto una ca@@@ta gigantesca
3) c'erano altri luoghi dove espandersi senza fare danni (15 Ha di bosco di fatto distrutto, provateci ora, vi arrestano dopo due secondi e buttano la chiave )
4) la parte vicino agli impianti sportivi ed al primo nucleo di sviluppo ha, di certo, un impatto minore ma se pianificavate una zona così ora la VAS l'avrebbe bocciata alla grandissima visto l'impatto ambientale per trasporti, urbanizzazione (impatti non costi che sono tutto un altro discorso di cui eviterei l'approfondimento in questo topic), viabilità ecc
5) non possiamo lamentarci poi di una pianificazione fatta a c..o nel passato mettendo le toppe. Via della Villa e Felceti, dal punto di vista di viabilità sono sbagliatissime, Poi bisogna mettere gli autovelox per rallentare le macchine perché vicino alle case! ma non era il caso di evitare che le case sorgessero in strade che già in passato avevano un elevato numero di utenze? ... e adesso continuiamo con questa linea... evviva

Per il resto sono d'accordo con LuculloII
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« Risposta #12 il: Settembre 27, 2013, 13:55:19 »

    dopo tutte queste chiacciere e lezione di alto buonsenso,fate un bozzo su un pezzo di carta, e descrivete dove si poteva costruire.....oppure era necessario abitare nel centro storico....chi ha scritto finora i loro genitori per primi hanno preso la palla al volo per smammare dai centri ..................mo' per la nuova generazione e tutto sbagliato........
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« Risposta #13 il: Settembre 27, 2013, 14:31:12 »

 dopo tutte queste chiacciere e lezione di alto buonsenso,fate un bozzo su un pezzo di carta, e descrivete dove si poteva costruire.....oppure era necessario abitare nel centro storico....chi ha scritto finora i loro genitori per primi hanno preso la palla al volo per smammare dai centri ..................mo' per la nuova generazione e tutto sbagliato........

Ribadisco e confermo: la zona edificata nel bosco dei Felceti è stata (parlando in termini tecnici e sperando che capiate) una
Cazzata colossale!
Cazzata colossale!
Cazzata colossale!
Cazzata colossale!
Cazzata colossale!
Cazzata Colossale!
Cazzata colossale!
Cazzata colossale!
Cazzata colossale!

Vuoi che te lo ripeta?









La zona edificata nel bosco dei Felceti è stata una Cazzata colossale!
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« Risposta #14 il: Settembre 27, 2013, 18:55:08 »

  dopo tutte queste chiacciere e lezione di alto buonsenso,fate un bozzo su un pezzo di carta, e descrivete dove si poteva costruire.....oppure era necessario abitare nel centro storico....chi ha scritto finora i loro genitori per primi hanno preso la palla al volo per smammare dai centri ..................mo' per la nuova generazione e tutto sbagliato........


Intanto i Centri storici andrebbero valorizzati e non abbandonati. Poi ci si dovrebbee espandere senza lasciare buchi in mezzo. Ma se gli abitanti diminuiscono, perché continuare a costruire? Quanto ai genitori... All'epoca i felceti erano l'unica opportunità per costruirsi una casa e avranno fatto le loro valutazioni sul momento. A me non è mai sembrato un buon investimento (dove abito ho investito in appartamenti nei condomini e abito anch'io in condiminio e non sento la necessità di un'altra modalità abitativa)
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