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1  Valentano Square.Tutto quello che c'è da dire sul nostro piccolo paese. / Dalla Piazza / Una persona speciale a cui devo molto: mio zio Franco il: Maggio 24, 2017, 14:18:28
http://www.tusciaweb.eu/2017/05/lultimo-prete/


Don Franco Magalotti è lì che aspetta. Aspetta sempre qualcuno, e lui ha sempre qualcosa da fare. In cima a una collina, a Valentano, affacciata sul lago di Bolsena. Lì c’è l’eremo di San Francesco costruito da don Franco che mette apposto la legna e si occupa degli animali, cura l’orto e la piccola chiesa dedicata a Sant’Elia. Tra gli ulivi anche una “Tenda della parola” e una per la preghiera. L’eremo di San Francesco e soprattutto don Franco sono stati per tutti gli anni ’70 e ’80 punti di riferimento per studenti, lavoratori, intellettuali e guerriglieri. A pochi chilometri dal confine toscano, dove insieme organizzavano lotte che hanno avuto ripercussioni a livello nazionale e internazionale.

Don Franco è uno degli ultimi preti operai in Italia, sacerdoti che sull’onda del Concilio Vaticano II hanno riportato il Vangelo sulla strada di una ritrovata giustizia tra gli uomini. Per i preti come don Franco, per lungo tempo parroco di Capodimonte, la povertà è un peccato sociale e la salvezza cristiana include una “liberazione integrale”. Liberazione politica, economica e sociale. Per questi preti, la giustizia sociale è segno visibile della dignità umana.

“Il cristianesimo – dice chiaramente don Franco – non è soltanto un messaggio rivolto ai singoli individui, ma anche un messaggio di liberazione dalle strutture emarginanti che isolano e riducono in povertà. L’annuncio del Vangelo deve sempre essere legato alla realtà storica che si sta vivendo. Ed è lì che il Vangelo deve entrare come seme di rinnovamento e di sfasamento della vecchia realtà”.

La “Buona novella” come elemento di rottura e strumento di lotta. Dalla parte di oppressi e sfruttati. Contro ogni dittatura e per la solidarietà tra gli uomini. In nome di un Dio che per don Franco è innanzitutto “il Dio della bellezza, che ti affascina. Il mistero che ci avvolge”.

Nel 1967, Paolo VI pubblicò un’Enciclica che interroga ancora sull’uso della violenza politica insurrezionale, la Populorum Progressio.

“Quando popolazioni intere – scrive il papa – sprovviste del necessario, vivono in uno stato di dipendenza tale da impedir loro qualsiasi iniziativa e responsabilità, e anche ogni possibilità di promozione culturale e di partecipazione alla vita sociale e politica, grande è la tentazione di respingere con la violenza simili ingiurie alla dignità umana”.

Tuttavia “l’insurrezione rivoluzionaria – salvo nel caso di una tirannia evidente e prolungata che attenti gravemente ai diritti fondamentali della persona e nuoccia in modo pericoloso al bene comune del paese – è fonte di nuove ingiustizie, introduce nuovi squilibri, e provoca nuove rovine. Non si può combattere un male reale a prezzo di un male più grande”. Per la Chiesa l’insurrezione rivoluzionaria è condannata, “salvo nel caso di una tirannia evidente”.

Un inciso che contribuì non poco ad alimentare una delle più interessanti correnti di pensiero sorte all’interno della chiesa cattolica nel corso del XX secolo. La teologia della liberazione, di cui don Franco ha fatto parte. Fianco a fianco ai movimenti di liberazione nazionale contro le dittature latinoamericane. Dal Fronte Farabundo Martì in Salvador al Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale in Nicaragua. Don Franco la rivoluzione sandinista alla fine degli anni ’70 l’ha vissuta per davvero. E ha dato sostegno e rifugio a molti guerriglieri e militanti rivoluzionari sudamericani. E quando sono stati imprigionati, si è battuto per la loro liberazione.

Accanto al prete operaio, il prete che andava a lavorare con i pastori della Maremma e i braccianti del litorale, c’erano anche ragazzi e ragazze viterbesi che assieme a don Franco, all’inizio degli anni ’80, tirarono fuori di galera José Pacella, prigioniero politico comunista torturato e ridotto in fin di vita dalla dittatura militare in Uruguay.

La “Rete Radié Resh” di Ettore Masina e il “Comitato di solidarietà con i prigionieri politici uruguaiani” mandarono in giro diecimila di cartoline “per la liberazione di José Pacella”. Un tamtam continuo, una pressione costante, sul governo italiano e la giunta militare al potere in Uruguay. Alla fine Pacella venne liberato. Una volta fuori di galera, fu caricato su un aereo diretto in Bulgaria dai suoi compagni, per andare a curarsi dalle conseguenze delle torture. Pretese far scalo a Roma. Per andare a conoscere don Franco e i suoi ragazzi. A Capodimonte.

Come a Barbiana, quando in molti andavano da don Lorenzo Milani, figura di riferimento per il suo impegno nell’istruzione dei poveri e per la difesa dell’obiezione di coscienza. Per battaglie sociali che hanno fatto di lui un “maestro”, la cui esperienza riveste ancora oggi un valore pedagogico di straordinaria importanza.

Da don Franco ci vanno ancora in molti. Per riunirsi in comunione, organizzarsi e soccorrere chi ne ha più bisogno. Per avere un consiglio oppure ragionare insieme sulle umane cose che affliggono il mondo.



“La teologia della liberazione – dice don Franco – è una lettura del Vangelo dalla parte del popolo. Una lettura legata alla realtà storica e alla vita degli strati sociali più umili ed emarginati. Dobbiamo stare dalla loro parte. Combattere con, e per loro. Questo è il messaggio della teologia della liberazione”.

Don Franco negli anni ’70 è stato parte integrante della più grande spinta rivoluzionaria che il nostro paese abbia mai conosciuto. Il lungo Sessantotto, poi il Movimento del 77 con autonomi, Br, stragi, trame nere e una “guerra civile strisciante”. Ma soprattutto la più lunga e creativa fase di conquista di nuovi diritti sociali da parte di donne, studenti e lavoratori.

E don Franco era lì, alle “Fontane”, in mezzo alle campagne di Valentano, tra le pieghe di quella incredibile stagione della più recente storia italiana. “A Viterbo abbiamo occupato il comune tre volte per difendere i diritti dei disabili. A Montalto abbiamo lottato contro il nucleare. In America latina ci siamo battuti contro le dittature”, racconta. Perché nel mondo “non ci sono peccatori, ma persecutori che opprimono. E vittime che chiedono giustizia”.

Daniele Camilli
2  Valentano Square.Tutto quello che c'è da dire sul nostro piccolo paese. / Eventi, manifestazioni, sagre, concerti nella Tuscia Viterbese / La mostra del venerdì santo- Associazione INRI MMXV il: Agosto 19, 2016, 10:38:32
Dal 19 al 22 agosto
Cortile D'Amore - Rocca Farnese
Dalle 18:00 alle 24:00
3  Valentano Square.Tutto quello che c'è da dire sul nostro piccolo paese. / Eventi, manifestazioni, sagre, concerti nella Tuscia Viterbese / Concerto d'Organo - 18 agosto ore 21.30 - S. Maria della Salute il: Agosto 16, 2016, 11:54:38
Sono dieci anni che nel Santuario della Madonna della Salute di Valentano è stato restaurato l'antico organo di Camillo del Chiaro del 1852 per volontà di Padre Odorico Bartolaccini, la supervisione del M° Aurelio Iacolenna e la dedizione dell'organaro Carlo Soracco, prematuramente scomparso. Ricordiamo questo evento con un concerto che si svolgerà Giovedì prossimo 18 agosto, ore 21.15, secondo l'allegata locandina. Ingresso Libero per la cittadinanza e gli ospiti.
HT Romualdo Luzi
4  Valentano Square.Tutto quello che c'è da dire sul nostro piccolo paese. / Eventi, manifestazioni, sagre, concerti nella Tuscia Viterbese / Re: CentroDentro - SABATO 2 LUGLIO 2016 - dalle 17.30 il: Luglio 04, 2016, 14:47:56
Ringrazio la Pro-Loco ed il Comune di Valentano per aver dato seguito al mio post.
Caro Paolo,
ti scrivo due parole sperando che in qualche modo, arrivino fino a te.
Ti chiedo scusa, perché un genio matematico come te, ha avuto la "sfortuna" di nascere 250 anni fa ( 22 settembre 1765) in un paese ingrato, che non ti ha ricordato, nemmeno per un secondo.
Tu che ci hai dato lustro con il tuo genio spaziando dalla matematica alla filosofia alla medicina.
Io che potevo dire: “Valentano? Il paese dove è nato Paolo Ruffini.” Adesso mi vergogno.
E’ proprio vero, nessuno è profeta in patria, e tu che per “caso” sei nato in questo piccolo borgo non hai potuto fare a meno, da buon matematico, di rispettare questa regola.
Umilmente ricordo a 251 anni dalla nascita.
http://www.valentano.org/it/home-it/personaggi-e-avvenimenti/paolo-ruffini-matematico
(P.S  mi ricordavo dell'anniversario, speravo solamente che qualcuno, entro il 2015, facesse qualcosa per ricordarlo)
5  Valentano Square.Tutto quello che c'è da dire sul nostro piccolo paese. / Eventi, manifestazioni, sagre, concerti nella Tuscia Viterbese / Torno Subito 2016-Finanziamenti x formazione in ambito naz. ed internazionale il: Maggio 31, 2016, 09:51:15
http://www.lazioeuropa.it/bandi/torno_subito_2016_domande_online_entro_il_25_giugno-387/
6  Valentano Square.Tutto quello che c'è da dire sul nostro piccolo paese. / Dalla Piazza / Caro Paolo... scusa il: Gennaio 18, 2016, 14:11:46
Caro Paolo,
ti scrivo due parole sperando che in qualche modo, arrivino fino a te.
Ti chiedo scusa, perché un genio matematico come te, ha avuto la "sfortuna" di nascere 250 anni fa ( 22 settembre 1765) in un paese ingrato, che non ti ha ricordato, nemmeno per un secondo.
Tu che ci hai dato lustro con il tuo genio spaziando dalla matematica alla filosofia alla medicina.
Io che potevo dire: “Valentano? Il paese dove è nato Paolo Ruffini.” Adesso mi vergogno.
E’ proprio vero, nessuno è profeta in patria, e tu che per “caso” sei nato in questo piccolo borgo non hai potuto fare a meno, da buon matematico, di rispettare questa regola.
Umilmente ricordo a 251 anni dalla nascita.
http://www.valentano.org/it/home-it/personaggi-e-avvenimenti/paolo-ruffini-matematico
(P.S  mi ricordavo dell'anniversario, speravo solamente che qualcuno, entro il 2015, facesse qualcosa per ricordarlo)
7  Valentano Square.Tutto quello che c'è da dire sul nostro piccolo paese. / Dalla Piazza / Nuovo evento a Villa Fontane il: Novembre 05, 2015, 15:10:42
Grandissimo evento
8  Valentano Square.Tutto quello che c'è da dire sul nostro piccolo paese. / Eventi, manifestazioni, sagre, concerti nella Tuscia Viterbese / Conferenza: Storia e storie di streghe nel viterbese il: Agosto 19, 2015, 12:29:24
Sopra acqua e sotto vento a la voce de Benevento.
Storia e storie di streghe nel viterbese.
21 agosto ore 21:30
Piazza del chiasso (Ortaccio). Conferenza relatore Bonafede Mancini
9  Valentano Square.Tutto quello che c'è da dire sul nostro piccolo paese. / Dalla Piazza / Mastro Titta e Valentano - Da Articolo21.org il: Giugno 17, 2015, 12:10:18
Un articolo molto interessante sull'esecuzione di Mastro Titta a Valentano a Poggio delle Forche.
La potete trovare qui
Un'anticipazione..
Citazione
Mastro Tita come tutte le persone dello spettacolo, quando deve debuttare in una piazza importante come quella di Roma fa delle prove generali.  Valentano è un paese della Maremma Laziale, dove qualche mese prima di eseguire la prima esecuzione nella Città Eterna, esegui una delle sue prime prove.

Marco Rossi nei primi mesi del 1797  stava in casa con il cugino e lo zio, discutendo della ripartizione di una eredità. I tre iniziarono a litigare poiché la ripartizione proposta e le ragioni dei calcoli non trovavano l’accordo dei tre parenti. La discussione si accese  e il Rossi ad un tratto accecato dall’ira prese una scure e spaccò la testa allo zio, poi fece la stessa operazione nei confronti del cugino e nel compiere questo secondo omicidio fu spruzzato  di sangue sui suoi vestiti.   Il Rossi, smaltita l’ira e pentito della sua azione, si andò a costituire al Capitano del Popolo, che nello Stato Pontificio era l’autorità a cui veniva demandata l’ordine pubblico. Gli fu fatto il processo e condannato a morte per mano di Mastro Titta.

A Valentano si  tramanda ancora il ricordo di questa esecuzione avvenuta al Poggio delle Forche, luogo posto all’inizio del Paese verso la strada per Canino,  deputato per le esecuzioni nei pressi della chiesa di San Rocco a qui tempi pericolante. L’esecuzione detta “decollazione al quarto “ prevedeva che il condannato doveva essere mazzolato e squartato. Per l’assistenza spirituale ai condannati a Valentano esisteva la “Confraternita o Compagnia della Buona Morte”  e anche in questo caso diede la sua opera  .

Per l’esecuzione furono date precise disposizioni che la cronaca  dell’epoca riporta:

Approssimatasi l’ora  fatale per l’esecuzione della Giustizia, che fu verso le ore 15 in 16, entrato il Carnefice (Mastro Titta), e legato il Paziente per essere condotto al patibolo, null’altro si sentiva pronunziar dal medemo che «Gesù mio ajutatemi», e simili esclamazioni. Nell’uscire dalla Conforteria venne bendato, e così si incamminò al Patibolo preceduto dalla numerosa Compagnia con torce gialle fino al luogo della Giustizia, ove giunto adorò il SS. Sacramento esposto già nella contigua Chiesa di S. Rocco, e terminata l’orazione con somma intrepidezza e rassegnazione, chiedendo perdono a Dio, ed agli uomini intervenuti allo spettacolo, disposto sopra il palco il suo corpo nella maniera più acconcia, che le fu possibile per l’esecuzione presso il bel punto della massima conversione…Mastro Titta  il Carnefice eseguì il fatal colpo lasciando tutti quanti funestati dalla terribil vista, altrettanto contenti per la bella fondata speranza d’esser volata quell’anima al Celo».
10  Valentano e lo Sport / Altri Sport / Piscina Pitigliano Stagione 2015/2016 il: Maggio 27, 2015, 09:49:57
Informazioni
11  Valentano Square.Tutto quello che c'è da dire sul nostro piccolo paese. / Dalla Piazza / Luigi Di Maio (M5S):"Di mezzo sempre coop, gruppo criminale e politico corrotto" il: Aprile 03, 2015, 10:40:41
Luigi Di Maio (M5S):
"Di mezzo sempre coop, gruppo criminale e politico corrotto"
"Che giornata quella ieri: il Pd ha provato a bloccarmi mentre andavo in tribunale e Legacoop mi ha querelato.
E' il segnale che siamo sulla buona strada. Andiamo avanti!"

http://video.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/di-maio-procura-coop-partiti-fare-luce-anche-campania/6c5c61f0-d925-11e4-8aec-6b1ac08de173

12  Valentano Square.Tutto quello che c'è da dire sul nostro piccolo paese. / Dalla Piazza / Circolo ricreativo S. Lucia Filippini:"IL PROBLEMA DELLE TRUFFE AGLI ANZIANI" il: Marzo 26, 2015, 14:26:43
Il Circolo Ricreativo S. Lucia Filippini di Valentano, sempre attento alle problematiche sociali e culturali, ha organizzato per il giorno 28 alle ore 16.00 presso il locale del centro stesso una conferenza sul problema delle truffe in particolare in danno di anziani, fenomeno particolarmente inquietante ed in continua espansione.

"Il fenomeno è  purtroppo frequentemente all' attenzione di tutti, - dichiara la presidentessa del Circolo sig.ra Adele Biagini -  attraverso i mezzi di diffusione di massa, ove non, malauguratamente,  attraverso esperienze personali, Da parte sua il Circolo che presiedo, si è assicurato la disponibilità di persone competenti sull’ argomento. Parlerà il M.llo Graziano Sampalmieri, comandante della stazione Carabinieri di Valentano e  l' Avv. Roberto Fava  che esporrà brevemente gli aspetti legali del problema.

Ritengo che incontri quali quello che ci apprestiamo a realizzare dovrebbero essere organizzati dovunque e frequentemente per insegnare a tutti a difendersi dai disonesti e per scoraggiare, possibilmente dissuadere questi dal delinquere.” "Ogni sede è buona – osserva l' Avv.Fava - per parlare del problema, per suggerire, invitare, indurre tutti alla prudenza ma oserei dire proprio alla diffidenza nei confronti di ogni sconosciuto che ci avvicini con proposte commerciali o altro."
http://www.newtuscia.it/interna.asp?idPag=71568
13  Valentano Square.Tutto quello che c'è da dire sul nostro piccolo paese. / Eventi, manifestazioni, sagre, concerti nella Tuscia Viterbese / A Viterbo la cultura passa per “la cruna” del Consorzio Biblioteche il: Febbraio 16, 2015, 09:26:17
Il Consorzio Biblioteche continuano ‘Gli Speciali’, una serie di appuntamenti con autori e personalità della cultura. Un cartellone, che prevede incontri fino a fine marzo, che sottolinea la centralità di questi spazi per l’attività culturale di questo disgraziato capoluogo di provincia che è Viterbo.

http://www.lafune.eu/a-viterbo-la-cultura-passa-per-la-cruna-del-consorzio-biblioteche/
14  Valentano Square.Tutto quello che c'è da dire sul nostro piccolo paese. / Eventi, manifestazioni, sagre, concerti nella Tuscia Viterbese / Giorno della Memoria - 27 gennaio 2015 il: Gennaio 27, 2015, 14:51:26
Oggi si ricorda il 70° anno della liberazione del Lager di Auschwitz.
Non occorrono molte parole per condannare l'eccidio perpetrato verso un popolo che aveva come unica "colpa" quella di avere un'altra religione, ma non dimentichiamoci nemmeno degli internati per motivi politici, di orientamento sessuale o solamente perchè non "perfetti per la razza ariana".

Questo il comunicato ufficiale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali:

Citazione
Il 27 gennaio si celebra il “Giorno della Memoria”, istituito, in Italia, con la legge 211 del 20 luglio 2000. La Repubblica italiana, infatti, riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", per ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati (art.1).

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

Se questo è un uomo - Primo Levi - Incipit


Nel nostro piccolo, ricordiamoci di una figura come Fortunato Sonno, il fattore della Fattoria del Conte di Brazzà (Giusto fra le Nazioni) ma anche che la nostra comunità aveva un ghetto, situato nell'attuale Via Manin (vicino la Ripa) che vi invito a visitare sia per quello che rappresenta sia per la particolarità del luogo.

Vi lascio con un articolo del nostro compaesano Prof. Bonafede Mancini - http://www.bibliotecaviterbo.it/biblioteca-e-societa/2003_1-2/Mancini.pdf - sempre attento storico e divulgatore insieme al caro Romualdo Luzi.
15  Valentano Square.Tutto quello che c'è da dire sul nostro piccolo paese. / Dalla Piazza / Imu agricola Elenco dei comuni della provincia di Viterbo il: Gennaio 24, 2015, 10:38:30
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-01-23/imu-agricola-cdm-fissa-nuovi-criteri-esenzione-totale-3456-comuni-155536.shtml?uuid=ABc8fziC
Citazione
C’è voluto un decreto legge per arrivare finalmente a chiarire (si fa per dire) chi deve pagare e chi non per l'Imu sui terreni montani 2014 e 2015.
Bisogna fare riferimento, per l'Imu 2015 (che si pagherà a giugno e dicembre 2015), alla colonna R dell'elenco allegato (elaborato dall'Istat).

La sigla T significa totalmente montano (quindi esenzione per tutti, indipendentemente dall'altitudine); la sigla P significa parzialmente montano, quindi paga solo chi non è coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale; la sigla NM significa non montano e quindi pagano tutti.

Per l'Imu 2014, la cui scadenza è il 10 febbraio 2015, si fa riferimento alle stesse regole ma con una specie di clausola di tutela che funziona così: chi risultava esente in base al Dm del 28 novembre 2014 continua a esserlo, anche se solo per l'Imu 2014.
Quindi, in sostanza, bisogna dare un'occhiata anche alla colonna P: Qui è indicata l'altitudine della “casa comunale”. Le regole sono queste: tra 0 e 280 metri pagano tutti, tra 281 e 600 pagano solo coloro che non sono coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, oltre i 600 metri non paga nessuno

[OT: trovo assurdo che si debba pagare una tassa che anche i giudici stentano capire per la sua complessità]
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Traduzione Italiana a cura di SMItalia
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