Caro o cara, navigat(ore)trice Sere,
Vorrei puntualizzare alcuni particolari piuttosto imprecisi e faziosi del tuo intervento (forse provocatorio, pretestuoso, o semplicemente sul livello del puro attacco politico, anche un pò scoordinato e sconclusionato...)
Dal 9 ottobre il Comitato promotore del PD ha più volte richiesto il permesso di utilizzare la Sala conferenze comunale sita al Castello.
In tale data vigeva il vecchio regolamento per l'utilizzo che garantiva l'uso, per di più gratuito, della sala ai partiti politici .
Eppure è stato opposto un diniego.
In tale data vigeva il vecchio regolamento secondo il cui spirito la "Sala Conferenze" è il centro culturale, non politico, del paese, a disposizione di tutti i cittadini nel loro insieme, per questo motivo la giunta ha opposto il suo diniego. Per spiegarmi meglio: un partito, in quanto tale, rappresenta solo una parte della cittadinanza, pertanto non un interesse culturale globale dei cittadini. Tanto è che l'uso della struttura di cui si parla è stato negato più volte anche a Forza Italia, l'ultima volta in occasione della raccolta di firme contro il Governo Prodi. In ogni caso la Giunta si è comportata conformemente al regolamento che lasciava piena discrezionalità al decisore. Per questo motivo la scelta compiuta è più che legittima.
Il 5 dicembre 2007 con delibera 176 la giunta comunale di valentano ha modificato il regolamento negando l'uso gratuito, ma nulla si dice su quello a titolo oneroso, ai partiti politici, garantendo comunque che "sarà altresì a disposizione gratuita delle varie liste soltanto in caso delle elezioni comunali, provinciali, regionali, politiche ed europee"
La modifica di cui si parla è stata effettuata proprio per evitare che questioni discrezionali potessero creare problemi di giustizia, in ogni caso lo spirito del regolamento è rimasto sempre lo stesso: la "Sala Conferenze" è una struttura culturale non adibita a scopi politici. Per questo motivo la Giunta ha chiarito, magari utilizzando una espressione non perfettamente chiara, che, in deroga allo spirito culturale, la Sala potrà essere a disposizione dei partiti e movimenti politici, a titolo gratuito, solo in caso di consultazioni amministrative o elettorali. La Giunta ha preso tale decisione nella convinzione che solo in questi ben definiti casi tutta la cittadinanza è interessata a sentire tutte le campane.
In data 4 febbraio, il comitato promotore del PD richiede nuovamente la Sala Conferenze per il 16 febbraio, di fatto ci troviamo in un inaspettata campagna elettorale, quindi nell'eventualità prevista dal regolamento per l'uso gratuito.
Nonostante ciò a noi "democratici" di Valentano sembrava giusto pagare per l'utilizzo della Sala, ciò che non troviamo giusto è questo rifiuto alla concessione.
L'ultima breve puntualizzazione riguarda l'
inaspettata campagna elettorale. Il 4 febbraio il Presidente Marini rimetteva l'incarico nelle mani del Presidente della Repubblica. Cosa significa? Le Camere ancora non sono sciolte, quindi il Parlamento è in carica. Il Presidente aveva ancora la facoltà di dare mandato ad altri personaggi per la formazione di un nuovo Governo. Anche se poi le Camere sono state sciolte un paio di giorni dopo, la campagna elettorale ancora non era iniziata e tuttora non è iniziata. I comizi elettorali soso stati convocati con il D.P.R. 20/2008 pubblicato sulla G.U.R.I. 31 del 06/02/2008. Considerando 15 giorni di vacatio legis, quindi siamo ancora fuori campagna...
Altra puntualizzazione riguarda l'oggetto della richiesta: la "sala Conferenze" non veniva chiesta per l
inaspettata campagna elettorale, ma semplicemente per la formazione del gruppo del PD di Valentano, cosa che ogni partito o movimento politico, dappertutto, fa utilizzando strutture private e non pubbliche.
La Sala Conferenze deve essere un luogo per far discutere tutti i cittadini o ci sono cittadini di serie A e serie B?
Per quanto ho specificato sopra, penso che a Valentano non esistano cittadini di serie A e di serie B. La "Sala" è stata negata a tutti i movimenti politici senza distinzione di posizione parlamentare.
Nel momento in cui la discussione interesserà la totalità dei cittadini (consultazioni elettorali), la "sala" sarà a disposizione di qualsiasi movimento o partito politico ne faccia richiesta, per tutte le volte che lo vorrà (sempre nei limiti imposti dalla legge 28/2000).
P.S. A volte chi scrive dovrebbe mordersi la lingua pensando alla mano che la nutre... Forse era meglio far firmare l'intervento a qualcun altro ed evitare situazioni imbarazzanti per qualcuno.
A buon intendit(or)rice poche parole...