Finalmente un po' di luce....
Vista impercorribile la strada dell'ascendenza Venanzi (come ho riferito nella precedente), l'attenzione si è spostata alla nonna di Silvio, Maria Angela Banco, moglie di Giuseppe, figlia di Banco Angelo Antonio.
Ebbene Maria Angela Banco era nata il 15.09.1831, sposata tra l'altro ad un altro Venanzi Giuseppe il 26.5.1856. Ripercorrendo la difficile genealogia di questa unione (siamo oggi a circa 7-8 generazioni) siamo riusciti a ritrovare di parenti, in linea diretta, ovviamente un po' lontani dai discendenti di Silvio... Sono due persone che non abitano più a Valentano ma in un vicino paese e che ormai portano il cognome di Benedetti.
Non ne faccio i nomi perché saranno loro, se vorranno, a dirci se hanno voglia di incontrare questi... lontani parenti.
Tutti i dati da me raccolti sono a disposizione dei connazionali Venanzi... Banco... Santi... Benedetti... per metterli in contatto.
A me sapete dove trovarmi.
Ciao.
Romualdo
Romualdo

Ho provato a ricorrere alla mia esperienza per tentare di aiutare la famiglia Venanzi che vuole ritrovare i parenti di Valentano. Una prima ricerca presso l'anagrafe Comunale ha consentito esclusivamente  di conoscere che Venanzi Silvio è nato nel 1899 in una casa di Via Cadorna... troppo poco.
L'Archivio parrocchiale consente di poter dire che i genitori di Silvio erano Domenico Venanzi (nato il 28.10.1869) e la madre Grazia Ercolani di Giovanni proveniente da Capodimonte.
Non trovando fratelli o sorelle di Silvio nati a Valentano (per conoscere i discendenti) era necessario ritrovare i fratelli del padre Domenico e quindi vedere se da questi rami si fosse potuto ridiscendere ad altri parenti.
In effetti Domenico ha avuto un fratello Luigi (1857), un fratello Angelo Antonio (nato nel 1860 e morto nel 1883 probabilmente senza aver formato famiglia). Stessa sorte per la sorella Maddalena (nata nel 1863 e morta nel 1884) e per un altro fratello Francesco (nato nel 1867 e morto l'anno seguente).
L'unica speranza era quindi trovare eredi di Luigi che sarebbero stati i cugini di Silvio.

... Ogni ricerca è stata vana. Luigi potrebbe essersi trasferito da Valentano per altra destinazione che non è registrata...
Della ricerca fatta conservo tutti gli appunti se possono essere utili sono a disposizione dei nipoti di Silvio. Aggiungo che il padre di Domenico era Giuseppe e il nonno era Luigi.
Spero che la storia possa rischiararsi un po' anche se non saprei a che santo votarmi!
Romualdo
 

Debbo intervenire per un sentimento di riconoscenza per Alfeuss che ha voluto pubblicare sul forum la mia "storia" e per gli amici che l'hanno apprezzata. Ovviamente non era una autocelebrazione ma un nuovo stimolo prima di tutto per me... e spero anche per gli altri che "amano" Valentano.
Circa quanto rappresentato da Spina (grazie per l'intervento" su Villa Fontane) è doverosa una precisazione. La pietra del bottino di Villa Fontane, ormai in pessimo stato di conservazione, e in un luogo nascosto e ormai senza alcuna funzione perché assolutamente senza acqua, era stata adocchiata dai soliti ignoti per essere asportata. E questo succedeva circa dieci anni fa. Molti anni indietro era successo alla omologa Fontana del Giglio di cui si è salvata appena la pietra con l'iscrizione (ed è importante) e la faccia di un mutilato leone che faceva da versatoio. Fu rubato lo stemma del cardinale, tutte le cornici laterali e superiore. Il recupero della pietra per perpetuarne la memoria fu deciso per questo motivo. Però, in effetti, la stessa merita una sistemazione adeguata che purtroppo ancora non le è stata data. La segnalazione costituirà un altro mio impegno per questo. Caro Spina la storia dei furti perpetrati al nostro patrimonio storico è lunga ma è lunga anche la serie dei salvataggi. Sono in salvo la maiolica che era sulla piazza di Villa Fontane e che ora è in Chiesa (ricordo l'opera di Don Franco e Don Domenico e del compianto Gervasio Costantini), è in salvo l'affresco della Madonna della Commenda (volevano rubare anche quello) ma si è fatto in tempo a farlo recuperare. I proprietari della vecchia Chiesa della Commenda misero in salvo, appena in tempo, lo stemma dei Cavalieri di Malta proprio la notte prima che sparisse!
Quindi bene che tutto rimanga al suo posto quando è possibile altrimenti lo si perde,
Ora devo adempiere all'impegno promesso...
Romualdo

Cari amici,
premetto che esendo prossima la "Befana" gli altri re magi arriveranno... Pazienza.
Ho letto quanto avete scritto sul caso della Madonna della Salute a Ballarò. Probabilmente la foto è arrivata alla Rai (che naturalmente ha una fototeca cui attinge quando ne ha bisogno) forse scattata da qualche amico romano dei Felceti che lavora proprio in Rai. Al nostro comune che ha chiesto chiarimenti in merito la Rai non ha ancora fornito alcuna spiegazione.
Ma quello della foto è un problema secondario. Io tornerei sul discorso della satira, mi sembra un argomento più serio. Ai giovani di Valentano che effetto ha fatto l'immagine così usata?
Cordialmente
Baldassarre

La segnalazione nel nosto sito dell'uso dell'immagine della Chiesa della Madonna della Salute di Valentano l'ho probabilmente voluta io perché ho potuto raccogliere alcune sgradite osservazioni che i fedeli del nostro Santuario e della nostra Madonna dela Salute mi hanno rappresentato. Va bene la satira... ma era proprio necessario usare l'immagine della Madonna? A me appare quantomeno sgradevole e mi lascia l'amaro in bocca! A VOI?
Baldassarre