E' allora ovvio che non puoi immaginare che si tratti di malafade generalizzata ma invece ci sono dei problemi strutturali.
Più che strutturali ci sono problemi culturali e di completo menefreghismo verso il prossimo.La cronaca è piena di criminali che per non rispettare le leggi stradali mietono migliaia di vittime all'anno.
Ma tu pensi che il problema sia davvero per le velocita' comprese tra 50 a 60? Sai quale e' la differenza di spazio di arresto tra le due velocita': 9 metri su strada asciutta e 13 su strda bagnata!!
Sai che la distanza di arresto di un oggetto è anche in funzione della sua massa ?
Sai che questo tratto di strada è percorso non solo da micro machines ma da numerosissimi Tir ?
Sai che la massa di un tir può essere anche superiore a 10000 Kg ?
Sai che il grip stradale in oggetto non è pari a quello di un autodromo ?
Sai che non tutti sono piloti e che i riflessi possono variare da soggetto a soggetto?
Sai che non tutti gli autoveicoli son dotati di sistemi abs, e che non tutti viaggiano con gomme in ottime condizioni sia di usura che di gonfiaggio?
Insomma il calcolo da te proposto è veramente troppo semplicistico e lascia il tempo che trova, ogni autoveicolo e soprattutto ogni guidatore è diverso dagli altri.
Il dato che deve far riflettere secondo me è che
nelle migliori delle ipotesi il tempo di arresto
minimo di un' utilitaria che viaggia a 50 km/h è di circa 25 metri.
Distanza molto sufficiente per provocare un grosso incidente, e se vieni a vedere in via della Villa (ti attivo una webcam
? ) ti renderai conto che sono veramente pochi i veicoli che rispettano tale limite.
Se in Italia in un centro abitato il limite è di 50 Km/h credo che questo dato abbia un suo "perchè" e vada rispettato e non contestato.
Video di un Crash Test di un autocarro che viaggia a 70 Kh/h
Io capisco la necessita talvolta in questo sito di sfoggiare le proprie doti da professore (sara' forse dovuta alla noia peasana?), pero' a volte in questo esercizio di lodevole esibizionismo si perde di vista un po' di sano buon senso:
1) e' inutile mettere un limite di velocita' dove sai per certo che nessuno lo rispetterebbe se non implementi dei sistemi di controllo attivi ma soprattutto passivi dfella velocita'
2) Non posso credere che tu possa pensare che a tua detta i numerosi criminali che investono senza pieta' i pedoni, incuranti di ogni sprezzo del pericolo viaggino tutti tra una velocita' compresa tra i 50 e i 60 km/h!
Prova inoltre a dare una occhiata ai dati sugli incidenti stradali delle strade extraurbane, noterai con stupore che in corrispondenza della entrata in vigore della legge Ferri (nei primi anni novanta credo ma non ricordo bene) che imponeva il limite di 90 km/h nelle strade extraurbane e di 130 nelle autostrade ha visto impennare notevolmente il numero degli incidenti stradali nelle strade extraurbane. La curva era descrescente fino alla entrata in vigore della legge impennandosi immediatamente dopo. Questo per dirti che non in tutte le circostanze un abbassamento del limite di velocita', soprattutto quando non accompagnato da cambiamenti strutturali della infrastruttura viaria, corrispondono in effetti positivi. La teoria che spiega questo "strano" fenomeno ho cercato di accennarla in un post precedente quando facevo l'esempio del sorpasso, ma ovviamente anche li come dici tu ho usato una terminologia "semplicistica", ma evidentemente non posso essere alla altezza dei salotti intellettuali valentanesi
Fammi sapere se vuoi leggere di piu in merito a quanto scrivo potrei ricercarti delle pubblicazioni del mio vecchio prof di infrastrutture viarie della universita' di Roma che al tempo dei miei studi ci presento'.
Ciao
Gio