Forum Community sul Comune di Valentano (VT) > Dalla Piazza

Mastro Titta e Valentano - Da Articolo21.org By: luigi

Un articolo molto interessante sull'esecuzione di Mastro Titta a Valentano a Poggio delle Forche.
La potete trovare qui
Un'anticipazione..
Citazione
Mastro Tita come tutte le persone dello spettacolo, quando deve debuttare in una piazza importante come quella di Roma fa delle prove generali.  Valentano è un paese della Maremma Laziale, dove qualche mese prima di eseguire la prima esecuzione nella Città Eterna, esegui una delle sue prime prove.

Marco Rossi nei primi mesi del 1797  stava in casa con il cugino e lo zio, discutendo della ripartizione di una eredità. I tre iniziarono a litigare poiché la ripartizione proposta e le ragioni dei calcoli non trovavano l’accordo dei tre parenti. La discussione si accese  e il Rossi ad un tratto accecato dall’ira prese una scure e spaccò la testa allo zio, poi fece la stessa operazione nei confronti del cugino e nel compiere questo secondo omicidio fu spruzzato  di sangue sui suoi vestiti.   Il Rossi, smaltita l’ira e pentito della sua azione, si andò a costituire al Capitano del Popolo, che nello Stato Pontificio era l’autorità a cui veniva demandata l’ordine pubblico. Gli fu fatto il processo e condannato a morte per mano di Mastro Titta.

A Valentano si  tramanda ancora il ricordo di questa esecuzione avvenuta al Poggio delle Forche, luogo posto all’inizio del Paese verso la strada per Canino,  deputato per le esecuzioni nei pressi della chiesa di San Rocco a qui tempi pericolante. L’esecuzione detta “decollazione al quarto “ prevedeva che il condannato doveva essere mazzolato e squartato. Per l’assistenza spirituale ai condannati a Valentano esisteva la “Confraternita o Compagnia della Buona Morte”  e anche in questo caso diede la sua opera  .

Per l’esecuzione furono date precise disposizioni che la cronaca  dell’epoca riporta:

Approssimatasi l’ora  fatale per l’esecuzione della Giustizia, che fu verso le ore 15 in 16, entrato il Carnefice (Mastro Titta), e legato il Paziente per essere condotto al patibolo, null’altro si sentiva pronunziar dal medemo che «Gesù mio ajutatemi», e simili esclamazioni. Nell’uscire dalla Conforteria venne bendato, e così si incamminò al Patibolo preceduto dalla numerosa Compagnia con torce gialle fino al luogo della Giustizia, ove giunto adorò il SS. Sacramento esposto già nella contigua Chiesa di S. Rocco, e terminata l’orazione con somma intrepidezza e rassegnazione, chiedendo perdono a Dio, ed agli uomini intervenuti allo spettacolo, disposto sopra il palco il suo corpo nella maniera più acconcia, che le fu possibile per l’esecuzione presso il bel punto della massima conversione…Mastro Titta  il Carnefice eseguì il fatal colpo lasciando tutti quanti funestati dalla terribil vista, altrettanto contenti per la bella fondata speranza d’esser volata quell’anima al Celo».


LO-FI Version 1.0 by DarkWolf - Valid XHTML 1.0! - CSS 2.1!