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Autore Topic: Valentano, rifacimento dalla piazza ?  (Letto 119620 volte)
ciocchetto
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« Risposta #45 il: Gennaio 14, 2008, 14:22:33 »

Se in un forum si smette di chiacchierare, meglio chiuderlo.
Aggiungo una considerazione contro la presenza della fontana: nel centro storico chi deve ristrutturare un'abitazione è sottoposto giustamente a vincoli abbastanza stretti, che deve rispettare pena un'ammenda e l'obbligo del ripristino alle condizioni imposte dai vincoli: per vincoli intendo porte, persiane e finestre di un certo tipo (ad esempio legno invece del più robusto alluminio e pvc), oppure, nel caso di Valentano, intonaci invece di muri a facciavista, ecc...
Eppure nella piazza si introduce un elemento ultramoderno (una fontana a scomparsa) e che non c'è mai stata. C'è qualcosa che non mi torna.
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« Risposta #46 il: Gennaio 14, 2008, 16:36:36 »

CHIUDIAMO TUTTO IL CENTRO STORICO!!!!!
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Luigi
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« Risposta #47 il: Gennaio 14, 2008, 16:57:29 »

Se in un forum si smette di chiacchierare, meglio chiuderlo.
Aggiungo una considerazione contro la presenza della fontana: nel centro storico che deve ristrutturare un'abitazione è sottoposto giustamente a vincoli abbastanza stretti, che deve rispettare pena un'ammenda: per vincoli intendo porte, persiane e finestre di un certo tipo (ad esempio legno invece del più robusto alluminio e pvc), nel caso di Valentano intonaci invece di muri a facciavista, ecc...
Eppure nella piazza si introduce un elemento ultramoderno (una fontana a scomparsa) e che non c'è mai stata. C'è qualcosa che non mi torna.

Torno a ripetere che già c'è stato il parere della sovrintendenza ai beni architettonici (il centro storico è zona vincolata) e nè il PRG nè il Piano di recupero del centro storico nè il regolamento edilizio vietano di realizzare "fontane" (anche se improprio come termine sono in relatà giochi d'acqua).
Inoltre, come hai ribadito anche tu, è un progetto finanziato, quindi se questo non fosse stato cantierabile (con tutte le autorizzazioni del caso) non sarebbe stato sovvenzionato.
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willis
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« Risposta #48 il: Gennaio 14, 2008, 17:12:55 »

la bellezza di Valentano, come gli altri paesi con carattere mediovale, secondo me andrebbe lasciata integra compatibilmente con le esigenze dell'adeguamento tecnologico necessario.
Per me che non sono nativo del posto e che abito in questo paese solo dal 2001 devo dire che mi piace così com'è.
Non credo che nel medioevo a Valentano vi fossero fontane a scomparsa con giochi di acqua, ma forse vi erano altri tipi di fontane o abbeveratoi per gli animali.
Apprezzo molto lo sforzo che fanno gli abitanti per mantere integre certe tradizioni (per es. il solco dritto), per cui non capisco l'utilità di immettere del nuovo in un paese che, sempre secondo me, è bellissimo, un paese in cui durante l'estate passeggiando per le strade interne alle mura si può sentire i profumi delle pietanze in cottura, dolce ricordo delle cucine del tempo andato.
comunque rispetto le volontà altrui, sempre che siano espresse dalla maggioranza.
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ciocchetto
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« Risposta #49 il: Gennaio 14, 2008, 19:01:20 »

Torno a ripetere che già c'è stato il parere della sovrintendenza ai beni architettonici (il centro storico è zona vincolata) e nè il PRG nè il Piano di recupero del centro storico nè il regolamento edilizio vietano di realizzare "fontane" (anche se improprio come termine sono in relatà giochi d'acqua).
Inoltre, come hai ribadito anche tu, è un progetto finanziato, quindi se questo non fosse stato cantierabile (con tutte le autorizzazioni del caso) non sarebbe stato sovvenzionato.

Sul fatto che sia tutto regolare non oso sollevare dubbi, e sono convinto di questo. Parlavo solo di opportunità e di gusti (i miei): dovendo dirla tutta, avrei preferito una piazza ripulita nelle facciate dei palazzi storici (e questo penso nessuno possa negare sia indispensabile) e una pavimentazione affidata ai solidi e tradizionali "selci" (i sampietrini sono quelli di Roma, più piccoli), e avrei speso i soldi della fontana nell'opera di interramento dei cavi di Enel e Telecom, che sono orrendi così come sono e che saranno rimessi esattamente come ora, una volta rifatte le facciate. Come mi sarebbe piaciuto rivedere via Roma col selciato, come la ricordo quando ero piccolo, magari con i lecci sul lato sinistro, di cui rimane traccia solo in qualche vecchia foto e nella memoria di pochi. Credo che tali lavori sarebbero potuti rientrare benissimo nelle voci di spesa per la destinazione dei fondi ottenuti, al pari se non meglio di una fontana a scomparsa.
Ma oltre a non essere più (purtroppo) residente non sono nemmeno esperto in materia, per cui la mia opinione vale quello che vale (cioé poco).
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« Risposta #50 il: Gennaio 14, 2008, 19:13:45 »

Come mi sarebbe piaciuto rivedere via Roma col selciato, come la ricordo quando ero piccolo,

com'è che non me lo ricordo 'sto selciato? 
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« Risposta #51 il: Gennaio 14, 2008, 19:39:24 »

Come sempre mi trovo d'accordo con Willis e Ciocchetto...
A Piansano hanno realizzato una fontana quanto meno opinabile (a me sembra un piano caricatore!!!)...e non è collocata in una nicchia come la piazza di Valentano...
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ciocchetto
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« Risposta #52 il: Gennaio 14, 2008, 21:03:37 »

Come mi sarebbe piaciuto rivedere via Roma col selciato, come la ricordo quando ero piccolo,

com'è che non me lo ricordo 'sto selciato? 

Perché c'hai la memoria corta: e non l'hanno tolto nemmeno troppi anni fa, mi pare in occasione della metanizzazione, quindi metà anni '80.
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« Risposta #53 il: Gennaio 15, 2008, 06:58:16 »


Carissimo Ciocchetto, per esprireme opinioni non bisogna essere residenti nè esperti in materia!
Da un tot di anni sono -di fatto- apolide ma con le radici "residenziali" ben piantate nel paesello natio e devo dire che, visitando saltuariamente Valentano, mi rendo effettivamente conto dei notevoli passi avanti che sono stati fatti. Faccio chiaramente riferimento  ad un concreto tentativo di miglioramento generale volto a cancellare gli scempi architettonici stratificatisi nel tempo.
Dopo questa breve premessa passiamo all'argomento del giorno: fontana nella piazza Comunale (giochi d'acqua per essere più precisi).
Penso che qualsiasi  cosa connotata da carattere di buon gusto riesca sempre ad integrarsi in un contesto urbanistico antico come quello valentanese. I giochi d'acqua sono elementi talmente neutri che non intaccheranno minimamente la cornice in cui verranno inseriti, anzi, movimenteranno il tutto, rendendo la piazza (preferibilmente chiusa al traffico) di fatto migliorata nel suo complesso.
Non bisogna aver paura delle novità o necessariamente e nostalgicamente legarsi al passato. Gli anni passano le esigenze mutano e bisogna quindi trovare dei giusti compromessi tra funzionalità ed estetica.
Rimango perplesso quando in questo portale leggo critiche insensate a quello che l'Amministrazione Comunale ha fatto in questi ultimi anni.
Ma vi siete guardati un attimo intorno?
Il futuro è il ripristino e la valorizzazione dei borghi antichi!
Valentano ha un'urbanistica unica nel suo genere ed un panorama invidiabile. Perchè, dunque, non valorizzare tutto ciò? Perchè osteggiare aprioristicamente ogni tentativo che va in questa direzione? Io questo proprio non lo capisco!
Adesso devo andare....ma ritornerò sull'argomento.
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« Risposta #54 il: Gennaio 15, 2008, 08:42:45 »


Sul fatto che sia tutto regolare non oso sollevare dubbi, e sono convinto di questo. Parlavo solo di opportunità e di gusti (i miei): dovendo dirla tutta, avrei preferito una piazza ripulita nelle facciate dei palazzi storici (e questo penso nessuno possa negare sia indispensabile)

Questo intervento è già in progetto ma solo per alcuni palazzi del centro con i connotati del palazzo storico.

e una pavimentazione affidata ai solidi e tradizionali "selci" (i sampietrini sono quelli di Roma, più piccoli),
Non vorrei fare il puntiglioso ma riporto la differenza tra selciato (in porfido) e sampietrino (in basalto):



* Sampietrini.jpg (9.4 KB, 180x120 - visto 668 volte.)

* Selciato.jpg (22.34 KB, 250x187 - visto 548 volte.)
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ciocchetto
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« Risposta #55 il: Gennaio 15, 2008, 09:13:20 »


Ma vi siete guardati un attimo intorno?
Il futuro è il ripristino e la valorizzazione dei borghi antichi!
Valentano ha un'urbanistica unica nel suo genere ed un panorama invidiabile. Perchè, dunque, non valorizzare tutto ciò? Perchè osteggiare aprioristicamente ogni tentativo che va in questa direzione? Io questo proprio non lo capisco!
Adesso devo andare....ma ritornerò sull'argomento.

Io non osteggio nulla, anzi, del ripristino e della valorizzazione dei borghi sono il primo sostenitore. Solo che quello che vedo viene fatto a Valentano non mi piace in termini di scelte. Sono comunque contento che almeno qualcosa venga fatto, prima che cada tutto a pezzi. Ho solo espresso una mia opinione in merito a scelte estetiche che per me non sono molto azzeccate, ma ripeto che è una mia opinione. Se vuoi un esempio di quello che intendo io per valorizzazione di un centro stroico, vai a vedere quello che è stato fatto a Vitorchiano, oppure anche se in maniera minore a Gradoli e Grotte di Castro. Proprio perché mi guardo intorno, rimango perplesso... 
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« Risposta #56 il: Gennaio 15, 2008, 09:27:52 »

Non vorrei fare il puntiglioso ma riporto la differenza tra selciato (in porfido) e sampietrino (in basalto):

Il "selciato" prende questo nome dalla pietra con cui vengono realizzate le "mattonelle", e cioé la selce, una pietra sedimentaria durissima e particolarmente resistente agli agenti atmosferici; anche se poi col termine "selciato" si intende più genericamente una qualsiasi pavimentazione a pietre, di qualsiasi origine esse siano (anche il profido o il basalto). Da noi si usano prevalentemente la selce e il basalto perché il nostro territorio, e tutto il Lazio in generale, è ricchissimo di questa roccia: a Roma, i sampietrini furono introdotti da papa Sisto V e venivano estratti dalle cave nella zona dei castelli romani. C'è anche chi ha messo su un sito in difesa del sampietrino (http://www.sampietrino.it/), visto che a Roma stanno togliendolo da tutte le strade a traffico elevato per l'inquinamento acustico che genera, anche se l'asfalto ha durata decisamente inferiore (e quindi costi di manutenzione più alti).
La differenza tra quelli che noi chiamiamo genericamente "selci" e i sampietrini è nella dimensione delle pietre, non il materiale: i selci sono tagliati in tronchi di piramide la cui base maggiore è intorno ai 12 cm, mentre i sampietrini hanno dimensioni più piccole (8 cm).
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« Risposta #57 il: Gennaio 15, 2008, 11:56:11 »

Non vorrei fare il puntiglioso ma riporto la differenza tra selciato (in porfido) e sampietrino (in basalto):

Il "selciato" prende questo nome dalla pietra con cui vengono realizzate le "mattonelle", e cioé la selce, una pietra sedimentaria durissima e particolarmente resistente agli agenti atmosferici; anche se poi col termine "selciato" si intende più genericamente una qualsiasi pavimentazione a pietre, di qualsiasi origine esse siano (anche il profido o il basalto). Da noi si usano prevalentemente la selce e il basalto perché il nostro territorio, e tutto il Lazio in generale, è ricchissimo di questa roccia: a Roma, i sampietrini furono introdotti da papa Sisto V e venivano estratti dalle cave nella zona dei castelli romani. C'è anche chi ha messo su un sito in difesa del sampietrino (http://www.sampietrino.it/), visto che a Roma stanno togliendolo da tutte le strade a traffico elevato per l'inquinamento acustico che genera, anche se l'asfalto ha durata decisamente inferiore (e quindi costi di manutenzione più alti).
La differenza tra quelli che noi chiamiamo genericamente "selci" e i sampietrini è nella dimensione delle pietre, non il materiale: i selci sono tagliati in tronchi di piramide la cui base maggiore è intorno ai 12 cm, mentre i sampietrini hanno dimensioni più piccole (8 cm).
Ti riporto quanto indicato da Wikipedia l'enciclopedia libera: "Il sanpietrino o sampietrino, come riportato sul Dizionario De Mauro, è il nome del blocchetto di porfido utilizzato per la realizzazione del lastricato stradale di uso comune nel centro storico di Roma e in Piazza San Pietro per pavimentare strade o piazze.
Accostando più blocchetti si ottiene una pavimentazione su estese superfici che prende appunto il nome di SANPIETRINI."

http://www.ilselciato.it/
Adesso tralasciamo questo polemica sterile. Comunque si intenda il selciato di Valentano è e rimane in basalto.Quindi l'uso della basaltina di Bagnoregio è conforme a quanto previsto nel PRG.
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« Risposta #58 il: Gennaio 15, 2008, 12:16:41 »

Scusate se mi intrometto ma il mio passato di posatore mi impone di dare ragione a Ciocchetto. Il "selcio", tronco di piramide di materiale molto duro, spesso basalto, ma NON porfido, è stato introdotto successivamente al sampietrino che invece, essendo molto lungo (per questo era chiamato dagli addetti ai lavori "dente de cane") poteva essere conficcato nel terreno molto più profondamente rimanendo più saldo al transito dei mezzi pesanti. Nei nostri giorni, essendo possibile realizzare il sottofondo in cemento armato, i sampietrini hanno di fatto esaurito il loro ruolo.
Mi scuso di nuovo per queste sterili precisazioni ma il selcio spesso viene confuso con il porfido che invece è materiale proveniente dalle Alpi... 

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« Risposta #59 il: Gennaio 15, 2008, 13:24:10 »

Ti riporto quanto indicato da Wikipedia l'enciclopedia libera: "Il sanpietrino o sampietrino, come riportato sul Dizionario De Mauro, è il nome del blocchetto di porfido utilizzato per la realizzazione del lastricato stradale di uso comune nel centro storico di Roma e in Piazza San Pietro per pavimentare strade o piazze.
Accostando più blocchetti si ottiene una pavimentazione su estese superfici che prende appunto il nome di SANPIETRINI."

http://www.ilselciato.it/
Adesso tralasciamo questo polemica sterile. Comunque si intenda il selciato di Valentano è e rimane in basalto.Quindi l'uso della basaltina di Bagnoregio è conforme a quanto previsto nel PRG.

Wikipedia ha volte ha dei buchi, e questo è clamoroso e anzi provvederò a correggerlo: il profido è un materiale che non esiste nella nostra regione, dove la pavimentazione di questo tipo è nata e ha avuto la sua massima espressione: tra l'altro la basaltina e la selce hanno il tipico colore a cui siamo abituati (grigio scuro), mentre il porfido è rossiccio. I sampietrini in porfido sono un'invenzione moderna, dal punto di vista della storia dell'urbanistica un falso abbastanza clamoroso, e infine da punto di vista della manutenibilità un disastro se usati come fondo stradale: mentre basaltina e selce sono impermeabili, il porfido come tutte i materiali di origine dolomitica tendono ad assorbire i liquidi e le sostanze oleose, se non opportunamente trattati.
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