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Autore Topic: La frutta basta lavarla oppure bisogna pelarla?  (Letto 10066 volte)
ghisirds
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« il: Gennaio 05, 2008, 14:40:56 »

Un saluto a tutti.

E' da quando sono piccolo che mi viene detto di pelare la mela, la pera, le carote ecc. prima di mangiarle, perchè contengono veleni.

Poi ho sentito dire che la buccia è una delle parti del frutto con più sostanze e quindi che fa meglio.

Ma chi ha ragione alla fine? Voi come fate?

Io alterno, ma tendo sempre più a non sbucciare più niente ma solo a lavare; anche perchè una carota per esempio, che nasce e cresce sottoterra, assorbe secondo me tutto dal terreno e sbucciarla serve ben a poco.

Se il terreno è inquinato lo è anche la carota, e allora perchè buttare via anche le sostanze nutritive in più che possono essere contenute nella buccia..!?
Bye

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sonny62
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res non verba


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« Risposta #1 il: Gennaio 05, 2008, 16:00:40 »

Un saluto a tutti.

E' da quando sono piccolo che mi viene detto di pelare la mela, la pera, le carote ecc. prima di mangiarle, perchè contengono veleni.

Poi ho sentito dire che la buccia è una delle parti del frutto con più sostanze e quindi che fa meglio.

Ma chi ha ragione alla fine? Voi come fate?

Io alterno, ma tendo sempre più a non sbucciare più niente ma solo a lavare; anche perchè una carota per esempio, che nasce e cresce sottoterra, assorbe secondo me tutto dal terreno e sbucciarla serve ben a poco.

Se il terreno è inquinato lo è anche la carota, e allora perchè buttare via anche le sostanze nutritive in più che possono essere contenute nella buccia..!?
Bye


Partiamo dal concetto che ormai non c'è più niente di veramente privo da contaminazioni chimiche. Paraltro chi si affida all' acquisto di prodotti cosidetti " bilologici" lo fà accollandosi costi elevati e con la consapevolezza che vengono si da coltivazioni con dei protocolli particolari, ma anche che la pioggia e lo stesso suolo di coltivazione sono ormai irrimediabilmente compromessi. Detto questo a me risulta che si raccomanda di sbucciare la frutta proprio perchè la buccia per la frutta e come la pelle per gli eseri umani. E' la parte che permette l'osmosi tra l'esterno e l'interno del frutto ed è per questo che sulla buccia si concentrano le sostanze nutritive migliori (parlo di frutti dalla buccia edibile) ma contestualmente anche tutti i fitofarmaci e gli anticrittogamici usati nella lotta agli insetti, acari e via dicendo. Va però detto che tutti questi agenti hanno un tempo di carenza che va da pochi giorni a quasi un mese ed è proibito ai coltivatori di irrorare i prodotti fuori da questi periodi. Detto questo se tutti rispettano la legge i frutti a buccia edibile dovrebbero essere tranquillamente mangiati cosi come sono. Io personalmente uso mettere la frutta e la verdura a bagno in un composto di acqua e semplice bicarbonato qualche minuto prima di mangiarla. Non è un rimedio a tutte le porcherie ma a qualcuna si!
Buon appetito 
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discutere con un'imbecille non conviene: devi scendere al suo livello e rischi di perdere per inesperienza!
willis
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« Risposta #2 il: Gennaio 05, 2008, 17:19:57 »

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Se il terreno è inquinato lo è anche la carota, e allora perchè buttare via anche le sostanze nutritive in più che possono essere contenute nella buccia..!?

Oggi in agricoltura vengono usati prodotti "sistemici", cioè che entrano in circolo nella linfa della pianta, per cui sbucciare il prodotto non serve a niente, mentre, secondo me è bene lavarlo.

Citazione
Va però detto che tutti questi agenti hanno un tempo di carenza che va da pochi giorni a quasi un mese ed è proibito ai coltivatori di irrorare i prodotti fuori da questi periodi.

Vorrei sapere chi, quando è sotto la raccolta del prodotto e si accorge che è "ammalato", rinuncia al proprio guadagno, non trattandolo per la salute della gente.

Citazione
chi si affida all' acquisto di prodotti cosidetti " bilologici" lo fà accollandosi costi elevati e con la consapevolezza che vengono si da coltivazioni con dei protocolli particolari, ma anche che la pioggia e lo stesso suolo di coltivazione sono ormai irrimediabilmente compromessi

Per ingannare l'agricoltura biologica si può comprare qualsiasi antiparassitario e anticrittogamico con il semplice scontrino fiscale anzichè la fattura. In questo modo si evade il controllo della autorità preposte.
ciao.
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ghisirds
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« Risposta #3 il: Gennaio 05, 2008, 18:23:44 »

Adesso anche io tendo a non sbucciarla ma a lavarla: mi sembra il compromesso migliore... anche se di inverno bagnarmi le mani (che poi si screpolano) mi da un po da fare...
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gieffe
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« Risposta #4 il: Gennaio 07, 2008, 10:34:36 »

Un saluto a tutti.

E' da quando sono piccolo che mi viene detto di pelare la mela, la pera, le carote ecc. prima di mangiarle, perchè contengono veleni.

Poi ho sentito dire che la buccia è una delle parti del frutto con più sostanze e quindi che fa meglio.

Ma chi ha ragione alla fine? Voi come fate?

Io alterno, ma tendo sempre più a non sbucciare più niente ma solo a lavare; anche perchè una carota per esempio, che nasce e cresce sottoterra, assorbe secondo me tutto dal terreno e sbucciarla serve ben a poco.

Se il terreno è inquinato lo è anche la carota, e allora perchè buttare via anche le sostanze nutritive in più che possono essere contenute nella buccia..!?
Bye



La cosa più salutare è mangiare poco: meno si mangia, meno sostanze dannose vanno dentro. Da uno studio (poco credibile mi sembra) uno dovrebbe mantenersi sempre un po' affamato (i topi affamati campano più di quelli "governati", ma noi non siamo topi).
Sembrerebbe cmq che le cose peggiori siano i grassi animali, che hanno metabolizzato i tanti veleni che circolano. In sostanza, gli animali hanno assorbito un sacco di veleni (medicinali, antibiotici, pesticidi vari) e, mangiando loro, assorbiamo anche quei veleni. Anche i cibi che sembravano salutari (soia, mais) sembra che alla fine siano più pericolosi degli altri, perché probabilmente transgenici e alterati nel loro DNA (così ho letto da qualche parte).
Ma alla fine di qualcosa si deve morire: meglio una vita risicata o un giorno da leone? Il solito dilemma
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Luigi
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« Risposta #5 il: Gennaio 08, 2008, 09:37:22 »

Scusate ma vorrei specificare alcune cosette:
1) non è dimostrato da nessuna parte che i cibi da agricoltura biologica facciamo bene mentre quelli da agricoltura integrata o convenzionale facciamo male. Da numerosi studi risulta invece che il tasso di aflatossine (tossine prodotti da fusarium un fungo che attacca i cereali altamente cancerogene) è maggiore nei cibi provenienti da agricoltura biologica che non negli altri. In Austria, dove la normativa sulle aflatossine è presente, i cibi biologici costano molto di più proprio perchè devono essere soggetti a numerose verifiche e molti prodotti vengono scartati

2) quando i tempi di carenze dei fitofarmaci sono rispettati i pericoli di contaminazione da fitofarmaci sono ridotti al minimo. Purtroppo in questi casi è meglio la frutta che arriva dai grossi produttori che non dall'orticello del vicino perchè è soggetta a controlli da parte dei laboratori interni o da parte di enti esterni (ho collaborato un po' per il CCORAV di Grotte di Castro e vi dico che le analisi sono puntigliosissime e COOP e CONAD non ci mettono che due secondi a rimandare indietro uno stock di patate contaminate perchè li esaminano anche nei loro laboratori)

3) la normativa italiana sui prodotti fitosanitari utilizzati in agricoltura è la più severa d'Europa con controlli puntigliosi (ad esclusione del caso aflatossine che se scoppierà farà un tale casino che non avete idea basta pensare che le vacche alimentate con mais contaminato hanno un latte con un altissima concentrazione di queste sostanze)

4) ancora non è dimostrato che gli OGM facciano male anzi nel caso specifico del mais BT (OGM) riduce il quantitativo di aflatossine poichè inibisce gli attacchi di piralide che crea vie preferenziali di entrata di funghi produttori di aflatossine oppure del Golden Rice, un Riso OGM con la particolarità di essere molto di ricco di beta-Carotene, precursore della vitamina A, che salva molte vite in Cina, primo consumatore mondiale di questo alimento e che è la base fondamentale dell'alimentazione in questo paese.

5) la storia degli OGM che fanno male, che sono dannosi per l'ambiente nasce dal modo che hanno i nostri politici e i giornalisti di creare notizie pensando di avere a che fare con gente che, secondo loro, non capisce come stanno le cose.Allora se dobbiamo dire come stanno realmente le cose sugli OGM diciamole: le grosse ditte sementiere e produttori di OGM sono quasi tutte americane, le produzioni tipiche italiane che implementerebbero piante OGM subirebbero un appiattimento della qualità e conseguentemente un attacco da parte degli altri produttori che non vedono l'ora di scardinare il potere del tipico italiano. Quindi dietro a tutto c'è la salvaguardia del tipico. Però bastava dirlo gli Italiani non sono così stupidi come certi politici pensano.

6) non è vero che nel biologico non vengono usati prodotti chimici. Il biologico ha subito un netto ridimensionamento dell'uso del Rame ad esempio che viene usato in quantitativi enormi soprattutto nei frutteti. In queste coltivazioni si è notato che i terreni, avevano una concentrazione anormale di questo elemento. Ricordo che in passato, nell'agricoltura biologica, erano autorizzati prodotti come la nicotina e il quassio (classificati come molto tossici).
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gieffe
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« Risposta #6 il: Gennaio 08, 2008, 11:40:29 »

Scusate ma vorrei specificare alcune cosette:
1) non è dimostrato da nessuna parte che i cibi da agricoltura biologica facciamo bene mentre quelli da agricoltura integrata o convenzionale facciamo male. Da numerosi studi risulta invece che il tasso di aflatossine (tossine prodotti da fusarium un fungo che attacca i cereali altamente cancerogene) è maggiore nei cibi provenienti da agricoltura biologica che non negli altri. In Austria, dove la normativa sulle aflatossine è presente, i cibi biologici costano molto di più proprio perchè devono essere soggetti a numerose verifiche e molti prodotti vengono scartati

2) quando i tempi di carenze dei fitofarmaci sono rispettati i pericoli di contaminazione da fitofarmaci sono ridotti al minimo. Purtroppo in questi casi è meglio la frutta che arriva dai grossi produttori che non dall'orticello del vicino perchè è soggetta a controlli da parte dei laboratori interni o da parte di enti esterni (ho collaborato un po' per il CCORAV di Grotte di Castro e vi dico che le analisi sono puntigliosissime e COOP e CONAD non ci mettono che due secondi a rimandare indietro uno stock di patate contaminate perchè li esaminano anche nei loro laboratori)

3) la normativa italiana sui prodotti fitosanitari utilizzati in agricoltura è la più severa d'Europa con controlli puntigliosi (ad esclusione del caso aflatossine che se scoppierà farà un tale casino che non avete idea basta pensare che le vacche alimentate con mais contaminato hanno un latte con un altissima concentrazione di queste sostanze)

4) ancora non è dimostrato che gli OGM facciano male anzi nel caso specifico del mais BT (OGM) riduce il quantitativo di aflatossine poichè inibisce gli attacchi di piralide che crea vie preferenziali di entrata di funghi produttori di aflatossine oppure del Golden Rice, un Riso OGM con la particolarità di essere molto di ricco di beta-Carotene, precursore della vitamina A, che salva molte vite in Cina, primo consumatore mondiale di questo alimento e che è la base fondamentale dell'alimentazione in questo paese.

5) la storia degli OGM che fanno male, che sono dannosi per l'ambiente nasce dal modo che hanno i nostri politici e i giornalisti di creare notizie pensando di avere a che fare con gente che, secondo loro, non capisce come stanno le cose.Allora se dobbiamo dire come stanno realmente le cose sugli OGM diciamole: le grosse ditte sementiere e produttori di OGM sono quasi tutte americane, le produzioni tipiche italiane che implementerebbero piante OGM subirebbero un appiattimento della qualità e conseguentemente un attacco da parte degli altri produttori che non vedono l'ora di scardinare il potere del tipico italiano. Quindi dietro a tutto c'è la salvaguardia del tipico. Però bastava dirlo gli Italiani non sono così stupidi come certi politici pensano.

6) non è vero che nel biologico non vengono usati prodotti chimici. Il biologico ha subito un netto ridimensionamento dell'uso del Rame ad esempio che viene usato in quantitativi enormi soprattutto nei frutteti. In queste coltivazioni si è notato che i terreni, avevano una concentrazione anormale di questo elemento. Ricordo che in passato, nell'agricoltura biologica, erano autorizzati prodotti come la nicotina e il quassio (classificati come molto tossici).

Il problema è che il vero biologico esiste solo in teoria perché per decontaminare completamente i terreni.... andrebbero portati su una altro pianeta
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