Camilleri è famoso per i romanzi sul Commissario Montalbano reso celebre dalla Fiction Televisiva.
Lo scrittore ha anche una mole non indifferente di altri scritti che riguardano personaggi ed avvenimenti della sua amata Sicilia, seguendo il percorso di Leonardo Sciascia.
Proprio da quest'ultimo prende origine questo libro un carteggio su
Flavio Mitridate (nato Shemuel ben Nissim Abul-Farag (Flavius Guillelmus Ramundus Mithridates) ed in seguito Giovanni Tommaso Moncada) un personaggio anomalo del '400 da cui prende spunto per scrivere questo libro.
Nato ebreo, convertito al cattolicesimo, famoso per la sua eloquenza, dialettica e conoscenza delle lingue e delle culture orientali, dotato di un'intelligenza adamantina.
Questo libro, consigliatomi da Romualdo Luzi (che ringrazio), ed il suo protagonista si incrociano anche con la storia di Valentano in particolare con la famiglia Farnese con contatti tra Flavio Mitridate e Angelo Farnese fratello di Alessandro (poi Papa Paolo III).
Un bel libro per questa estate, non pesante e scorrevolissimo, caratterizzato dallo stile di Camilleri, puntuale e minuzioso nelle descrizioni.