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Autore Topic: Ecco come si fa pianificazione urbanistica: gli strumenti giusti  (Letto 6561 volte)
luigi
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« il: Luglio 11, 2013, 11:20:53 »

http://www.london.gov.uk/mayor-assembly/mayor/vision-2020/interactive-map.
A Valentano e nella provincia ancora andiamo in giro con Autocad che servea tutto fuorchè a creare Sistemi Informativi Geografici e quindi pianificare in maniera corretta il territorio.
Io uso Qgis dal 2003 software gratuito che con GRASS diventa potentissimo (anch'esso gratuito)
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ghibli
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« Risposta #1 il: Luglio 17, 2013, 17:02:13 »

potresti metterlo a disposizione della comunità, vediamo che ne esce 
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Allor che il vento contro il sole gira,
non ti fidar, perchè torna forte e spira.
luigi
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« Risposta #2 il: Luglio 17, 2013, 17:23:44 »

Già proposto... io sono qui.
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luigi
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« Risposta #3 il: Luglio 17, 2013, 18:44:31 »

potresti metterlo a disposizione della comunità, vediamo che ne esce  
Come dicevo la mia competenza è stata sempre a disposizione di tutte le persone che me l'hanno richiesta. Peccato l'attuale amministrazione non mi hanno mai interpellato per una collaborazione per il PUCG. Lo avrei fatto, come per il passato, a titolo gratuito e con solo rimborso spese vive.

Il sistema utilizzato dai pianificatori è un CAD.
Questo genere di programma non è compatibile con la pianificazione del suolo perchè altro non è che una riga, squadra e goniometro digitali.
Proprio per questo è stato da me aspramente criticato: non permette infatti le elaborazioni e l'inserimento di informazioni tipiche del GIS.

Come vi renderete conto qualora facciate le osservazioni la sovrapposizione con la cartografia georeferenziata è praticamente impossibile se non facendo approssimazioni.

Solo una modifica del layer mediante interpolazione polinomiale permette di raggiungere un risultato appena accettabile per valutazioni grossolane.

Ho fatto questa operazionecon oltre 50 punti di riferimento e nonostante questo si ha uno RMS superiore a 5 rendendo di fatto il lavoro del tutto inefficace ed inefficiente qualora si richieda una valutazione decente delle superficie specie nella fase di attuazione del piano.

Il PUCG della passata amministrazione era stato redatto su Autocad ma le carte a supporto dei tecnici durante la conferenza servizi sono state realizzate con l'uso del GIS (Geographical Information System) in modo da avere ad esempio la sovrapposizione tra PUCG, Vincoli paesaggistici e Ortofoto. Proprio in quella sede sono state apportate modifiche sostanziali grazie al supporto del materiale fornito che ha permesso la salvaguardia di beni culturali, ambientali e paesaggistici.

Il sistema prevedeva la realizzazione di un geodatabase  permettendo l'interazione simultanea di più strati informativi.
Basta infatti guardare come è stata realizzata l'indagine vegetazionale, la carta d'uso del suolo (Corine Land Cover), e la (land capability classification)

Solo per realizzare quest'ultima analisi, grazie anche ai consigli dei ricercatori dell' dipartimento ex Genio Rurale dell'Università della Tuscia, si sono analizzati ben 7 strati informativi, e 9 Modelli digitali del terreno.

Adesso tutto questo ben di Dio non è stato utilizzato: perchè???

Ora ti faccio vedere una cosa

Guarda le immagini sotto sotto state realizzate tramite GIS.
1)il D. Lgs. 42/04 art. 142 c. 1 lett. g riporta che le aree tutelate per legge sono "g) i territori coperti da foreste e da boschi, ancorche' percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227;" - confronta l'immagine 1 e 2
adesso
2 nell'immagine 3 c'è scritto che esiste un orlo di scarpata morfologica maggiore di 20 metri

E' un'area adatta per edificare?



* 1.jpg (258.03 KB, 846x747 - visto 477 volte.)

* 2.jpg (313.96 KB, 1010x758 - visto 495 volte.)

* Senza titolo-3.jpg (311.85 KB, 1001x766 - visto 495 volte.)
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« Risposta #4 il: Luglio 18, 2013, 10:56:18 »

Vorrei fare una specificazione sulla relazione tra pendenza, pericolosità di versante e urbanistica (occupandomi di ambiente e GIS dal 2003 mi è capitato di vedere di tutto).
La presenza di una pendenza anche elevata non preclude l'edificabilità dell'area tutt'al più potrà aggravare i costi di costruzione (sbancamenti, muri di sostegno ecc)

In un piano urbanistico non spetta certa al Comune valutare la convenienza economica del privato a realizzare o meno fare un progetto.

Non mi venite a dire poi che è "impossibile tecnicamente" come prova la carta delle pendenza allegata in passato si è già edificato anche con presenza di pendenze assurde e tra l'altro se la tecnologia è in grado di realizzare isole artificiali come Palm Islands, Dighe gigantesche o edifici alti 800 metri mi pare del tutto fuori luogo dire che non si possa costruire con una pendenza del 20/30%.

Tutt'altro discorso deve essere fatto in merito poi ai problemi dovuti alla pericolosità del versante. Se un geologo dichiara che il versante è pericolo (vedasi allegato 3 post precedente) si possono percorrere due strade:
1) chiedere al geologo se sia possibile metterlo in sicurezza;
2) prevedere un'alternativa all'ubicazione dell'area edificabile.

(Fonte: Analisi DEM 20x20m - PCN - Nostra Elaborazione)


* PRG-2013_001.jpg (195.78 KB, 600x847 - visto 455 volte.)
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« Risposta #5 il: Luglio 18, 2013, 11:03:04 »

N.B. Non ho nulla contro i proprietari dei terreni indicati che tra l'altro non so nemmeno chi siano
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« Risposta #6 il: Novembre 14, 2013, 08:38:53 »

Ecco perché la pianificazione deve avere come punto di riferimento i problemi idrogeologici. Adesso intanto paghiamo noi!
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