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Autore Topic: Rete WiFi a Valentano  (Letto 13737 volte)
luigi
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« il: Giugno 06, 2012, 11:23:46 »

Ho un'idea malsana.
Se prendessimo gli accessi del Centro Anziani (vicino S. Martino) del Comune, della stazione meteorologica, del Castello e nel futuro dell'Info point dotandoli di una struttura idonea potremo coprire quasi tutto il centro di Valentano.
Gli accessi sono tutti attivi già con ADSL (Escluso l'Info Point ma penso che se ne dovrà dotare in futuro).

Parlando con Ciocchetto esperto in materia (io ci capisco veramente poco) mi ha giustamente evidenziato che esistono alcuni problemi in particolare in merito
al controllo degli accessi
registrazione degli utenti

Sarebbe possibile gestire il tutto con un "volontario" smanettone che conosca bene le reti, i protocolli di sicurezza, ecc...

Come la pensa l'amministrazione in merito?
Cosa ne pensate voi Valentanesi in merito al progetto?
La vedete come una cosa utile o sono solo soldi buttati al vento?
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« Risposta #1 il: Giugno 06, 2012, 11:41:39 »

SOLO UTILE???? DIREI DECISIVA X STARE AL PASSO CON I TEMPI.
Speriamo si realizzi al + presto!!!!
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« Risposta #2 il: Giugno 06, 2012, 11:42:39 »

Parlando con Ciocchetto esperto in materia (io ci capisco veramente poco) mi ha giustamente evidenziato che esistono alcuni problemi in particolare in merito
al controllo degli accessi
registrazione degli utenti

Che sappia io con il decreto Milleproroghe, il decreto Pisanu è stato abolito sicuramente per gestori di esercizi pubblici quali bar, hotel ecc ecc.Non saprei se per un ente comunale sia la stessa cosa....
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« Risposta #3 il: Giugno 06, 2012, 15:34:47 »

L'idea di una copertura pubblica di parti del comune è sicuramente ottima, ma ovviamente un investimento del genere va valutato bene da parte di chi lo vuol fare (pubblico o privato) sotto tanti aspetti. Queste sono valutazioni che però lascio volentieri agli amministratori e chi, in valutazioni costi/benefici, sa fare i conti meglio di me.
Parlando da un punto di vista tecnico, la soluzione proposta da Luigi, benché fattibilissima in poco tempo e con una spesa veramente modica (se raffrontata a soluzioni un po' più robuste), comporta una serie di difficoltà.
Se il servizio si apre a tutti, con i semplici collegamenti ADSL si rischia di offrire un servizio molto scadente: provate a casa vostra a collegare più di 3 o 4 terminali allo stesso router, e utilizzarli contemporaneamente anche per semplici download o visite di pagine web e vi accorgerete di come la banda disponibile si riduca in maniera sensibile. Figuriamoci cosa potrebbe succedere su un collegamento aperto a tutti e privo di ogni controllo, se solo un utente si collegasse scaricando ad esempio file da torrent o con altri mezzi di P2P...
Insomma, andrebbe a mio avviso limitato fortemente un certo tipo di traffico, e questo andrebbe fatto su tutti i router, visto che qui si parla di almeno 3-4 punti di accesso.
Diciamo che questo tipo di soluzione non avrebbe limiti se chi la usa mantenesse comportamenti civili, ossia si limitasse ad usarla per visitare qualche pagina web, leggere la posta, oppure usare sistemi di messagistica.
Una soluzione più robusta sarebbe più ragionevole, perché affiderebbe il controllo degli accessi e il filtraggio di determinato traffico ad un controllore centralizzato: questo richiede un unico collegamento (che può anche essere di tipo ADSL) alla rete, ma una distribuzione degli accessi non esattamente economica: servirebbe cioé di collegare tutti i punti di accesso a questo router. Ma così i costi sarebbero tutt'altro che trascurabili.
Intanto si potrebbe cominciare con un hot spot e sperimentare su quello: poi si vede se vale la pena proseguire o meno.
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« Risposta #4 il: Giugno 07, 2012, 09:14:42 »

ma non è possibile bloccare il traffico P2P direttamente da router?
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« Risposta #5 il: Giugno 09, 2012, 04:23:13 »

ma non è possibile bloccare il traffico P2P direttamente da router?

Ni.

Si potrebbe fare qualcosa al livello 7 (layer 7)... ed "economicamente" si tradurrebbe nell'utilizzare (molto semplicisticamente) router con openWRT.

Detto questo: bisognerebbe capirne lo scopo... trovo molto più interessante un discorso "non garantito" come quello di Ninux... purtroppo pero' ancora non è "legalmente chiaro" e, soprattutto, non sono "completamente autonomo"... altrimenti il primo nodo valentanese già ce lo avreste!

 
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A proposito di mancanza di informazioni: [omissis] quello col "nick" strano ha detto che è tipico in comune che i portici rimangano liberi [cit.].
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« Risposta #6 il: Giugno 10, 2012, 19:00:39 »

ma non è possibile bloccare il traffico P2P direttamente da router?

Ni.

Si potrebbe fare qualcosa al livello 7 (layer 7)... ed "economicamente" si tradurrebbe nell'utilizzare (molto semplicisticamente) router con openWRT.

Detto questo: bisognerebbe capirne lo scopo... trovo molto più interessante un discorso "non garantito" come quello di Ninux... purtroppo pero' ancora non è "legalmente chiaro" e, soprattutto, non sono "completamente autonomo"... altrimenti il primo nodo valentanese già ce lo avreste!

 

Secondo te è fattibile? A quali costi? Sarebbe una cosa utile?
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« Risposta #7 il: Giugno 12, 2012, 00:04:12 »

Secondo te è fattibile?

Con soldi, tempo, e autorizzazioni... si può fare quasi tutto.

A quali costi?

Dipende da cosa uno vuole fare. Si parte da poche centinaia di euro, a più infinito.

Sarebbe una cosa utile?

Anche qui dipende da cosa uno vuole realizzare...

...secondo me il semplice collegamento ad internet da "poche centinaia" di euro è tempo sprecato.

Mi spiego meglio: sicuramente sarebbe una cosa "f i c a" una copertura pubblica del centro storico (e gli altri diranno: e perché da me no?), ma come faceva giustamente notare ciocchetto il servizio sarebbe scadente... e io ci aggiungo: talmente scadente da diventare un disservizio piuttosto che un servizio.

Più sensata potrebbe essere la copertura di alcune zone "strategiche" come i luoghi di ritrovo, ma sono decisioni "delicate" che un'amministrazione deve valutare con attenzione.

Per quanto riguarda invece i locali commerciali (i bar in pole position) sarebbe un ottimo servizio per la clientela anche quando il servizio risultasse essere scadente...

Questo ovviamente è un discorso valido per quanto riguarda la connessione "all'internet classico"...

 

EDIT: aggiungo (per completezza) che secondo me la quasi totalità degli interessati a connettersi in mobilità hanno già provveduto ad una soluzione (ovviamente a pagamento)...
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« Risposta #8 il: Giugno 15, 2012, 18:13:43 »

EDIT: aggiungo (per completezza) che secondo me la quasi totalità degli interessati a connettersi in mobilità hanno già provveduto ad una soluzione (ovviamente a pagamento)...
Certamente questo tipo di connessione non vuole sostituirsi al mercato (lungi da me!!!! ...    ) ma caso mai integrarsi.
Personalmente ho due connessioni flat a pagamento ma usufruire tramite smartphone e/o tablet in futuro sarebbe comodissimo anche per fare semplice ricerche "al volo" oppure per le applicazioni cloud che diventano sempre più di uso comune.
Ad esempio vedo molto bene l'utilizzo della realtà aumentata per visitare le bellezze del nostro paese.
Immaginate di vedere il castello tramite la vostra camera e vedere da fuori come è fatto dentro oppure la ricostruzione di Valentano nel passato passeggiando nelle vie del paese
Per farvi capire cosa intendo andate qui http://ge.ecomagination.com/smartgrid/#/augmented_reality stampate il foglio a lato, accede al plug-in e poi con la vostra webcam provate a vedere cosa succede!!!! (http://www.youtube.com/watch?v=KzYlO-5EEsY)


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« Risposta #9 il: Giugno 16, 2012, 16:28:45 »

EDIT: aggiungo (per completezza) che secondo me la quasi totalità degli interessati a connettersi in mobilità hanno già provveduto ad una soluzione (ovviamente a pagamento)...
Certamente questo tipo di connessione non vuole sostituirsi al mercato (lungi da me!!!! ...    ) ma caso mai integrarsi.
Personalmente ho due connessioni flat a pagamento ma usufruire tramite smartphone e/o tablet in futuro sarebbe comodissimo anche per fare semplice ricerche "al volo" oppure per le applicazioni cloud che diventano sempre più di uso comune.

E' proprio per quelle ricerche "al volo" effettuate in mobilità che credo abbiano già provveduto...

Io ho una flat con un traffico mensile di 1 GB (se non ricordo male) sullo smartphone.
1GB non è molto, ma per quelle ricerche "al volo" è anche troppo.

All'occorrenza trasformo lo smartphone in un access point wireless per fare tethering e connettermi ad internet anche con il netbook... con android si può fare "out of the box", con gli "iCosi" non saprei.


Ad esempio vedo molto bene l'utilizzo della realtà aumentata per visitare le bellezze del nostro paese.
Immaginate di vedere il castello tramite la vostra camera e vedere da fuori come è fatto dentro oppure la ricostruzione di Valentano nel passato passeggiando nelle vie del paese
Per farvi capire cosa intendo andate qui http://ge.ecomagination.com/smartgrid/#/augmented_reality stampate il foglio a lato, accede al plug-in e poi con la vostra webcam provate a vedere cosa succede!!!! (http://www.youtube.com/watch?v=KzYlO-5EEsY)

Per la realtà aumentata e in generale per i servizi più disparati che uno potrebbe dare ai cittadini e ai turisti, potrebbe non essere necessario il collegamento all' internet classico... anzi, potrebbe essere soltanto un "collo di bottiglia".

Per questo dicevo nel mio primo post che trovo più interessante la costruzione di una rete "alternativa" a quella classica, riportando l'esempio di ninux.

Una rete degli utenti, per gli utenti... con i servizi attivi decisi dagli stessi utenti. Ovviamente con le velocità di una rete wireless locale (download/upload).

Si diventa scemi a pensare a tutto quello che uno potrebbe farci (ovviamente tempo libero permettendo).
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« Risposta #10 il: Luglio 27, 2012, 10:11:31 »

Da BCC-Pitigliano

Grazie alla Banca di Credito Cooperativo di Pitigliano è attivo in Piazza della Repubblica a Pitigliano un punto di accesso alla rete FreeItalia Wifi promosso in collaborazione con il Comune, tramite il progetto Maremma Wifi. Il collegamento offerto dalla BCC, che si aggiunge a quello già predisposto dal Comune di Pitigliano in P.zza Garibaldi, rappresenta un contributo concreto alla riduzione del digital divide ed all'apertura verso la rete internet, in coerenza con l’utilizzo di nuovi canali di comunicazione recentemente avviato dalla Banca (www.facebook.com pagina “BCC-Pitigliano”).
Collegandosi con dispositivi idonei (pc, smartphone, tablet, ecc.) alla rete Maremma WiFi, residenti e turisti potranno beneficiare gratuitamente dell'accesso al web dopo una semplice procedura di registrazione. Con le medesime credenziali si potrà accedere alla rete internet anche in numerose città italiane attraverso altri 1550 hotspot già attivi. Il progetto FreeItaliaWifi e' promosso e gestito dal consorzio interuniversitario Caspur.
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« Risposta #11 il: Agosto 30, 2012, 16:20:58 »

La provincia di Viterbo stà finanziando questa cosa, già oltre dieci comuni del Viterbese hanno il servizio attivo peraltro con piattaforma completamente rinnovata proprio un mese fa. X Alfeuss: La Pisanu non è stata abolita ma neanche rinnovata. In questi casi si cade in un limbo giudiziario, i log sono ancora necessari e richiesti dagli organi competenti. Noi riceviamo settimanalmente richieste di log dalla Polizia Postale e siamo obbligati a fornirli. In caso di hotspot offerti senza autenticazione risponde l'intestatario della connessione per eventuali illeciti commessi attraverso la stessa (e-mail ricattatorie o a matrice terroristica, stalking, pedopornografia ecc.).
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