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Autore Topic: Le Vibrazioni......  (Letto 26579 volte)
the snow goose
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« il: Settembre 26, 2010, 22:41:02 »

Avete mai provato a sostare per qualche minuto in qualche abitazione di Via Marconi?
Per gli abitanti di quelle abitazioni c'è la possibilità di provare l'effetto "terremoto", basta aspettare che passi un autotreno o un autobus e si può provare la sensazione di qualche grado della scala richter o mercalli. Pensili che vibrano, piatti che sbattono, lampadari che leggermente si muovono. Per non parlare durante l'estate dell'inquinamento acustico. E' praticamente impossibile lasciare le finestre aperte e godersi un film, il telegiornale o ascoltare in tranquillità un pò di musica.
Anche questo credo che sia un problema che una qualsiasi amministrazione dovrebbe affrontare soprattutto perchè riguarda diverse decine di abitazioni e quindi di famiglie.
La domanda è: perchè non si devia la circolazione almeno degli autotreni verso la variante? Chi deve andare in direzione VT ovviamente passerebbe per la variante e proseguirebbe per Capodimonte. Chi invece deve andare in direzione Orvieto dopo aver percorso la stessa variante girerebbe per il bivio dei Felceti direzione Valentano, percorrerebbe Via del Ritiro e girerebbe per Latera.
Capisco che così descritto sembra di una semplicità francescana.
Ma perchè non si fa'?
Quali sono i vincoli burocratici (regione, provincia, anas, ecc) che rendono difficile tale progetto?
Credo che è possibile apportare modifiche alle strade  e ai bivi senza elevati investimenti. Sapete le rotatorie...verso Montalto all'incrocio con la strada per Viterbo hanno realizzato una rotatoria in poco meno di due mesi...pronta per l'estate ad evitare incidenti dei vacanzieri.
Anche qui credo che se un'amministrazione avesse la seria intenzione di risolvere il problema lo farebbe in breve tempo (1 o al massimo 2 anni). Avrebbe l'appoggio incondizionato di centinaia di abitanti. Nessuna amministrazione provinciale o regionale di fronte a tale situazione potrebbe opporsi più di tanto. Stanzierebbe i necessari fondi per risolvere il problema.
Perchè allora ciò non si è fatto?
 
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wado87
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« Risposta #1 il: Settembre 26, 2010, 23:50:59 »

Io abito in via del ritiro e ti assicuro che anche lì passano tanti camion e altri mezzi pesanti. Per non parlare degli autobus i quali, considerando che in quella via c'è il deposito Co.tra.l., passano continuamente. Come vedi non si tratta di un problema solo di via Marconi
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tucano
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« Risposta #2 il: Settembre 27, 2010, 10:18:16 »

La domanda è: perchè non si devia la circolazione almeno degli autotreni verso la variante? Chi deve andare in direzione VT ovviamente passerebbe per la variante e proseguirebbe per Capodimonte. Chi invece deve andare in direzione Orvieto dopo aver percorso la stessa variante girerebbe per il bivio dei Felceti direzione Valentano, percorrerebbe Via del Ritiro e girerebbe per Latera.

  Via del Ritiro è piena di abitazioni e di gente che guarda film, sente musica e vorrebbe riposare tranquillamente mica si può fare " morte tua vita mea " .
Come dice wado87 anche questa via è transitata tantissimo da qualsiasi mezzo, in piu' abbiamo il deposito Co.tra.l.
Pensa che quando andavo a scuola ( anni 80 ), la mattina venivo svegliato non dalla mia tanto amata sveglia, ma dalle vibrazioni dei vetri che provocavano i pulman lasciati accesi per fare riscaldare i motori prima della partenza.
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the snow goose
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« Risposta #3 il: Settembre 27, 2010, 13:13:38 »

E' ovvio che il problema riguarda anche Via del Ritiro e quindi si rafforza ancora l'emergere del problema.
Per gli autobus credo non si possa fare nulla. Ovviamente dovrà necessariamente esserci almeno una fermata al centro del paese (cioè Santa Croce).
Per i mezzi pesanti bisogna fare qualcosa.
Ripeto non è soltanto un problema di rumore.
Credo, e qui se c'è un ingegnere strutturalista può dire la sua, che case costruite intorno agli anni cinquanta ormai da diversi anni sono sollecitate dal passaggio di tonnellate di peso. Le vibrazioni che si trasmettono sembrano oltretutto amplificate dal manto stradale che versa quasi costantemente (è vero che viene rifatto circa ogni 2 anni ma non dura più di 6 mesi generlamente) in condizioni pietose, pieno di buche e ritocchi con asfalto a freddo. Il perdurare di questa situazione può, credo, comportare delle fessure, delle crepe, insomma dei problemi dui carattere strutturale alle abitazioni.
Non vorrei che facendo delle prove con strumentazione adeguata sia per quanto riguarda le vibrazioni che per quanto riguarda il rumore emergesse una situazione da sgombero con tanto di deliera di urgenza da parte del Comune.
Quindi il problema rimane e va affrontato ed anche urgentemente.
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wado87
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« Risposta #4 il: Settembre 27, 2010, 14:13:52 »

Quello che dici, implicherebbe la chiusura del paese al traffico dei mezzi pesanti......non mi sembra proprio la scelta più saggia. Quanto alle abitazioni, non mi preoccuperei più di tanto. Non sono un ingegnere, ma suppongo che la stabilità di un edificio dipenda in larga parte dalle fondamenta e non credo che il passaggio dei mezzi possa addirittura destabilizzare le fondamenta di un palazzo. AL LIMITE si potrebbe verificare la solidità degli edifici e rinforzarne la struttura, ma chiudere il traffico non è una buona idea. Pensa a un'azienda che deve inviare mezzi attraverso la cassia per es. a Latera e si trova costretta a deviare per ischia, manciano, pitigliano, casone fino latera......o magari se per qualche miracolo in tir proveniente da direzione canina riuscisse a girare giù all'eschio senza passare per il paese, visto che il traffico sarebbe chiuso, potrebbe passaer per il piano. peggio se deve arrivare ad acquapendente, ecc... poi i mezzi pubblici, chi va a scuola, chi va a lavorare e magari non ha la macchina, ne risentirebbe il poco ma buon turismo. E questi sono solo alcuni dei problemi che si presenterebbero
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« Risposta #5 il: Settembre 27, 2010, 15:15:13 »

     per non avere disturbi dai rumori degli autobus,tir,autovetture,motorini smarmittati,per evitare che i lampadari tredicano,i vetri vibrano oppure i piatti che fanno rumore essiste un gran bel posto non lontano da Valentano l'interno della macchia dell'AMONE
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the snow goose
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« Risposta #6 il: Settembre 27, 2010, 18:21:23 »

La chiusura del paese al traffico pesante la ritengo invece una scelta moooolto saggia! Vai in Toscana e vedi come in molti paesi hanno creato varianti per il traffico pesante (Monteroni D'Arbia per esempio ma se ne possono elencare altre decine).

Ripeto per traffico pesante considero solamente gli autotreni e non gli autobus di linea che sono un servizio pubblico, ovviamente.

Il turismo non ne soffre, sinceramente.

E comunque in parte bisognerebbe ripensare alla circolazione generale del paese con eventuali investimenti.

Per quanto riguarda la Selva del Lamone (e non dell'Amone) forse è necessario che ci vada ad abitare qualcun altro.
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wado87
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« Risposta #7 il: Settembre 27, 2010, 20:04:11 »

Ammettiamo che via marconi e via del ritiro, la castrense rimarrebbe completamente esclusa. A Monteroni, hanno costruito un tratto di superstrada che passa fuori al paese, lo so perchè ci passo almeno 2 volte a settimana. A Valentano l'unica soluzione sarebbe costruire una strada che colleghi la verentana con la castrense. Ora, nel primo tuo post hai detto che il comune non accomoda nemmeno le strade che già ci sono, secondo te costruirà mai una strada de novo, che deve attraversare una zona prevalentemente collinare, quindi questo porta ad un aumento delle spese per le opportune modifiche rispetto a Monteroni o alla toscana in generale, che è pressocchè pianeggiante, solo perchè la gente si lamenta dei rumori? Poi se gli autobus rimarranno, sarà risolta solo una parte del problema
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« Risposta #8 il: Settembre 27, 2010, 20:08:03 »

E intanto risolviamo una parte del problema, direi una grossa parte. Come hanno fatto a Monteroni....e in molti altri posti della Toscana e dell'Italia del Nord.

E' un segno di civiltà, e di ordine civile, come molte altre cose.

Le risorse col tempo si trovano. Altrimenti continuiamo a tenerci i problemi e a non risolverli mai.

BASTA POCO CHE CE VO'!
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« Risposta #9 il: Settembre 27, 2010, 20:18:34 »

Basta solo chiedere alla provincia qualche milione di euro per la costruzione di una nuova strada e chiedere il permesso di cessione degli appezzamenti di terreno ai proprietari contadini che ci lavorano, dicendogli che dovranno cercarsi altro terreno da coltivare e altre cose che ora non mi vengono in mente a stomaco vuoto...sì dai, basta poco! Ora vado a cena. a più tardi
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« Risposta #10 il: Settembre 27, 2010, 20:55:33 »

bè direi che forse un'intervento del genere può costare anche più del ponte sullo stretto:)..per nn parlare poi dell'enorme anello che si creerebbe intorno a valentano, tra la nuova variante e quella già esistente, con la conseguenza di una netta riduzione di passanti e dunque una netta diminuzione di possibili entrate per bar, ediciole, alimentari e via dicendo..ma in realtà l'impresa più grande sarebbe trovare un ingegnere strutturalista, forse con un ingegnere strutturista qualcosa si risolve in tempi più veloci ;) 
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« Risposta #11 il: Settembre 27, 2010, 23:03:12 »

Ovviamente come hanno fatto in tanti altri posti d'Italia, dove hanno chiesto il permesso di cessione dei terreni, hanno ottenuto finanziamenti (col dovuto tempo e con le dovute pressioni) ed hanno progettato e costruito una variante!!

E per quanto riguarda la paura che non si fermino più i passanti a prendere un aperitivo o un giornale direi che è la minima cosa...rispetto a continue sollecitazioni che subiscono gli edifici.

Forse un giorno avremo ancora un edicola, un bar e in compenso edifici pericolanti!!!

Bella prospettiva!

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« Risposta #12 il: Settembre 27, 2010, 23:38:16 »

Avete mai provato a sostare per qualche minuto in qualche abitazione di Via Marconi?
Per gli abitanti di quelle abitazioni c'è la possibilità di provare l'effetto "terremoto", basta aspettare che passi un autotreno o un autobus e si può provare la sensazione di qualche grado della scala richter o mercalli. Pensili che vibrano, piatti che sbattono, lampadari che leggermente si muovono. Per non parlare durante l'estate dell'inquinamento acustico. E' praticamente impossibile lasciare le finestre aperte e godersi un film, il telegiornale o ascoltare in tranquillità un pò di musica.
Anche questo credo che sia un problema che una qualsiasi amministrazione dovrebbe affrontare soprattutto perchè riguarda diverse decine di abitazioni e quindi di famiglie.
La domanda è: perchè non si devia la circolazione almeno degli autotreni verso la variante? Chi deve andare in direzione VT ovviamente passerebbe per la variante e proseguirebbe per Capodimonte. Chi invece deve andare in direzione Orvieto dopo aver percorso la stessa variante girerebbe per il bivio dei Felceti direzione Valentano, percorrerebbe Via del Ritiro e girerebbe per Latera.
Capisco che così descritto sembra di una semplicità francescana.
Ma perchè non si fa'?
Quali sono i vincoli burocratici (regione, provincia, anas, ecc) che rendono difficile tale progetto?
Credo che è possibile apportare modifiche alle strade  e ai bivi senza elevati investimenti. Sapete le rotatorie...verso Montalto all'incrocio con la strada per Viterbo hanno realizzato una rotatoria in poco meno di due mesi...pronta per l'estate ad evitare incidenti dei vacanzieri.
Anche qui credo che se un'amministrazione avesse la seria intenzione di risolvere il problema lo farebbe in breve tempo (1 o al massimo 2 anni). Avrebbe l'appoggio incondizionato di centinaia di abitanti. Nessuna amministrazione provinciale o regionale di fronte a tale situazione potrebbe opporsi più di tanto. Stanzierebbe i necessari fondi per risolvere il problema.
Perchè allora ciò non si è fatto?
 

Per un semplice motivo: il costo. Una variante sulla Castrense che scavalchi Valentano è irrealizzabile se non a costi spropositati per via dell'orografia del tratto tra Latera e Canino: variante che, per salvare via Marconi e via del Ritiro, richiederebbe opere viarie imponenti quanto devastanti sull'ambiente.
Comunque parte di quello che chiedi è stato già realizzato nei primi anni '80, quando venne fatta la variante della Valle dell'Ara, evitando il passaggio dentro i paesi di Marta, Capodimonte e Valentano del traffico (pesante e non) proveniente da Viterbo-Orte (e quindi dall'A1) diretto verso il nord mediante l'Aurelia.
Prova a metterti un paio d'ora a contare i tir che passano di lì contro quelli che passano per la Castrense e pensa che avrebbe potuto essere se, come 30 anni fa, tutti i mezzi che andavano da Viterbo a Montalto fossero passati, come facevano allora, su via del Ritiro e via Marconi.
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« Risposta #13 il: Settembre 28, 2010, 15:53:35 »

Ovviamente la variante della valle dell'Ara era stata fatta per il traffico di 30 anni fa.

In considerazione del traffico attuale forse bisogna ripensare alla viabilità. Nel tempo le cose si evolvono, purtroppo in questo caso in peggio. Ma è evidente che un ragionamento in tal senso va fatto.

E' troppo costosa una variante che passa sopra il lago, vediamo almeno di far rallentare il traffico pesante, vediamo di fare un manto stradale che regga qualcosa più di 6 mesi, fonoassorbente o che eventualmente assorbe le eventuali vibrazioni.

Insomma essere così passivi di fronte ad una problematica importante non mi sembra un comportamento corretto
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« Risposta #14 il: Settembre 28, 2010, 16:50:03 »

vediamo di fare un manto stradale che regga qualcosa più di 6 mesi, fonoassorbente o che eventualmente assorbe le eventuali vibrazioni.



qui ci sono vari problemi che si sovrappongono: incompetenza tecnica di chi fa i bandi di gara; tendenza all'imbroglio da parte delle ditte; incapacità (o scarsa volontà) di verificare i lavori.... chi + ne ha + ne metta. I costi di queste cose ricadono un po' su tutti
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