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Autore Topic: Valentano; Precisazioni sulla Copertura della Torre ottagonale.  (Letto 7488 volte)
Alfeuss
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« il: Agosto 18, 2008, 00:12:18 »

Riceviamo e pubblichiamo:


Dopo l’infinita polemica sulla copertura della torre, cosa che accetto quanto gli interventi tendono anche a contestare un progetto ma in modo costruttivo anziché in maniera “velenosa” come avvenuto, pensavo che l’argomento fosse stato esaurito. Ma devo ricredermi, c’è ancora chi torna sull’argomento (la lingua batte dove il dente duole….) definendo “inqualificabile” il “cappello della torre”.

Chiamato personalmente in causa,  più o meno velatamente, affrontato verbalmente in piazza in modo “almeno poco urbano” con  accuse sostanziali di incompetenza storica (dove ho studiato storia medievale!), deriso alle spalle con qualificazione di visionario perché avrei consigliato l’amministrazione civica circa il progetto di copertura, ho evitato male risposte a chi le avrebbe meritate e mi sono ben guardato anche dal partecipare a questo forum, non per superbia ma solo per amore di Valentano, anche perché ho ritenuto che il piccolo “ruolo” tecnico  svolto come supporto del progetto fosse stato almeno visionato da chi poi ha ritenuto di pontificare sull’argomento.

Interpellato, a tanti concittadini ho precisato quanto poi scrivo ora su questo forum.

Credo di dover ripercorrere brevemente, a titolo esclusivamente personale e per amore della verità, quanto accaduto alla nostra torre in tempi recentissimi, a seguito del restauro del Castello, alla collocazione della scala e alle prescrizioni dettate dalla Regione Lazio, ente finanziatore dei lavori, circa la realizzazione dell’ascensore-montacarichi destinato alle persone diversamente abili.

Ebbene proprio a seguito della realizzazione del vano dell’ascensore, realizzato in vetro e profilati di ferro, lo stesso emergeva per oltre un metro sul livello della muratura della torre stessa con un effetto che non era certo il massimo. Ma si doveva far di necessità virtù e anche i progettisti dovevano prendere atto che, in effetti, quel  cubo sopra la torre non era il meglio.



Foto della torre con torretta ascensore



Ma siccome era necessario completare i lavori e quello della realizzazione dell’ascensore era una condizione basilare per ottenere i contributi, bene ha fatto l’amministrazione del tempo a permetterlo.

Qualche anno fa (il 1984?) tutti ricorderanno la nota gelata di 6° C sotto lo zero, durata ben sei giorni, e che ha comportato seri danni a strutture murarie del paese (terrazze, balconi, mura castellane, cornici architettoniche e pavimentazioni come quella del chiostro del Cortile d’Amore del nostro Castello).

Purtroppo non si salvò il piano di calpestio della stessa torre che, fessurato in varie parti e, malgrado ogni intervento, faceva filtrare l’acqua piovana e inondare la nuovissima scala in legno e ferro causando danni evidentissimi (per chi ha voglie di vederli ci sono ancora) con ruggine sulle balconate, rigonfiamenti dei gradini e pianerottoli in legno) riempimento d’acqua  del sottostante impianto di illuminazione… con tutti i pericoli che ci si può immaginare.

In questo contesto nacque la necessità di valutare una necessaria ed appropriata soluzione: coprire la torre in modo adeguato e duraturo. Naturalmente questa ipotesi poteva nascere soltanto a condizione che alla Soprintendenza ai Monumenti del Lazio fosse stata fornita, con la motivazioni di necessità, anche la documentazione storica della preesistente copertura della torre che gli anziani riferiscono essere crollata attorno agli anni 20/30 del 1900. 

Che fosse esistita lo sappiamo anche per le strutture crollate e rimosse solo al tempo del restauro.

Allora, siccome non sono un visionario e tanto meno un “incompetente”, mi piace mostrare agli increduli disegni e foto di questa esistente antica copertura, visto che sarei stato il “falsario” della situazione.

Quindi potrete ammirare con qualche immagine nota, altre assolutamente inedite del nostro Castello, che sono lieto di presentare in anteprima proprio per gli amanti della nostra storia.



Progetto tecnico redatto nel 1855 per il Monastero delle Domenicane




Disegno della Rocca Farnese , circa 1870, opera di uno Zuavo Pontificio





Panorama Valentano 1903




La copertura della torre è stata quindi un’operazione corretta  e necessaria. Può anche non piacere, per carità, ma certamente non è stata un’invenzione strampalata e “inqualificabile” anche perché è servita ad eliminare un danno estetico e, soprattutto, danni ad un patrimonio storico alla cui conservazione, negli anni, hanno operato le varie amministrazioni che si sono succedute alla guida del paese.

Allora cerchiamo di amare Valentano e lasciamo le chiacchiere al nostro amato “Mascherone”…

Un po’ di “gossip” va bene ma….quando è troppo è troppo!


Grazie a chi avrà avuto la pazienza di leggere questa necessaria precisazione.

Romualdo Luzi

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« Risposta #1 il: Agosto 18, 2008, 00:46:01 »

un applauso a romualdo per la precisazione doverosa, anche se... dal punto di vista estetico non mi piaceva nè la torretta con l'ascensore  nè tantomeno la copertura.. come dire rimediare con un errore estetico quella che poi era una bruttura storica... (curiosità personale.. quante volte ha funzionato o funziona l'ascensore? e...soprattutto per chi?)
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« Risposta #2 il: Agosto 18, 2008, 01:01:17 »

un'altra cosa mi preme dire: i vincoli del finanziamento, di qualsiasi tipo essi siano, dovrebbero servire ad un restauro conservativo, non a snaturare l'essenza del paese! Anche l'abbattimento del vecchio carcere mandamentale era stato finanziato da qualcuno così come l'abbattimento delle due querce monumentali? Romualdo... sia te che il Sindaco siete abbastanza grandi per rispondere...
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« Risposta #3 il: Agosto 18, 2008, 11:29:29 »

quanto alle precisazioni ben vengano le foto sono bellissime ma se hanno messo il tetto alla torre le domenicane,o chi per loro, l'errore è a monte. I Farnese che l'hanno commissionata agli architetti dell'epoca non se lo sarebbero mai sognato uno scempio utile forse, ma sempre scempio storico,dato che tutte le altre torri dei Farnese esistenti non sono coperte e servivano a scoprire eventuali nemici e davano la possibilità di difendersi:"non c'erano armi di precisione" si tiravano cose e cose e come lo facevi da un tetto coperto? Le feritoie non sarebbero bastate all'autodifesa in sede di forte attacco. Che ne direste di un veloce ripasso di Storia?
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« Risposta #4 il: Agosto 18, 2008, 14:55:46 »

Il problema è un altro da quanto ho capito:l'ascensore doveva per forza essere installato (vedi abbattimento barriere architettoniche),ed effettivamente non è che era un gran bel vedere....sicuramente l'unica valida alternativa per dare meno nell'occhio era quella di riproporre la copertura come in passato.Per carità,ognuno può soggettivamente criticare qualsiasi opera ed operato,a me personalment sapeva peggio vedere la cabina scoperta dell'ascensore.
La copertura non è poi così brutta ed invasiva....figuriamoci se possiamo polemizzare su una tale opera e poi proprio al castello dove fino ad una decina di anni fa gli unici esseri viventi che passavano di là erano topi,insetti,rettili.....
Criticherei più volentieri le condizioni in cui versano i giardinetti (a dir poco pietose) piuttosto che la copertura della torre!!!
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« Risposta #5 il: Agosto 19, 2008, 01:07:23 »

Ghibli,
che la copertura non t'è mai piaciuta questo lo abbiamo capito  e non voglio soffermarmi su questo punto soggettivo,ma qualche (mia) considerazione mi sento di farla:

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(curiosità personale.. quante volte ha funzionato o funziona l'ascensore? e...soprattutto per chi?)

L'ascensore serve per far salire fin sopra la torre i diversamente abili e tutte le persone che per un motivo o per un altro non riescono a salire le scale.Personalmente ho assistito almeno a 3-4 visite guidate al museo  e almeno nella metà dei casi si è dovuto ricorrere al mezzo meccanico.(causa piede rotto e  persone anziane)
In un mondo pieno di barriere architettoniche mi sembra l'ultima cosa da  criticare!

Citazione
quanto alle precisazioni ben vengano le foto sono bellissime ma se hanno messo il tetto alla torre le domenicane,o chi per loro, l'errore è a monte.

Questo non è vero e nessuno ha mai detto che il tetto è stato messo dalle Domenicane.
Quel progetto   è stato fatto per risistemare un tratto delle mura castellane crollate e  se osservi bene l'immagine in basso a sinistra si vede benissimo  il pezzo di muro crollato.Il progetto datato 1855 conferma la teoria  che PRIMA  di quella data la torre fosse Già  coperta!

Citazione
non sono coperte e servivano a scoprire eventuali nemici e davano la possibilità di difendersi:"non c'erano armi di precisione" si tiravano cose e cose e come lo facevi da un tetto coperto? Le feritoie non sarebbero bastate all'autodifesa in sede di forte attacco. Che ne direste di un veloce ripasso di Storia?

Ghibli  ci sei mai andata sopra la torre dopo la copertura ?
Da quello che  scrivi sembra proprio di no!Te lo dico perchè anche io prima di salirci avevo avuto i tuoi dubbi ma coprire una torre con un tetto non significa togliere l'accesso alla vedetta  e ridurre i  campi  visivi ma semplicemente ripararla dalle intemperie!

Avevo fatto qualche foto da sopra la torre dopo la copertura, se le recupero le posto almeno si comprende meglio il mio discorso...però te non chiedere il ripasso  a persone che sulla storia locale hanno dedicato anni di studio e  tempo
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« Risposta #6 il: Agosto 19, 2008, 02:00:06 »

iL'ascensore serve per far salire fin sopra la torre i diversamente abili e tutte le persone che per un motivo o per un altro non riescono a salire le scale.Personalmente ho assistito almeno a 3-4 visite guidate al museo  e almeno nella metà dei casi si è dovuto ricorrere al mezzo meccanico.(causa piede rotto e  persone anziane)
In un mondo pieno di barriere architettoniche mi sembra l'ultima cosa da  criticare!

Hai ragione Alfeuss però con un minimo di attenzione in più di poteva fare lo stesso l'ascensore senza la torretta metallica esterna...

Citazione
Questo non è vero e nessuno ha mai detto che il tetto è stato messo dalle Domenicane.
Quel progetto   è stato fatto per risistemare un tratto delle mura castellane crollate e  se osservi bene l'immagine in basso a sinistra si vede benissimo  il pezzo di muro crollato.Il progetto datato 1855 conferma la teoria  che PRIMA  di quella data la torre fosse Già  coperta!

parliamo del 1800 Alfeuss, peccato che la roccaforte dei Farnese sia di almeno 300 anni prima


Citazione
Ghibli  ci sei mai andata sopra la torre dopo la copertura ?
Da quello che  scrivi sembra proprio di no!



Non ho avuto il piacere di salire perchè... l'ascensore era rotto o non c'era una persona addetta ad accompagnarmi...

Citazione
...però te non chiedere il ripasso  a persone che sulla storia locale hanno dedicato anni di studio e  tempo

Se alludi a Romualdo, me ne guardo bene dal farlo, apprezzo il suo tentativo di recupero. Lui ben sa quanta stima e affetto ho per lui e per il tempo dedicato in periodi non sospetti non solo al castello , ma ad un progetto di riqualificazione e conoscenza del paese di cui abbiamo beneficiato TUTTI nessuno escluso.

A me dispiace solo che pur di avere i fondi da chicchessia si facciano cose che non c'entrano niente con la nostra storia e ci si affida a professionisti che.. di Valentano e di quello che rappresenta non gliene pò fregar di meno. Lo dico con rabbia e con un pizzico di delusione, proprio per l'affetto che mi lega al paesello e per come mi sento defraudata da una modernità che.. non ci riguarda. Non volermene, se ho urtato la suscettibilità di qualcuno, chiedo scusa, ma è esattamente quello che penso.
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« Risposta #7 il: Agosto 19, 2008, 09:28:50 »

Riceviamo e pubblichiamo:


Dopo l’infinita polemica sulla copertura della torre, cosa che accetto quanto gli interventi tendono anche a contestare un progetto ma in modo costruttivo anziché in maniera “velenosa” come avvenuto, pensavo che l’argomento fosse stato esaurito. Ma devo ricredermi, c’è ancora chi torna sull’argomento (la lingua batte dove il dente duole….) definendo “inqualificabile” il “cappello della torre”.



Negli interventi di restauro ci sono fondamentalmente due correnti di pensiero ed è difficile dire quale sia giusta (probabilmente la verità non esiste). Chi tende a recuperare un bene e riportarlo a "come era"; chi preferisce funzionalizzarlo ad una utilizzazione attuale e futura. L'ideale sarebbe contemperare le due esigenze, ma per me non è sbagliato considerare che è possibile apportare dei miglioramenti. Nel caso specifico, mi pare che si sia cercato di venire incontro alle due esigenze, di rendere fruibile un bene e di ricordare com'era.
Aggiungo anche che, se fosse possibile vedere il castello com'era effettivamente ai tempi suoi, se ne avrebbe una visione sicuramente diversa: il fatto di non poter più vedere le torrette periferiche fa risaltare inevitabilmente l'unica torre rimasta, contapponendola e amalgamandola paesaggisticamente ad un campanile (della chiesa) che in realtà costituisce una diversa realtà logica e storica. Vedere poi l'insieme del paese dal "Piano" di Valentano, con le costruzioni delle cosiddette "case nuove" che coprono letteralmente il paese vecchio sconvolge ulteriormente la scena e fa pensare ad un paese fortificato. Ma le esigenze abitative degli anni 60/70 sicuramente non passeranno alla storia architettonica come il periodo più felice dal punto di vista estetico (un po' dappertutto, non solo a Valentano), pur rappresentando comunque (in positivo) l'ultimo tentativo di aggregazione abitativa (poi nasceranno le villette, a schiera e non, e la disaggregazione comunitaria sarà definitiva)
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