A leggere il titolo potrebbe sembrare un libro di Paolo Villaggio che interpreta Fantozzi; invece l'autore è un professore universitario di Stanford, Robert Sutton, docente in un corso di laurea di Ingegneria Gestionale ed esperto di studio del comportamento in ambiti aziendali, ed il tema è più serio di quello che il titolo italiano lasci intendere.
Il libro è una raccolta di analisi comportamentali di manager di aziende americane (ma non solo, sono citati anche esempi europei ed uno anche italiano) e una serie di consigli di come affrontare i cosidetti "stronzi", o almeno quelli che così intende l'autore: persone estremamente sgradevoli, arroganti e tendenti a trattare nei peggiori modi possibili collaboratori e sottoposti.
C'è da dire che questo tipo di fenomeno è particolarmente diffuso soprattutto negli USA, dove la competizione è considerata un valore da perseguire, mentre in Italia, pur cominciando a vedersi qualche preoccupante avvisaglia di "americanizzazione" in questo senso, i casi di "stronzaggine" sul lavoro sono ancora molto limitati e ristretti ad aziende molto grandi (quindi poche): gli ambienti di lavoro più diffusi, quelli delle piccole e medie imprese, vengono salvate dalle loro stesse dimensioni.
La conclusione del libro, ovvia, è che in un ambiente di lavoro senza stronzi si lavora meglio, ma quello che è un po' meno ovvio, e nel libro sono trattati dei metodi per farlo, è che a quel tipo di situazione c'è sempre un rimedio, che può andare dal metodo personale (per sopravvivere) a quello cooperativo (per ripulire l'ambiente, se gli stronzi sono in numero limitato).
Il link al sito del prof. Sutton è
questo.