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Valentano Square.Tutto quello che c'è da dire sul nostro piccolo paese. => Dalla Piazza => Topic iniziato da: Alfeuss - Febbraio 22, 2009, 22:18:34



Titolo: PARTE DA VALENTANO LA MODIFICA DEL CODICE PENALE
Post di: Alfeuss - Febbraio 22, 2009, 22:18:34
APPROVATA DAL SENATO NEL "PACCHETTO SICUREZZA".

La norma che sancisce l' aumento delle pene pecuniarie per chi commette reati, suggerita, sostenuta ed elaborata dall' Avv. Roberto Fava.

Questi ha notato che dal novembre del 1981 l' unico importo che non ha subito aumenti è quello delle pene pecuniarie per i reati previsti dal codice penale. Anche le pene per altri reati previsti da norme entrate in vigore successivamente non sono più state adeguate al diminuto valore della moneta.

Quindi il cittadino, che vede imporsi aumenti di ogni genere su beni e servizi, ticket per le prestazioni sanitarie, ecc. nota con comprensibile fastidio che  l’ unica categoria rimasta indenne  dalla svalutazione, dagli aumenti conseguiti all’ introduzione dell Euro ecc., è stata quella… dei delinquenti!.

Peraltro, ad esempio riguardo al delitto di minaccia, una condanna da 5 a 51 euro di multa  può essere una punizione seria? Può efficacemente indurre il condannato a non ripetere il reato?. Forse invece lo convince che non ha nulla da temere dalla legge, e fa sentire deluso, frustrato ed indifeso il minacciato.

Ma un altro aspetto della questione appare grave e meritevole di attenzione, soprattutto nel momento attuale di difficoltà economica: quello delle notevoli entrate economiche che conseguirà lo Stato aumentando adeguatamente le pene in discorso, ed alle quali invece rinuncia  da decenni.

Un aumento delle pene in discorso fa conseguire quattro ottimo risultati.

1) costituire un cospicuo gettito di entrate per lo Stato sempre alla ricerca di denaro;

2) far sì che chi ha meritato di essere punito lo sia in modo serio ed efficace e non irrisorio e simbolico;

3) evitare o ridurre la frustrazione dell’ offeso dal reato di fronte a tanta indulgenza nei confronti dell' offensore;

4) evitare o ridurre il giusto risentimento del contribuente che vede che, senza plausibile motivo, lo Stato non fa la cosa giusta per alleggerirgli il peso fiscale spostandone una parte sui soggetti meno meritevoli di riguardo.

Non deve stupire che sia stato un avvocato, anche e soprattutto penalista, ad evidenziare e segnalare quella che sembra essere una ingiusta disparità di trattamento a vantaggio dei delinquenti rispetto ai cittadini onesti e pacifici. Non si deve cadere nel luogo comune di considerare semplicisticamente gli avvocati come i difensori dei delinquenti, e quindi, estremizzando il concetto, della delinquenza contro l' onestà. Ciò non è vero. L' avvocato è essenzialmente il difensore della legalità e della giustizia, e deve difenderla sia a vantaggio dell' onesto che del disonesto. E questo bisogna non solo dichiararlo ma dimostrarlo.

La proposta elaborata dall' Avv. Fava ha riscosso subito l' interesse della senatrice Laura Allegrini, anch' ella figlia della terra di Tuscia, che ne ha ritenuto l' utilità e l' urgenza, e ha presentato e discusso in Senato il testo della norma redatta ottenendone l' approvazione.

                                      Roberto Fava